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Dopo i test a Pantelleria, parte l’Iswec per ottenere energia dalle onde

È stata testata a Pantelleria la nuova tecnologia sviluppata dal Politecnico di Torino con l’Eni per produrre energia dalla potenza delle onde. Ancora una volta l’isola all’avanguardia nell’impegno per l’ambiente e le energie pulite

di Fran­ce­sca Marrucci

Pan­tel­le­ria rima­ne iso­la all’a­van­guar­dia nel­l’im­pe­gno nel­l’am­bi­to del­le ener­gie rin­no­va­bi­li e la tute­la del­l’am­bien­te e dopo i pri­ma­ti otte­nu­ti con la rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta e con la cam­pa­gna #pla­stic­free, in pochi san­no che il per­cor­so del­l’i­so­la con­ti­nua ver­so tra­guar­di soste­ni­bi­li ben più ambiziosi.

Un esem­pio è il coin­vol­gi­men­to del­l’i­so­la nel­la ricer­ca su come uti­liz­za­re la for­za del mare per gene­ra­re ener­gia pulita.

Pan­tel­le­ria è sta­ta la cul­la del pro­get­to Iner­tial Sea Wave Ener­gy Con­ver­ter (Iswec) svi­lup­pa­to dal Poli­tec­ni­co di Tori­no con l’Eni, che ha recen­te­men­te instal­la­to nell’offshore di Raven­na un siste­ma inno­va­ti­vo di gene­ra­zio­ne di ener­gia gene­ra­ta dal­lo sfrut­ta­men­to del­la poten­za del mare.

A Pan­tel­le­ria, infat­ti, è sta­ta testa­ta que­sta tec­no­lo­gia che mira a rea­liz­za­re e per­fe­zio­na­re impian­ti di pro­du­zio­ne di ener­gia rin­no­va­bi­le dal moto ondo­so

Il 19 apri­le scor­so, si è fat­to anche il pri­mo pas­so con­cre­to per avvia­re la rea­liz­za­zio­ne dei pri­mi impian­ti con un accor­do fir­ma­to a Roma dal­la Cas­sa depo­si­ti e Pre­sti­ti, Fin­can­tie­ri, Ter­na e Eni. Si trat­ta di un accor­do non vin­co­lan­te per lo svi­lup­po e la rea­liz­za­zio­ne su sca­la indu­stria­le di impian­ti di pro­du­zio­ne di ener­gia dal­le onde del mare.

In base all’accordo, Eni met­te­rà sul tavo­lo con­giun­to pro­prio i risul­ta­ti del suo impian­to pilo­ta, svi­lup­pa­to in siner­gia con il Poli­tec­ni­co di Tori­no e lo spin-off Wave for Ener­gy. Met­te­rà, inol­tre, a dispo­si­zio­ne le pro­prie cono­scen­ze tec­no­lo­gi­che, indu­stria­li e com­mer­cia­li e ren­de­rà dispo­ni­bi­li le com­pe­ten­ze dei pro­pri impian­ti offshore.

L’ac­cor­do, inol­tre, pre­ve­de l’ingegnerizzazione del­la costru­zio­ne, instal­la­zio­ne e manu­ten­zio­ne dell’Iswec. Que­sto per­met­te­rà la pro­get­ta­zio­ne e la rea­liz­za­zio­ne di una pri­ma instal­la­zio­ne indu­stria­le col­le­ga­ta ad un sito di pro­du­zio­ne off­sho­re Eni già entro il 2020. Nel­lo stes­so perio­do di tem­po, sarà valu­ta­ta l’estensione del­la tec­no­lo­gia su altri siti in Ita­lia, con la rea­liz­za­zio­ne di impian­ti di taglia indu­stria­le per la for­ni­tu­ra di ener­gia elet­tri­ca al 100% rinnovabile.

Le iso­le mino­ri, in par­ti­co­la­re Pan­tel­le­ria, saran­no il ful­cro di que­sta rivo­lu­zio­ne energetica.

Fin­can­tie­ri offri­rà le pro­prie com­pe­ten­ze indu­stria­li e tec­ni­che in ambi­to nava­le per l’ottimizzazione del­le fasi di pro­get­ta­zio­ne ese­cu­ti­va, rea­liz­za­zio­ne e instal­la­zio­ne del­le uni­tà di pro­du­zio­ne. A Cas­sa Depo­si­ti e Pre­sti­ti spet­te­rà, inve­ce, il com­pi­to di pro­muo­ve­re il pro­get­to con le pub­bli­che ammi­ni­stra­zio­ni e le isti­tu­zio­ni coin­vol­te, non­ché di valu­ta­re le miglio­ri for­me di sup­por­to finan­zia­rio all’iniziativa.

Fon­te: nonsoloambiente.it

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