Il Sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo, risponde alle segnalazioni arrivateci dai cittadini e alle critiche dell’opposizione sullo stato dell’isola.
Dalla Strada del Lago alle difficoltà con l’organico in forza al Comune, Campo, come sua abitudine, non si sottrae alle domande, si scusa con i panteschi anche per questioni che non dipendono direttamente da lui, spiegando quanto si sta facendo dietro le quinte per migliorare l’isola.
di Francesca Marrucci
In questi giorni abbiamo ricevuto tante segnalazioni sullo stato dell’isola di Pantelleria dai panteschi e dalle forze di opposizione. Delle questioni poste alla nostra attenzione abbiamo chiesto al Primo Cittadino, Vincenzo Campo che, come sempre, non si è sottratto alle domande e ha affrontato, in una lunga intervista, anche le questioni più spinose: dalla Strada del Lago, alle condizioni del decoro urbano, dal caro carburante alle dichiarazioni del Consigliere Gabriele.
Il sindaco ha chiesto anche scusa ai panteschi anche su questioni che non dipendono direttamente da lui, spiegando gli ostacoli che questa amministrazione sta incontrando, mantenendo comunque la stessa volontà e determinazione al cambiamento espressa nella campagna elettorale di un anno fa.
Sindaco, in questi giorni l’Amministrazione Comunale è stata fortemente criticata per le condizioni in cui versa l’isola nonostante l’arrivo dei primi turisti, sono molte le segnalazioni che ci sono state fatte e molte delle quali sono state riassunte in un apposito articolo del nostro corrispondente Flavio Silvia. I panteschi chiedono un’azione decisa e immediata dell’amministrazione comunale. Come risponde loro?
Chiedo scusa personalmente a Pantelleria e ai Panteschi se l’isola non è al suo meglio, ma purtroppo questo stato di cose è il frutto di un inverno con condizioni meteorologiche eccezionali. Certo non ci fa piacere avere un’isola non al meglio, ma la gente non conosce quante e quali problematiche ci sono e crede che sia colpa del Sindaco. Inseriti da poco sul MEPA i lavori di scerbazione, che sarà avviata a breve, e per giugno Pantelleria, in aggiunta ad altre attività in programma, credo che avrà un aspetto migliore di quello che aveva lo scorso anno quando ci siamo insediati.
Il problema dell’erba alta ci è stato segnalato da molti, in specie automobilisti, perché spesso impedisce la chiara visibilità agli incroci…
Quest’inverno il maltempo è stato terribile dal punto di vista metereologico e certamente l’isola è più verde, ma ha anche fatto crescere l’erba anche dove non era mai cresciuta prima! Nel nuovo bando abbiamo quindi inserito anche l’asportazione di terra in alcuni tratti, proprio per evitare la ricrescita.
Lei dice che non è colpa vostra, allora di chi è?
Qualcuno dimentica (pochi, in malafede, ma servono a fare “purvulazzo”) o non sa, che noi diamo un indirizzo politico, poi la gestione e la messa in atto spetta agli uffici. Di scerbazione io avevo già dato personale indicazione fin da metà dicembre, ma l’inserimento al MEPA è avvenuto da poco. Io sono il primo, proprio perché ci metto la faccia, a voler l’isola pulita, ma devo rapportarmi con gli uffici che hanno tante altre priorità e devono far tanto con personale insufficiente. Dovremmo avere 100 dipendenti nella forza organica di questo Comune e invece ne abbiamo solo 50, di cui una parte con varie esigenze (104, malattia, ferie, ecc.). Tutto questo non dipende dalla volontà del Sindaco, è bene che si sappia e sia chiaro. Sappiamo benissimo che per apportare un cambiamento esterno bisogna lavorare internamente, cercando di migliorare equilibri che sono ancorati da decenni; a favore nostro ci sarà un buon ricambio di personale, che sarà gestito in maniera oculata dalla parte politica e non lasciato in mano a chi vorrà salvaguardare solo il proprio orticello. Ripeto: chiedo comunque scusa ai panteschi, ma questa è la realtà dei fatti.
