di Francesca Marrucci
È stata da poco istituita la Tenenza della Guardia di Finanza di Pantelleria, che ha preso il posto della soppressa Brigata.
Si tratta di un provvedimento che ha interessato tutta la Penisola italiana nell’ottica di una riorganizazione dell’arma per garantire una più diffusa presenza delle Fiamme Gialle sul territorio nello svolgimento della mission di polizia economico-finanziaria a tutela del bilancio pubblico, delle Regioni, degli Enti locali e dell’Unione Europea.
Nella provincia di Trapani, in particolare, in considerazione della peculiarità del territorio che richiede una più incisiva presenza del Corpo, è stato istituito un nuovo Gruppo a Marsala, organicamente retto da Maggiore o Tenente Colonnello, con alle dipendenze la Compagnia di Marsala, le Tenenze di Mazara del Vallo e Castelvetrano e la neo istituita Tenenza di Pantelleria, che ha preso il posto della soppressa Brigata. In sede di capoluogo di provincia è stato confermato il preesistente Gruppo di Trapani, alle cui dipendenze è stata ora posta la Tenenza di Alcamo, insieme alla Tenenza di Favignana.
La Guardia di Finanza di Pantelleria era già assurta alle cronache nel 2014 per il processo ai due finanzieri infedeli Ditta e Spanò, poi condannati in primo grado il 28 luglio dello scorso anno. Con il tempo, però, la triste vicenda ha lasciato spazio all’opera più vasta dell’Arma che lo scorso anno si è distinta non solo per diversi sequestri di droga, ma anche per il salvataggio di quarantadue migranti naufragati a dicembre.
Con questa nuova riforma, in essere dall’inizio dell’anno, poco in sostanza cambierà nella Brigata divenuta Tenenza, se una maggiore organizzazione e coordinamento al fine di un monitoraggio costante e capillare dell’isola e delle zone limitrofe.
Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
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