Domani varo della SV Brigantes, ex-Onice di Pantelleria, per un progetto che coniuga tradizione e futuro, trasporto merci ecologico e storia marinaresca.
Abbiamo sentito Alessia Rossetto che ha curato il progetto e Stefano Scaltriti, capogruppo M5S al Comune di Pantelleria, che insieme all’Assessore Claudia Della Gatta domani saranno presenti all’inaugurazione.
Domani diretta sui nostri canali Facebook e sul giornale
di Francesca Marrucci
Il vascello che negli anni ’50 portava il rifornimento di bombole a Pantelleria con il nome di ONICE, poi dismesso, sta per tornare a nuova vita.
Domani, a Trapani presso il cantiere navale DA.RO.MAR.CI NAVAL FERRO, in via Giuseppe Palmieri 12, a partire dalle 9,00 del mattino si celebrerà la conclusione della prima fase di lavori di restauro allo scafo di acciaio chiodato del 1911 del veliero che verrà battezzato SV BRIGANTES, e si concluderà in serata presso la BANCHINA MARINELLA del Porto di Trapani.
In seguito, si prevede una seconda fase di lavori agli interni ed all’apparato velico del veliero, in forma di cantiere educativo didattico gestito dal progetto Brigantes stesso.
Ultimati tutti i lavori, a fine primavera 2020, il veliero offrirà il servizio di trasporto merci decarbonizzato verso le Americhe e nel Mar Mediterraneo, arricchendo il trasporto ecologico delle merci con attività di promozione dei benefici ambientali, d’impatto sociale e culturali riconducibili alla filosofia del turismo sostenibile.
Abbiamo parlato del varo del SV Brigantes con Alessia Rossetto, responsabile del progetto, e Stefano Scaltriti, capogruppo del M5S al Comune di Pantelleria, che ha seguito il restauro del veliero passo passo.
Alessia Rossetto non nasconde il suo orgoglio e la soddisfazione nell’illustrare questo ambizioso progetto alla nostra testata che domattina seguirà la cerimonia in diretta sui canali Fb e sulla testata.
“Questo è un progetto che mira a tutelare attivamente l’arte marinaresca, senza perdere il patrimonio della tradizione, ottimizzando il passato con le nuove tecniche contemporanee e dando serie assicurazioni ai produttori che vogliono un trasporto ad emissioni zero,” dice Alessia e non a caso questo è il primo progetto di questo genere in Italia, mentre nell’Europa del Nord, in particolar modo in Olanda e in Danimarca, il trasporto su velieri si attua già da più di un decennio.
Il trasporto merci su veliero comporta un importante passo verso l’abbattimento dell’inquinamento ambientale su larghissima scala. I combustibili utilizzati dalle navi cargo sono infatti oli pesanti estremamente tossici, considerati a terra rifiuti pericolosi e che richiedono ovviamente uno smaltimento costoso e complicato.
Cosa succederà dopo il varo di domani, Alessia?
Dopo il varo inizierà la costruzione degli interni e dell’apparato velico, per il quale abbiamo dovuto cercare maestranze specializzate internazionali, perché i lavori sono molto importanti. Poi la nave rimarrà attraccata e ospiterà volontari e sarà anche un laboratorio didattico per le scuole. L’intenzione è di usare la nave come palcoscenico e ospitare eventi e mostre fino al primo viaggio tra Trapani e Pantelleria che avverrà verosimilmente in questo periodo il prossimo anno. Poi, in estate, inizierà la navigazione nel Mediterraneo e in inverno trasporteremo il primo carico merci nel Mediterraneo, ma anche fino in Usa e Centro America.
Una lunga traversata…
La traversata effettiva dell’Oceano Atlantico dura tra i 30 e i 40 giorni, ma il nostro viaggio durerà 6 mesi perché farà moltissime tappe nei Caraibi per caricare e scaricare le merci.
Di quali merci si tratterà?
