In una serie di incontri con la cittadinanza, Sindaco e giunta stanno spiegando ai panteschi quanto fatto, quello che hanno trovato e i progetti avviati.
di Francesca Marrucci
Un bilancio dei primi mesi di amministrazione, un confronto con i cittadini e soprattutto un resoconto della situazione trovata sono gli argomenti che hanno caratterizzato gli incontri che l’Amministrazione pantesca sta avendo ormai da qualche tempo con gli isolani, incontrandoli Circolo per Circolo.
I prossimi due incontri si terranno oggi alle 18,30 al Circolo KOHOUTECK di Tracino e domani alla stessa ora al Circolo Agricolo di Scauri.
Il Sindaco Vincenzo Campo aveva già annunciato di voler mettere a conoscenza la cittadinanza della situazione trovata a Pantelleria dalla nuova giunta insediatasi, ma anche di dare ragguagli sulle vicende in essere e sui progetti che saranno avviati.
Il problema che subito è emerso all’insediamento del nuovo Consiglio Comunale è che di fatto non vi è stato alcun passaggio di consegne e i vari problemi si vengono a scoprire solo man mano, spesso quando sono già ad un punto avanzato del loro iter.
È il caso, ad esempio, del contenzioso con il MEF perso dal Comune di Pantelleria in primo grado, con una condanna al pagamento di ben 2,600 milioni di euro. Ovviamente, l’amministrazione ha fatto ricorso al secondo grado di giudizio, ma nel contempo ha anche dovuto chiedere la sospensiva del pagamento.
Non è il solo problema emerso dalla gestione passata. Un’altra vicenda che l’amministrazione si trova a derimere è quella del CO-MARKETING con il Consorzio Trapanese. In questo caso, la vicenda è più complessa e risale al 2014, quando tutti e 24 i Comuni della Provincia di Trapani aderirono ad un accordo volto alla promozione turistica del territorio e ad una riqualificazione dell’aeroporto Birgi.
L’accordo però a Pantelleria non ha portato benefici e non solo all’isola, se è vero che lo scorso anno, al suo rinnovo, i Comuni che hanno aderito sono scesi a 13.
Il problema è che ora il Consorzio pretende da Pantelleria 80 mila euro per i 3 anni di adesione e probabilmente adirà a vie legali per ottenerli.
Il Comune sta quindi valutando anche se ci siano altre responsabilità e chi, in effetti, sia debitore di questa cifra per un accordo conclusosi con delibera nel 2017, con non pochi ripensamenti anche da parte di chi l’aveva stipulato.
Un altro problema ereditato è stato quello dell’allarme per i siti a pericolo dissesto idrogeologico. Già a febbraio di quest’anno era stato pubblicato l’elenco dei siti a rischio sull’Albo Pretorio, ma nessuno, viste forse le imminenti elezioni, ha avviato alcun iter di messa in sicurezza.
Così ad oggi, l’Autorità di Bacino ha individuato ben 268 siti a rischio, un numero enorme rispetto ai 28 dell’anno precedente. Se si fosse avviato un iter di verifica a febbraio probabilmente molti di questi, qualcuno stima almeno un terzo, sarebbero stati depennati, ma siccome nessuno ha fatto niente, l’allarme è stato rinnovato per tutti e 268.
C’è inoltre da dire che la maggioranza di questi siti sono di privati, quindi il Comune, nell’iniziare la ricognizione per i siti comunali, ha anche emanato una Circolare che obbliga i privati a segnalare con cartelli i siti e metterli in sicurezza.
Infine, la discussione è sempre caduta sul tema più attuale, quello della situazione voli. La cittadinanza sente il tema in modo particolare, ovviamente.
Il Sindaco Campo ha spiegato come già nelle prima Conferenza dei Servizi, la richiesta dell’Amministrazione sia stata imperante sui voli di continuità territoriale. Tra l’altro, una volta le gratuità sui biglietti erano applicate su tutte le tratte con cui Pantelleria è collegata: Palermo, Trapani e Catania, mentre a causa di una dimenticanza o un errore di trascrizione nell’accordo precedente, i biglietti venivano tutti applicati solo sulla tratta con Palermo.
Dopo quattro mesi di richieste e solleciti, l’amministrazione ha finalmente ottenuto l’estensione sulle altre due tratte e ora continua la battaglia per garantire il diritto di spostamento dei panteschi.
Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
Inoltre, sono traduttrice, insegnante e Presidente della Onlus che pubblica il giornale. Faccio tante cose, probabilmente troppe, adoro scrivere, leggere e viaggiare e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, di iniziare nuove avventure e creare nuovi progetti.