Parliamo di strade: molte sono dissestate ed impraticabili, quelle asfaltate hanno troppe buche, come si risolve il problema?
Una domanda che contiene un’esagerazione. La peggiore situazione del manto stradale, per quello che riguarda l’asfalto, è quella che riguarda porzioni di strada provinciale, per esempio Serraglia, ed anche per quella, nonostante non sia di nostra competenza, abbiamo iniziato un dialogo con il Libero Consorzio fin dallo scorso anno. Ricordo che dopo decenni sono tornati gli operai della Provincia a diserbare le strade di Pantelleria e ritorneranno a breve. Con lo stesso Libero Consorzio siamo in trattativa per stipulare a breve degli accordi di collaborazione ed una convenzione su tutti i loro beni a Pantelleria. Per quanto riguarda le strade di competenza comunale, invece, si opererà con asfalto a caldo e a freddo per riparare le buche ed il manto stradale.
L’incapacità politica di chi ci ha preceduto ha aggravato situazioni che, monitorate regolarmente, avrebbero limitato i danni attuali. Per ciò che riguarda le strade sterrate, lì, il problema è annoso. Le piogge continue hanno letteralmente distrutto alcune strade già non messe bene e lavori fatti nei mesi scorsi con i nostri operai sono andati quasi in fumo. Stiamo programmando una serie di interventi sulle strade e sugli edifici pubblici e lo facciamo da mesi, ottenendo tanti risultati che talvolta i cittadini non percepiscono. Stiamo dialogando con la Sovrintendenza per poter utilizzare la tecnica del macroirruvidimento già utilizzato in altre aree protette anche in queste strade che altrimenti impegnano risorse umane e finanziarie importanti, senza risolvere il problema. Con gli uffici, stiamo ponendo le basi per prevedere una programmazione pluriennale sulla manutenzione viaria, che consentirà anche di prevedere un impianto sull’isola che ci permetterà di non essere più schiavi della terra ferma per l’approvvigionamento di asfalto.
I cittadini ci hanno chiesto spesso il motivo per cui il Comune di Pantelleria non agisca comunque anche se di competenza altra trattasi, specialmente se i tempi burocratici sono troppo lunghi.
Perché non possiamo farlo. Se una strada, un edificio, non sono di competenza comunale, dobbiamo politicamente agire creando tavoli di discussione per poter eseguire i lavori e non avere la Corte dei Conti alle calcagna. Un esempio di cosa può capitare ad un Sindaco che decide di operare per il bene della comunità, anche gratuitamente, su una competenza provinciale, ce lo dà quanto capitato al Sindaco di Polizzi Generosa, in Provincia di Palermo, che è stato denunciato dalla Città Metropolitana per aver fatto dei lavori per riparare una strada chiusa da 13 anni.
Visto che parliamo di lavori, in molti si lamentano dei cantieri in paese che non vengono più chiusi. Come mai?
Come ho detto prima, noi diamo l’indirizzo politico e gli uffici devono risolvere ed agire sul problema. Per le transenne, che in questi giorni vengono usate per attaccarci dai leoni da tastiera, per esempio, ho fatto addirittura un’ordinanza che disciplina l’intervento in urgenza, ma poi gli uffici devono cercare le risorse ed intervenire. Tutti questi fatti hanno creato difficoltà anche alla redazione del Bilancio che chiaramente deve prevedere questi interventi. Tutte le segnalazioni che riceviamo, anche quelle che arrivano a me personalmente, vengono passate al settore Lavori Pubblici, ma ovviamente date le scarse risorse di personale e finanziarie, si affrontano in base alle priorità.
