Dopo la sfiducia al Segretario Fumuso, abbiamo incontrato Giuseppe La Francesca, leader del centrosinistra di Pantelleria ed ex-segretario del Pd.
Alla vigilia dell’assemblea degli iscritti ed a meno di un mese dalle elezioni europee, La Francesca guarda avanti e a ricostruire il Pd dai contenuti politici e dalla partecipazione.
di Francesca Marrucci
Ritrovarsi con un partito senza Segretario ad un mese dalle elezioni europee non è certo una condizione invidiabile, in specie per un partito già in sofferenza come il Pd di Pantelleria. Era quindi per forza questa la questione da trattare nel nostro incontro con Giuseppe La Francesca, esponente di spicco della vita politica isolana e punto di riferimento per quel che riguarda il centrosinistra ed in particolare il Partito Democratico.
Cominciamo dalla fine: come si è arrivati alla sfiducia di Angelo Fumuso da Segretario del Pd di Pantelleria? E prima ancora, come si è arrivati a Fumuso segretario?
Io ero segretario del Pd ormai da 6 anni e speravo in un rinnovamento della classe dirigente. Purtroppo non c’erano giovani disponibili, come sarebbe stato auspicabile, ed Angelo Fumuso ha messo a disposizione il suo tempo e la sua esperienza. Essendo una persona stimata, abbiamo accolto con favore la sua disponibilità.
Questo il 9 dicembre 2018. Il 10 dicembre già agiva in modo autoreferenziale, senza rapportarsi con nessuno. In questo modo ha continuato, non coinvolgendo, di fatto, il circolo in niente. Ha mosso in moto alcune cose in questi 4 mesi, è vero, ma non si è presentato né all’assemblea degli iscritti né al Direttivo e ha continuato per conto suo. Se siamo arrivati a prendere questa decisione della sfiducia nonostante il delicato momento politico alla vigilia delle elezioni europee era proprio perché eravamo ad un punto di non ritorno.
Ora cosa farà il Pd di Pantelleria?
Si riparte già da domani, quando ci sarà un’assemblea degli iscritti e si eleggerà un Coordinamento ed un Coordinatore che gestisca il periodo elettorale. Poi si tornerà a fare campagna elettorale casa per casa, cosa che personalmente ho sempre fatto.
E dopo le elezioni? Si ricandiderà a Segretario?
Non è questa la mia intenzione. Lo dico soprattutto per quanti hanno pensato che questa sfiducia fosse per riprendermi la Segreteria. Spero che ci siano persone che vogliano prendere in mano il partito e farlo crescere. Persone che poi decidano di candidarsi alle prossime amministrative. Io ho lasciato un circolo con 37 iscritti ed era già una situazione non rosea, oggi ne sono rimasti 26.
E come si salva un Pd arrivato a questi livelli e dove Zingaretti non sembra fare lo stesso effetto-traino che nelle altre Regioni?
L’unica strategia adottabile sarà quella di allargare il coinvolgimento della popolazione su temi concreti e locali, prioritari per la comunità. Serve un lavoro di squadra, non uno che faccia tutto per proprio conto, e bisogna stare quotidianamente sul pezzo.
E che c’è di vero in questa presunta divisione che vedrebbe un Fumuso pro-M5S e un La Francesca pro-Lega?
In un piccolo centro si deve parlare con tutti, è certo difficile, in specie con chi non ha una politica o un’ideologia affine, ma ci si deve confrontare. Questo è ben diverso dal fare alleanze. A scanso di equivoci voglio dirlo chiaramente: non è possibile alcuna alleanza con la Lega. Tremarco aveva convocato un tavolo allargato a tutte le forze di opposizione e io sono andato a nome del Coordinamento del Pd, anche se Fumuso non voleva che andassi in rappresentanza del Partito. Si trattava di discutere di problematiche di Pantelleria e ci dovevamo essere.
Già nel 2016 organizzammo un tavolo di confronto politico con tutte le forze e fu lì che il M5S presentò la proposta della Zona Franca che poi fu sposata da tutti. Questi tavoli servono e poi chi è assente, si sa, ha sempre torto.
A proposito di M5S, cosa ne pensa dell’amministrazione grillina a quasi un anno dall’insediamento?
È ancora amministrativamente presto per fare bilanci. Chi ha amministrato sa che sono pochi 9 mesi per vedere dei risultati, ma dall’impostazione iniziale direi che la giunta grillina non promette niente di buono.
E il Parco?
Confido molto nell’Ente Parco. Confido soprattutto nella capacità di Comune e Parco di collaborare e confrontarsi. Devono parlare e governare insieme il territorio, non essere in contrapposizione. Io sono a favore del Parco da tempi non sospetti, già dal 2009, ma a che serve se non dialoga con il Comune? In questo modo, perdiamo la forza propulsiva di entrambi gli enti amministrativi a prescindere da chi sia il Sindaco o il Presidente del Parco, e così alla fine chi ci rimette è sempre la comunità tutta.
Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
Inoltre, sono traduttrice, insegnante e Presidente della Onlus che pubblica il giornale. Faccio tante cose, probabilmente troppe, adoro scrivere, leggere e viaggiare e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, di iniziare nuove avventure e creare nuovi progetti.