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Pantelleria: esclusiva intervista a Elena Pagana, deputata regionale M5Sn

La Deputata Regionale del M5S, Elena Pagana, a Pantelleria in occasione della campagna elettorale, è stata intervistata dalla nostra testata sulla posizione e le politiche pentastellate in Sicilia e in Europa

di Fla­vio Silvia

In occa­sio­ne del­l’im­mi­nen­te con­sul­ta­zio­ne elet­to­ra­le per il rin­no­vo del Par­la­men­to Euro­pe, il Movi­men­to 5 Stel­le di Pan­tel­le­ria ha orga­niz­za­to saba­to 18 mag­gio scor­so un incon­tro nel qua­le è inter­ve­nu­ta la Depu­ta­ta del­l’As­sem­blea Regio­na­le Sici­lia­na, Ele­na Paga­na. A segui­to di que­sto incon­tro con la cit­ta­di­nan­za abbia­mo avu­to l’oc­ca­sio­ne, in esclu­si­va per la nostra testa­ta, di rivol­ger­le alcu­ne domande.

Lei è già stata a Pantelleria. Come ha trovato l’isola?

È la ter­za vol­ta che ven­go a Pan­tel­le­ria. Sono già venu­ta a soste­gno del sin­da­co Vin­cen­zo Cam­po. Oggi sono ritor­na­ta per riba­di­re il comu­ne pro­get­to del Movi­men­to 5 Stel­le. Pan­tel­le­ria ha di per sé un poten­zia­le che è impor­tan­te. L’am­mi­ni­stra­zio­ne va avan­ti. Un’am­mi­ni­stra­zio­ne che coin­vol­ge il cit­ta­di­no: mol­to dina­mi­ca da que­sto pun­to di vista. In un perio­do come que­sto, soprat­tut­to in Sici­lia, riu­sci­re ad esse­re dina­mi­ci e con­ti­nua­re, nono­stan­te tut­to, ad esser­lo, sicu­ra­men­te, è una car­ta vin­cen­te a favo­re di que­sta ammi­ni­stra­zio­ne. Sono feli­ce e soddisfatta.

Continua a condividere in tutto la politica nazionale ed europea del M5S?

Il Movi­men­to 5 Stel­le del­la par­te­ci­pa­zio­ne ha fat­to il caval­lo di bat­ta­glia e non è un caso se ogni scel­ta a livel­lo nazio­na­le vie­ne sot­to­po­sta alla vota­zio­ne degli iscrit­ti. È chia­ro che sia­mo tan­tis­si­me per­so­ne, di con­se­guen­za non potre­mo pen­sa­re tut­ti allo stes­so modo, però, si sce­glie una linea poli­ti­ca comu­ne, basan­do­ci innan­zi­tut­to sul pro­gram­ma elet­to­ra­le. Il nostro è un par­ti­to che si distin­gue dagli altri par­ti­ti, soprat­tut­to, per que­sto. Esse­re sem­pre com­pat­ti in poli­ti­ca è fondamentale.

Quali sono i progetti del Movimento 5 Stelle per l’Europa che verrà?

Abbia­mo un pro­gram­ma che è sta­to vota­to dagli iscrit­ti. Io ven­go dal­la pro­vin­cia di Enna, dove si vive di agri­col­tu­ra e alle­va­men­to, zoo­tec­nia, insom­ma, ci sono tan­tis­si­me eccel­len­ze. Però toglien­do quel­lo, toglia­mo tut­to. Mol­tis­si­me diret­ti­ve euro­pee han­no fat­to in modo che quan­do entri den­tro un casei­fi­cio non sen­ti più l’o­do­re di lat­te. Chi fino ad oggi ha scrit­to le leg­gi in Sici­lia, come in Ita­lia e in Euro­pa, non cono­sce­va mate­rial­men­te la real­tà dei fat­ti. Quin­di, da sici­lia­na, voglio che a rap­pre­sen­tar­mi in Euro­pa sia un sici­lia­no che cono­sca la real­tà del territorio.