A volte, però, ci è stato detto che i singoli cittadini si sono offerti di fare dei lavori per la comunità e gli è stato impedito…
Infatti senza autorizzazione non si può fare. Nonostante questa difficoltà, ci stiamo adoperando per introdurre, ad esempio, i patti di collaborazione che consentiranno a tutti i cittadini che si accrediteranno di effettuare dei lavori per la comunità, ottenendo delle agevolazioni. Questo è un esempio di come, constatato il problema, cerchiamo di trovare una soluzione per i cittadini di Pantelleria. Vede, tante cose si possono fare, ma soprattutto tante cose dovevano essere fatte già e quando non le fai, i problemi si aggravano, mica si fermano ed aspettano chi ha voglia di risolverli! Quindi un problema che valeva 10, adesso vale 100 in risorse.
Come si risolve il problema del Comune di Pantelleria con organico insufficiente? Perché altrimenti non ci sarà mai la possibilità di amministrare con piena potenzialità…
Come già detto in prospettiva siamo ottimisti. Tra pensionamenti, quota 100 e altre norme varate dal Governo su iniziativa dei 5 Stelle e con la nuova norma del turnover potremo sostituire subito le cessazioni lavorative e avere circa 10 nuove unità. Oltre a questo, stiamo lavorando sulla stabilizzazione dei LSU di Pantelleria, come avevamo promesso. Non una persona, ma il più possibile, perché non vogliamo lasciare indietro nessuno.
L’opposizione l’ha attaccata sull’organizzazione dell’amministrazione comunale di Pantelleria. Sia la Lega con Tremarco che il Pd con La Francesca nutrono dubbi e hanno mosso critiche sulla vostra capacità e affidabilità nel gestire questo Comune. Come risponde loro?
Abbiamo trovato il Comune così come ce lo hanno lasciato gli amministratori vicini a chi critica, quindi dovrebbe evitare di parlare chi eventualmente ha provocato questa situazione in passato. Lo dico in particolare a Giuseppe La Francesca del Pd, che farebbe meglio ad occuparsi dei problemi interni a quel che resta del suo partito. Al caro Segretario-di-fatto del PD, dico che all’interno del Comune di Pantelleria nulla o quasi è cambiato. Se prima andava bene (mi viene da ridere!), adesso va male per colpa nostra? Qualcosa non torna. Funzionari e dipendenti navigati non credo abbiano problemi nella soluzione delle questioni ed emergenze che quotidianamente capitano.
A meno che non si dica che l’erba la semina il M5S o le strade le rosicchiano i grillini oppure il lampione lo abbatte il Sindaco solo per mettere in difficoltà gli uffici? Adesso, noi il problema lo stiamo affrontando e la riorganizzazione comunale è in corso, quindi il buon Giuseppe non deve litigare troppo con l’intelligenza delle persone.
Diciamo che la verità, invece, è che la vastità del territorio pantesco non si confà con le risorse umane e finanziarie del Comune di Pantelleria e le politiche scellerate di finanza pubblica, come ad esempio il blocco del turnover, dei governi di centrosinistra, hanno danneggiato in maniera importante piccoli enti come il Comune di Pantelleria.
Federico Tremarco, invece, deve fare pace con sé stesso. Si lamenta della situazione lavori pubblici dell’isola e poi fa presentare al leghista dell’ultima ora un’interrogazione relativa al fatto che un professionista dell’urbanistica passa ai lavori pubblici. Comunque a Federico le risposte le hanno già date i cittadini alle urne.
Sembra strano ma sono gli stessi due che avversato la protesta popolare per la questione voli aerei di quest’inverno che ha consentito di ottenere un grosso risultato e cioè 6 mesi di voli quasi perfetti anche in situazioni difficili. Sembrerebbe che localmente si stia concretizzando un’alleanza importante lega PD e mi viene da fare una battuta: gratti un piddino e trovi un leghista e viceversa.
C’è anche la questione carburante che è spesso citata nei social…
Sulla questione carburante ho risposto già. Se in Italia la benzina è arrivata a 2 euro e qui a Pantelleria, dove già era su quelle cifre, si è mantenuta invece di arrivare a 2,40 euro per tendenza nazionale, mi pare già un buon inizio.