Abbiamo già un accordo per il trasporto di caffè con un’azienda austriaca, in Italia stiamo cercando partner commerciali. L’idea è quella di distribuire nel Mediterraneo e oltre Oceano i prodotti tipici panteschi e mediterranei in un modo assolutamente ecologico, che riporta in vita un’antica tradizione.
E Pantelleria sarà coprotagonista di questa avventura?
Assolutamente sì, questa è l’intenzione. Il Comune di Pantelleria ci ha dato il Patrocinio gratuito e ci ha seguito passo passo nel progetto. Ci metterà a disposizione anche una lancia pantesca che sarà presente domattina al varo. La presenza della lancia pantesca è importante proprio perché una delle funzioni storiche delle lance pantesche era scaricare le merci dai velieri che non potevano avvicinarsi alla costa a causa dei fondali. La lancia pantesca farà quindi una veleggiata insieme alla Scuola Vela della Lega Navale di Trapani e alle vele dell’Associazione Vela Latina di Trapani.
Stefano Scaltriti è stato tra i primi ad appoggiare questo ambizioso progetto che ben si sposava con un progetto analogo elaborato da un gruppo di Panteschi che poi sarebbe diventato il gruppo del M5S.
“Quando 3 anni fa, i ragazzi del Brigantes palesarono l’intenzione di iniziare il recupero della vecchia motonave Onice, ebbi l’occasione di esserne messo a conoscenza tramite l’ex-macchinista della nave, Luca Ferreri, detto Capitan Zibibbo,” racconta il capogruppo di maggioranza Stefano Scaltriti, che domani, insieme all’Assessore Claudia Della Gatta, sarà presente al varo a Trapani.
E cosa è successo dopo?
Quando i ragazzi vennero a proporre alla popolazione la vendita delle quote ‘a carati’, così come si faceva una volta nella tradizione marinaresca, li accogliemmo con piacere perché nel loro progetto vedemmo molto di quello che stavamo elaborando noi 5 Stelle come soluzione alternativa al problema dei trasporti. Avevamo iniziato a studiare un piano trasporti nuovo che vedesse il Comune coinvolto come in una public company, usando proprio la tradizione dei carati, semplicemente rielaborando in chiave moderna quella che è un’antica tradizione delle compagnie di navigazione.
Perché è così importante questo progetto per il Comune di Pantelleria?
Stiamo studiando un modo per poter rendere il Comune un soggetto partecipe in quota all’iniziativa. In effetti, stiamo parlando di un trasporto merci a tutti gli effetti, anche se in una guisa certamente più caratteristica ed inusuale. Sarebbe molto utile a Pantelleria avere una nave che sia in grado di trasportare le merci ed i materiali di prima necessità anche se c’è mare grosso, cosa che un veliero può fare, come ha sempre fatto storicamente.
Parliamo di ridare vita al vecchio ruolo del veliero anche per trasportare le merci pantesche nel Mediterraneo, nel Nord Europa e oltre oceano. Non è solo un mezzo che attrae già di per sé visibilità e rappresenta senz’altro un biglietto da visita di qualità per le merci che vi vengono trasportate, ma di un mezzo assolutamente carbon free che recupera le tradizioni isolane per proiettarle nel futuro e portare sviluppo economico a quanti, tra aziende e imprenditori, vorranno sfruttarla.
In questo senso il progetto attende partner per crescere ed evolversi, unendo il trasporto ad un’operazione di marketing garantita dal fascino stesso del veliero.
L’evento è parte del più ampio Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
Il 21 maggio, è stato dato difatti il via alla terza edizione del #FestivalSviluppoSostenibile e fino al 6 giugno, sono centinaia gli eventi dedicati alla sostenibilità in tutta Italia. Programma del Festival: http://festivalsvilupposostenibile.it/2019
Domani la diretta dell’evento su questa testata e sui nostri canali Facebook:
Pagina Pantelleria Notizie: https://www.facebook.com/pantellerianotiziePaC/
Pagina Punto a Capo Online: https://www.facebook.com/puntoacapoonline/
Gruppo Pantelleria Notizie e Eventi: https://www.facebook.com/groups/pantellerianotizie/
Programma
DA.RO.MAR.CI NAVAL FERRO (TRAPANI)
- 09:00 Apertura del cantiere navale.
