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Bucalo (FdI): più servizi nelle farmacie delle isole minori e di Pantelleria

Applicato anche a Pantelleria e alle isole minori siciliane il principio dell’estensione dei servizi delle farmacie rurali su proposta di alcuni deputati FdI, integrato nel disegno di legge in discussione alla Camera.

di Fran­ce­sca Marrucci

A colo­ro che vivo­no a Pan­tel­le­ria, nel­le Eolie o alle Iso­le Eolie ha pen­sa­to la depu­ta­ta di Fra­tel­li d’I­ta­lia ori­gi­na­ria di Bar­cel­lo­na, Ella Buca­lo, sot­to­scri­ven­do alcu­ni emen­da­men­ti mes­si a pun­to dal col­le­ga Mar­cel­lo Gem­ma­to alla Leg­ge qua­dro per lo svi­lup­po del­le iso­le minori.

Chi vive in que­ste iso­le, nei mesi inver­na­li ha note­vo­li dif­fi­col­tà a rag­giun­ge­re i cen­tri del­la costa sici­lia­na, pro­ble­mi che si acui­sco­no quan­do si par­la di assi­sten­za sani­ta­ria. Miglio­ran­do la Leg­ge qua­dro per lo svi­lup­po del­le iso­le mino­ri mari­ne, lagu­na­ri e lacu­stri, riu­sci­remo a ridur­re i disa­gi, ma anche gli one­ri eco­no­mi­ci e limi­ta­re i viag­gi pres­so i pre­si­di pub­bli­ci o gli ospe­da­li posti gene­ral­men­te sul­la terraferma. 

Nel­le Iso­le, le far­ma­cie han­no una fon­da­men­ta­le fun­zio­ne socia­le, poi­ché nel­la mag­gior par­te dei casi rap­pre­sen­ta­no l’unico pre­si­dio sani­ta­rio sul territorio. 

Per veni­re incon­tro ai resi­den­ti che han­no biso­gno di medi­ci­ne par­ti­co­la­ri, da riti­ra­re obbli­ga­to­ria­men­te nel­le strut­tu­re indi­ca­te dal­la Regio­ne o dal­la Asl, chie­dia­mo che la distri­bu­zio­ne ven­ga affi­da­ta pro­prio alle far­ma­cie del luo­go. Inol­tre, per aiu­ta­re eco­no­mi­ca­men­te que­sti indi­spen­sa­bi­li pre­si­di peri­fe­ri­ci che soprat­tut­to in inver­no han­no una uten­za limi­ta­ta, abbia­mo chie­sto che ven­ga­no auto­riz­za­ti a svol­ge­re ser­vi­zi aggiun­ti­vi come le visi­te e gli esa­mi di tele­me­di­ci­na e di dia­gno­sti­ca di pri­ma istan­za. Pre­sta­zio­ni sem­pli­ci ma fon­da­men­ta­li per chi vive sta­bil­men­te nel­le Iso­le. Un pic­co­lo aiu­to che può con­tri­bui­re a miglio­ra­re la qua­li­tà del­la vita di mol­te per­so­ne.” 

Lo stes­so Mar­cel­lo Gem­ma­to, di pro­fes­sio­ne far­ma­ci­sta, inter­ve­nen­do agli Sta­ti Gene­ra­li del­la Far­ma­cia qual­che gior­no fa, in un inter­ven­to pro­prio sul­la distri­bu­zio­ne diret­ta dei far­ma­ci, ave­va illu­stra­to vari esem­pi: “Gra­vi i disa­gi arre­ca­ti ai pazien­ti, affet­ti da pato­lo­gie impor­tan­ti che si vedo­no costret­ti a leva­tac­ce per poter rice­ve­re in luo­ghi angu­sti e non salu­bri i far­ma­ci sal­va­vi­ta, ho denun­cia­to pub­bli­ca­men­te il caso di Ruvo di Puglia sot­to­po­sto­mi da un pazien­te, pur­trop­po caso non iso­la­to.”

Del resto già ad ini­zio mar­zo, i par­la­men­ta­ri Moni­ca Cia­bur­ro, Maria Cri­sti­na Caret­ta e lo stes­so Gem­ma­to, appar­te­nen­ti al grup­po Fra­tel­li d’Italia, ave­va­no pre­sen­ta­to un’interrogazione par­la­men­ta­re a rispo­sta ora­le all’indirizzo del Mini­stro del­la Salu­te Gril­lo, chie­den­do chia­ri­men­ti rela­ti­vi all’effettiva soste­ni­bi­li­tà del­le far­ma­cie rura­li, evi­den­zian­do il fat­to che biso­gnas­se “scon­giu­ra­re la chiu­su­ra di que­sti vita­li “pre­si­di sani­ta­ri”, in modo tale da con­ti­nua­re a garan­ti­re un ser­vi­zio pub­bli­co così essen­zia­le nei pic­co­li comu­ni del ter­ri­to­rio. Nel­le zone di mon­ta­gna e peri­fe­ri­che, non­ché geo­gra­fi­ca­men­te disa­gia­te, le far­ma­cie e i dispen­sa­ri far­ma­ceu­ti­ci costi­tui­sco­no un impor­tan­te pun­to di rife­ri­men­to che offre un ser­vi­zio pub­bli­co socia­le indi­spen­sa­bi­le per la popo­la­zio­ne ivi resi­den­te”.

Il prin­ci­pio è sta­to di fat­to este­so anche alle iso­le mino­ri sici­lia­ne, che incon­tra­no gli stes­si pro­ble­mi ed inte­gra­to nel dise­gno di leg­ge in discus­sio­ne alla Camera.

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