I leoni da tastiera paragonano i nostri distributori ai self service ed ai distributori bianchi in terra ferma che possono usufruire di più fornitori ed operano in concorrenza tra loro, offrendo il carburante a prezzi più vari. Pantelleria ha un deposito fiscale che ha dei costi che incidono in maniera importante e del quale non si può fare a meno, considerate le scorte che i nostri distributori possono avere. Ad ogni buon conto è in corso un dialogo tra le parti (deposito costiero, distributori e Smede), voluto fortemente dal sottoscritto, che potrà portare ad importanti ribassi. Qualora questo tavolo non porterà soluzioni, allora rivedrete un videomessaggio che spiegherà come funziona il prezzo del carburante sull’isola e soprattutto chi è che non consente di ottenere un vantaggio per la comunità. Poi chiederò ai miei concittadini di mobilitarsi, e io sarò il primo, per chiedere conto a chi non permette il ribasso.
Altra questione che ha suscitato preoccupazione nella popolazione di Pantelleria è quella della strada del Lago. Qual è la situazione reale?
Il problema principale è stato che in passato sono stati solo fatti interventi di tamponamento non risolutivi e che, alla fine, hanno provocato un disastro che per un miracolo non ha fatto vittime. Questo è un altro esempio di come non si doveva gestire la cosa pubblica, in specie in caso di rischio idrogeologico. In passato, forti dell’autorizzazione a riaprire la strada che davano i Vigili del Fuoco, non si è mai pensato ad un intervento serio sul costone o, meglio, si è presentato nel 2016 un progetto e lasciato lì a decantare Solo nel 2018 c’è stata un’accelerazione. Dopo l’ultima frana, la situazione è così compromessa che nemmeno gli organi di controllo ed i relativi professionisti, che in passato hanno dato l’ok, si sono presi la responsabilità di autorizzare la riapertura della strada. Io cosa avrei dovuto fare? Come può prendersi una responsabilità di questo genere un Sindaco? Non tanto per il rischio penale intrinseco, ma soprattutto per il pensiero che potesse succedere qualcosa di grave e irreparabile.
Il problema è che chi ci ha preceduto non ha mai fatto controlli né pulizia delle zone interessate dagli arbusti, che con le radici hanno danneggiato ancora di più il costone.
Il Commissario di Governo per il dissesto idrogeologico della Sicilia ci ha sempre rassicurati sulla velocità della procedura, ma allo stato attuale ci troviamo che la presentazione delle buste, che ha visto partecipi 18 aziende, si è conclusa il 19 aprile. Il 21 sono iniziati i controlli della Commissione di verifica, ultimati una settimana fa. La prima seduta della commissione aggiudicatrice è fissata per il 13 maggio. Poi ci vorrà almeno un mese per la valutazione delle buste, sempre se non vi siano ricorsi, e si prevede l’inizio dei lavori per metà luglio, sempre che tutto vada liscio. Quest’amministrazione ha fatto tutto il possibile: dichiarazione dello stato di emergenza, informativa a tutti gli enti interessati, continuo contatto con l’Ufficio Gare, ma i tempi sono questi e problemi non li ha solo Pantelleria, tanto che i commissari nominati sono impiegati in più commissioni e da lì i tempi dilatati.
Quindi la strada sarà chiusa per l’estate?
Sì, ma non sarà chiuso l’accesso al Lago. Questo progetto consta di vari interventi legati all’offerta migliorativa, che sancisce l’obbligo di sistemazione della strada necessaria per raggiungere il Lago e la comunità di Bugeber. I tempi lunghi ci obbligano a fare interventi sulla via del Cafaro, che verrà risistemata, messa in sicurezza e resa percorribile in maniera più idonea possibile. L’intenzione è quella di rendere la strada percorribile per giugno/luglio e l’indirizzo è stato dato agli uffici. Inoltre, in questi giorni si stanno portando a compimento gli allacci alla rete idrica degli abitanti di Bugeber e a breve sarà aperto un punto di carico dell’acqua per evitare il transito sulla via del Cafaro di mezzi pesanti.