Il Movi­men­to 5 Stel­le ha 8 can­di­da­ti che sono sta­ti scel­ti tra Sici­lia e Sar­de­gna, due Iso­le che han­no tan­tis­si­mo in comu­ne. Io so per cer­to che i can­di­da­ti del Movi­men­to 5 Stel­le il ter­ri­to­rio lo cono­sco­no. Il pro­get­to del Movi­men­to 5 Stel­le mira ad un’Eu­ro­pa che sia effet­ti­va­men­te un’U­nio­ne Euro­pea. Sia­mo cit­ta­di­ni euro­pei? Abbia­mo una mone­ta comu­ne? Allo­ra, voglia­mo che tut­ti gli Sta­ti sia­no mes­si nel­le stes­se con­di­zio­ni sen­za discri­mi­na­zio­ni. Altri­men­ti fal­li­sce il pro­get­to di Unio­ne Europea.

Come andranno, secondo lei, le elezioni del 26 maggio per il Movimento?

Come andran­no non lo so. Dipen­de dai cit­ta­di­ni. Sono loro che andran­no a vota­re. In que­sti gior­ni, sono sta­ta e  sarò in tour in Sici­lia a fare cam­pa­gna elet­to­ra­le, ho par­la­to con mol­te per­so­ne e quan­do vedo­no il Movi­men­to 5 Stel­le in piaz­za si fer­ma­no, ascol­ta­no e si sen­to­no com­pre­si. Anche se rap­pre­sen­tia­mo ormai le isti­tu­zio­ni, sia­mo rima­sti orgo­glio­sa­men­te cit­ta­di­ni, infat­ti rifiu­tia­mo il tito­lo di Ono­re­vo­le per far­ci chia­ma­re por­ta­vo­ce. La poli­ti­ca del M5S è rivol­ta al cit­ta­di­no, ave­va­mo la digni­tà del­la per­so­na all’in­ter­no del pro­gram­ma e di per­so­ne si par­la nel­l’a­zio­ne di Gover­no. Stia­mo facen­do tan­tis­si­mi prov­ve­di­men­ti che non van­no a van­tag­gio di pochi, ma a van­tag­gio di tutti.

Quale sarà la linea politica del M5S sulla questione dell’immigrazione in Europa?

Per le per­so­ne che vivo­no in gran­di cit­tà piut­to­sto che in pic­co­li Comu­ni, il pro­ble­ma non è l’im­mi­gra­to in sé, anche per­ché la Sici­lia ha sem­pre dimo­stra­to di esse­re a favo­re del­l’ac­co­glien­za. Il pro­ble­ma è la per­ce­zio­ne che noi abbia­mo spes­so del­la per­so­ne di colo­re che vedia­mo o al super­mer­ca­to a chie­de­re l’e­le­mo­si­na o bighel­lo­na­re per il pae­se sen­za fare nul­la. Quin­di, qua il pro­ble­ma non è tan­to come dob­bia­mo rea­gi­re noi cit­ta­di­ni di fron­te a l’im­mi­gra­zio­ne, il pro­ble­ma è che cosa è sta­to fat­to per l’in­te­gra­zio­ne di que­sti cit­ta­di­ni. Sic­co­me, fino ad oggi il dise­gno poli­ti­co è sta­to quel­lo di far­li arri­va­re per gua­da­gna­re, si sta ini­zian­do a met­te­re un fre­no su que­sto. Dob­bia­mo foca­liz­zar­ci sul­l’in­te­gra­zio­ne che sul­la car­ta c’è sta­ta, ma non c’è sta­ta nel­la realtà.

Que­ste le linee poli­ti­che del M5S per l’Eu­ro­pa che ver­rà. Avran­no ragio­ne? Appun­ta­men­to a Dome­ni­ca 26 mag­gio. Sarà il pri­mo vero e pro­prio ban­co di pro­va per i due par­ti­ti del Gover­no 5 Stel­le-Lega. Sapre­mo se gli ita­lia­ni con­di­vi­do­no anco­ra con le stes­se per­cen­tua­li di gra­di­men­to il movi­men­to di Di Maio o il par­ti­to di Sal­vi­ni e come e quan­to i risul­ta­ti del­le euro­pee influen­ze­ran­no il futu­ro del­l’at­tua­le Gover­no e la poli­ti­ca nazionale. 

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