- 09:30 – 13:30 Degustazione del caffè Brigantes, trasportato a vela & buffet; il caffè ha veleggiato sul veliero cargo tedesco SV AVONTUUR (Timbercoast).
- 10:00 – 12:00 Discorsi dei Co-fondatori, delle Autorità e dei Partners locali.
- 10:30 – 11:00 Cerimonia di battesimo. Musica dal vivo.
- 11:00 – 12:30 Inizio delle operazioni di varo. Musica dal vivo.
- 12:30 – 13:30 Nave in acqua! Foto di gruppo ed Interviste.
BANCHINA MARINELLA (TRAPANI)
- 19:00 – 21:00 Veleggiata celebrativa: vele latine trapanesi, lance pantesche e scuola vela della Lega Navale di Trapani.
- 21:00 – 23:30 Proiezione di filmati, musica e milonga dei Briganti.
- 23:30 – 23:45 Goodnight & Fair Winds!!
NOTIZIE SULLA NAVE
1911
META venne varata il 7 settembre 1911 ad Hammelwarden , nei pressi di Brema in Germania, appena tre mesi dopo che lo stesso FRIEDRICH – successivamente ribattezzato EYE OF THE WIND – lasciò il cantiere. La proprietà di META fu condivisa tra il Sig. Oltmann ed i suoi altri 13 comproprietari; la nave venne utilizzato per il trasporto di merci nel Mar Baltico e nel Mare del Nord. Una collisione purtroppo avvenuta nel primo anno di navigazione, costrinse i proprietari a rinnovare il dritto di prua. Nel 1914 un nuovo capitano prese il comando ed acquisì 5/33 quote della nave.
1920
META superò fortunatamente indenne la Prima Guerra Mondiale, ma venne poi trasferita in Francia come bottino di guerra. Il suo primo motore fu installato nel , mentre rimase inalterato l’apparato velico originale. La nave venne quindi trasferita nel Mar Mediterraneo nel 1922, venne registrata a Marsiglia un anno dopo ed infine venduta al capitano Carlo Pezzica di Viareggio, il quale ne sarà proprietario sino al 1932.
1935
Viareggio, e poi Livorno, furono il porto di casa di META fino agli anni ’50. Il talco sardo e il marmo di Carrara furono solo alcune delle merci voluminose trasportate. Spesso al suo fianco in quegli anni ritroviamo FLORETTE, il più antico brigantino del Mediterraneo, ancora in ottime condizioni di navigazione grazie al proprietario e capitano Rony Heynes. Anche dopo la Seconda Guerra Mondiale, META continua a cavarsela benissimo.
1954
Nel 1957, la nave subì una trasformazione radicale presso il cantiere navale Benetti di Viareggio. L’apparato velico venne rimosso ed il vecchio motore venne sostituito da un motore diesel Ansaldo più potente. Il portello di carico venne spostato, al fine di lasciare lo spazio necessario per un secondo portello di carico nella parte anteriore. Un albero singolo, più corto, con 2 pali di caricamento venne apposto al centro della nave. Nuove sovrastrutture vennero realizzate nella sezione di poppa, mentre l’arco venne sollevato con garbo. Due paratie stagne furono montate nella stiva, mentre lo scafo rimase invariato.
1999
Dopo oltre 30 anni di lavoro per l’armatore Lentini di Pantelleria, ONICE viene venduta al Sig.Miceli, e messa fuori servizio. Alla fine di questa sua prima carriera lavorativa, la nave trasportava bombole di gas dalla Sicilia alla piccola isola di Pantelleria. Il nuovo proprietario, Totò Miceli voleva trasformare la nave in un mezzo di salvataggio, ma fortunatamente questi piani non sono mai stati messi in atto. La nave viene abbandonata in un angolo del porto di Trapani (Sicilia).