Perché Via del Cafaro non è stata sistemata prima?
È nostra intenzione chiedere alla ditta che si occuperà dei lavori sulla strada del Lago se sarà possibile rendere presto disponibile almeno una carreggiata, ma certamente dovrà prendersi la responsabilità di tale autorizzazione. La previsione di rendere possibile il parcheggio alle auto prima dell’interruzione stradale consentirà di veicolare il visitatore sulla mulattiera che scende verso il lago dal curvone prima del costone, evitando un eccessivo passaggio sulla Via del Cafaro. Posso assicurare panteschi e amanti dell’isola che per quello che ci compete, la Strada del Lago è una priorità, anche se dobbiamo aspettare i tempi burocratici di altri enti per forza.
Questi enti sarebbero le ‘forze occulte’ che impediscono ai 5 Stelle di Pantelleria di lavorare, di cui parlava il Consigliere Comunale Giovanni Gabriele nel suo video su Facebook rimosso dopo alcune ore, ma che sta facendo molto discutere?
Ritengo che ognuno possa dire ciò che vuole, non sono io che devo limitare il pensiero dei consiglieri comunali e dei membri della mia giunta. Fino a prova contraria, siamo in democrazia ed ognuno è responsabile di ciò che dice. Una spiegazione ve la posso dare con un esempio. Prendiamo il caso della scerbatura da me richiesta agli uffici fin dallo scorso dicembre, che per vari motivi è arrivata a pochi giorni fa. In questo caso, il sottoscritto giornalmente si confronta con gli uffici, chiede, controlla, verifica, aggiusta il tiro, programma e riprogramma. Tutto ciò, vissuto dall’interno, ti porta a fare delle considerazioni non sempre positive. È plausibile che il consigliere Gabriele subisca le decisioni e, da imprenditore del fare quale è, non riesca a comprendere determinate dinamiche che lo possono portare allo sfogo di qualche giorno fa.
La mia idea è la stessa che avevo in campagna elettorale, l’unica cosa che è cambiata è la consapevolezza di avere dei funzionari e dei dipendenti comunali di qualità, cosa che da fuori non si percepisce. Il problema è che sono troppo pochi e non abbiamo le risorse umane e finanziarie necessarie per fare il cambiamento promesso in tempi brevi. Certe cose andavano fatte e programmate molto prima, ma Pantelleria ha subito l’incapacità politica di affrontare i problemi quando erano embrionali, adesso sono già grandi problemi.
A chi vuole approfittare per disegnare una crisi della maggioranza, rispondo che siamo molto coesi, discutiamo, ma alla fine siamo sempre uniti, perché il nostro obiettivo è migliorare quest’isola. Certo, pretendere che tutto cambi in pochi mesi è troppo, ci sono equilibri che devono essere rivisti, ma ci vuole tempo per farlo. Ricordo a tutti che noi non siamo alla guida del Comune per interessi che possono essere semplicemente avere potere o occupare una poltrona oppure curare i propri interessi politici e non. Siamo cittadini che amano l’isola e che pretendiamo il massimo per essa senza compromessi, ma dobbiamo fare i conti con i limiti della macchina comunale e con un territorio vasto che presenta molteplici peculiarità. Proprio perché siamo scevri da interessi vari, ai miei concittadini dico di avere pazienza, perché i loro problemi sono i nostri problemi e li noi ci concentreremo per trovare la soluzione senza fare sconti a nessuno.
Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
Inoltre, sono traduttrice, insegnante e Presidente della Onlus che pubblica il giornale. Faccio tante cose, probabilmente troppe, adoro scrivere, leggere e viaggiare e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, di iniziare nuove avventure e creare nuovi progetti.