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Da Pantelleria una lettera al Sindaco di Cinisi per Peppino Impastato

casale morto peppino impastato

Oggi ho inviato questa nota al Sindaco di Cinisi per chiedere un intervento urgente a tutela del Casolare dove il 9 maggio 1978 fu ucciso dalla mafia Peppino Impastato. Le sarei grato se vorrà darne divulgazione, sperando che in tanti si vogliano unire a questo appello.

Grazie, Giuseppe La Francesca

 

AL SIGNOR SINDACO 

DEL COMUNE DI CINISI

sindaco@comune.cinisi.pa.it

segreteria.sindaco@comune.cinisi.pa.it

 

E p.c. al Cen­tro Sici­lia­no di Documentazione 

“Giu­sep­pe Impa­sta­to” – Onlus

Mail: centroimpastato@gmail.com

 

Pan­tel­le­ria, 3 feb­bra­io 2019

 

Ogget­to: caso­la­re assas­si­nio Pep­pi­no Impastato

 

Egre­gio Sig. Sindaco,

si appren­de con scon­for­to da diver­se testa­te gior­na­li­sti­che che il caso­la­re di Cini­si dove il 9 mag­gio 1978 fu ammaz­za­to per mano del­la mafia Pep­pi­no Impa­sta­to ver­sa in gra­ve con­di­zio­ni di manu­ten­zio­ne, nono­stan­te nel cor­so degli anni diver­si impe­gni sono sta­ti assun­ti dal­le istituzioni.

Ricor­dia­mo come nel 2003 gli allo­ra com­mis­sa­ri straor­di­na­ri del Comu­ne di Cini­si impo­se­ro un vin­co­lo sul caso­la­re desti­nan­do l’area ad “attrez­za­tu­re cul­tu­ra­li e socia­li”. Anche l’ex Pre­si­den­te del­la Regio­ne Rosa­rio Cro­cet­ta nel 2014 ave­va pro­mes­so un espro­prio dell’area per ren­de­re anco­ra più faci­le la rea­liz­za­zio­ne sia dei neces­sa­ri inter­ven­ti con­ser­va­ti­vi del caso­la­re che di riqua­li­fi­ca­zio­ne dell’intera area, anche per dare una rispo­sta con­cre­ta alle tan­te per­so­ne che ogni anno si reca­no nel luo­go dove è sta­to assas­si­na­to Pep­pi­no Impastato.

Non deve sem­brar­le stra­no che dal­la lon­ta­na iso­la di Pan­tel­le­ria Le arri­vi que­sta richie­sta di inter­ven­to per tute­la­re un luo­go che per tan­ti sici­lia­ni rive­ste un altro valo­re sim­bo­li­co di lot­ta alla mafia. Chi le scri­ve, insie­me a tan­ti com­pa­gni, ha volu­to for­te­men­te, anche nel­la nostra iso­la, che una via del nostro ter­ri­to­rio fos­se inte­sta­ta a Pep­pi­no Impa­sta­to. Ecco per­ché ho a cuo­re che quel caso­la­re, che ha visto gli ulti­mi momen­ti di vita del gio­va­ne Pep­pi­no, non ven­ga abban­do­na­to e dimenticato.

Mi uni­sco per­tan­to all’appello lan­cia­to da Gio­van­ni Impa­sta­to, fidu­cio­so che pos­sa tro­va­re acco­gli­men­to soprat­tut­to per­ché abbia­mo il dove­re di ricor­da­re per non dimenticare.

Con Osser­van­za

Giu­sep­pe La Francesca

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