La terza sezione della Corte d’appello di Palermo ha confermato la condanna all’ex-sindaco di Pantelleria, Salvatore Gino Gabriele, accusato di aver minacciato un dipendente comunale, il geometra Maurizio Francesco Barraco.
La condanna a una multa di 500 euro, con pena sospesa, era stata inflitta al primo cittadino il 9 giugno 2017, dal giudice monocratico di Marsala, Vito Marcello Saladino.
Il tecnico in seguito a una indagine della sezione di polizia giudiziaria della guardia di finanza, dopo un sopralluogo, firmò la relazione tecnica che fece finire il primo cittadino dell’isola sotto processo, assieme ai suoi due fratelli, per abusivismo edilizio. Un processo, quest’ultimo, che a fine ottobre 2016 si è concluso per “improcedibilità” in seguito del sopravvenuto rilascio del nulla osta della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Trapani e della concessione edilizia in sanatoria.
I fatti all’epoca
Salvatore Gabriele, dopo l’accertamento, da parte di Barraco di violazioni urbanistiche relative a un immobile di cui il primo cittadino è comproprietario avrebbe minacciato il tecnico. Dopo l’arrivo di una lettera della Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Trapani in cui si dichiarava la “compatibilità paesaggistica” dell’immobile al centro della vicenda, il sindaco avrebbe offeso l’onore di Barrraco.
Infine, l’accusa di lesioni personali in danno del Barraco è stata ipotizzata in quanto il tecnico contro il quale il primo cittadino si sarebbe scagliato avrebbe subìto uno “stato di agitazione psicomotoria” in conseguenza della minaccia che gli sarebbe stata rivolta. I fatti contestati risalgono al 6 aprile 2015.
All’epoca, il giudice aveva condannato Gabriele a 500 euro di sanzione pecuniaria, per “minaccia semplice”, con pena sospesa. Per l’ingiuria, invece, c’è stata l’assoluzione, perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato. Per il terzo reato, le lesioni, è stato assolto perché il fatto non costituisce reato.
Tra l’altro dalla sentenza emerge che lo screzio tra Gabriele e Barraco aveva una natura “privata” e personale e non ha riguardato Gabriele nella qualità di Sindaco. I legali di Gabriele, soddisfatti per la sentenza, annunciarono comunque appello per la pena pecuniaria afflitta.
Oggi, la conferma della condanna alla multa di 500 euro.
Fonte: Sky Tg24