2016
Nel gennaio del 2016, ONICE cambia nuovamente proprietà. Una compagnia di navigazione di nuova costituzione diventa proprietaria dello scafo storico. Dopo essere stata disincagliata dall’ex proprietario Miceli, ONICE viene trasferita nel cantiere Da.Ro.Mar.Ci Navalferro e tirata a secco tramite la tecnica tradizionale a invasi. La nave viene quindi ripulita da tutti i detriti accumulati nel corso degli anni, e le strutture irrimediabilmente perdute ed inutilizzabili vengono rimosse e smaltite, così da rendere lo scafo agibile e pronto per il restauro.
2019
Nell´arco di due anni la nave riprende lentamente la sua forma originale. Dopo che l’intero ponte è stato rinnovato e lo scafo propriamente manutenzionato, e dopo che avrà superato le rigorose verifiche della società di classificazione RINA in atto in questo fine anno 2018, la nave vivrà il suo terzo battesimo, questa volta col suo nuovo nome: SV BRIGANTES.
IL TRASPORTO A VELA, OGGI?
La comodità del trasporto marittimo attuale comporta un costo molto gravoso: l’inquinamento ambientale su larghissima scala. I combustibili utilizzati dalle navi cargo sono difatti oli pesanti estremamente tossici, considerati a terra rifiuti pericolosi e che richiedono ovviamente uno smaltimento costoso e complicato.
- le 16 delle più grandi navi portacontainer al mondo emettono emissioni tossiche pari all’intero sistema di trasporto stradale mondiale;
- il consumo giornaliero di olio pesante da parte di una nave portacontainer di medie dimensioni a pieno carico è di 300 tonnellate;
- le emissioni annuali di CO2 dovute al trasporto marittimo tradizionale ammontano a 870 milioni di tonnellate;
- le emissioni annuali di ossidi di azoto sono di 20 milioni di tonnellate metriche;
- le emissioni annuali di ossido di zolfo sono ammontano a 15 milioni di tonnellate metriche;
- i decessi prematuri in conseguenza diretta delle emissioni marittime in Europa sono 50.000 all’anno.
Siamo convinti che la navigazione a vela sia tutt’oggi una valida alternativa economica che facilita i commerci e la movimentazione dei beni, rafforzando le comunità locali, promuovendo il benessere delle persone e garantendo, nel frattempo, alle generazioni future la possibilità di godere ed essere accolti da un ambiente naturale quanto più possibile preservato dall’impatto umano. Lavorando insieme sulla base di un’etica comune e di valori condivisi, cerchiamo di creare una cultura ecologica per il trasporto navale, muovendo merci su scala globale a vela ed assicurando che ogni fase della catena di approvvigionamento promuova la difesa dell’ambiente per le generazioni future, dal coltivatore al consumatore finale.
Domani la diretta dell’evento su questa testata e sui nostri canali Facebook:
Pagina Pantelleria Notizie: https://www.facebook.com/pantellerianotiziePaC/
Pagina Punto a Capo Online: https://www.facebook.com/puntoacapoonline/
Gruppo Pantelleria Notizie e Eventi: https://www.facebook.com/groups/pantellerianotizie/
IL SITO WEB E I CANALI SOCIAL DI BRIGANTES
FB: https://www.facebook.com/sail.powered.shipping
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/sv_brigantes/?hl=en
TWITTER: https://twitter.com/brigantesship
YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UC1jusHIKt-LDztDcJDlTltg
Segnalazione da un lettore, Roberto Salsedo:
È giusto nominare anche Giuseppe Ferreri, che ha creato questa iniziativa, speso tempo, soldi, passione e vita per trovare l’Onice, misurare le lamiere, trovare gli accordi economici col proprietario e coi cantieri, creato la raccolta fondi, speso la sua anima marinaresca per rendere possibile tutto questo.
Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
Inoltre, sono traduttrice, insegnante e Presidente della Onlus che pubblica il giornale. Faccio tante cose, probabilmente troppe, adoro scrivere, leggere e viaggiare e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, di iniziare nuove avventure e creare nuovi progetti.