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Pantelleria, D’Ancona (Forza Italia): bisogna essere tutti uniti sulla questione Doc

Fabrizio D’Ancona

Fabrizio D’Ancona

Fabrizio D’Ancona di Forza Italia Pantelleria esprime la posizione del suo partito sulla questione Doc Pantelleria e ribadisce:

“Ora bisogna essere tutti uniti, senza etichette di merito, perché l’isola è patrimonio di tutti”

di Fran­ce­sca Marrucci

Anco­ra assen­te nel dibat­ti­to iso­la­no sul disci­pli­na­re Doc, abbia­mo inter­pel­la­to For­za Ita­lia di Pan­tel­le­ria nel­la per­so­na del suo rap­pre­sen­tan­te di Cir­co­lo, Fabri­zio D’An­co­na che sul­la que­stio­ne ha idee ben chia­re: “Pan­tel­le­ria non può rinun­cia­re al brand Pan­tel­le­ria, sareb­be un sui­ci­dio.

Eppure la proposta è presentata come un’opportunità…

Ho fat­to il Vice Sin­da­co a Pan­tel­le­ria in più man­da­ti e ho sem­pre lavo­ra­to per lega­re l’im­ma­gi­ne del­l’i­so­la a que­sto brand. Rinun­cia­re a que­sto, signi­fi­ca rinun­cia­re alla nostra iden­ti­tà. È sta­to fat­to pas­sa­re un mes­sag­gio sba­glia­to, quel­lo del­l’in­cre­men­to del­le bot­ti­glie ven­du­te, la veri­tà è che si trat­ta di un dato lega­to al decre­men­to del­l’IGT. In pra­ti­ca, dal 2018 due vini, il Gril­lo ed il Nero d’A­vo­la, pos­so­no esse­re imbot­ti­glia­ti come Doc Sici­lia. Que­sto ha fat­to sì che il nume­ro del­le bot­ti­glie Doc sia pas­sa­to da 28 milio­ni ad 80 milio­ni. Ecco la vera ragio­ne di que­sti nume­ri, non uno stra­no exploit del Doc Sici­lia! Infat­ti, se poi si va a fare il con­fron­to, l’IGT è pas­sa­to da 170 a 120 milio­ni di bot­ti­glie pro­prio per via di que­sto spo­sta­men­to. E allo­ra alla fine a quan­to ammon­ta real­men­te il sal­do posi­ti­vo? Un paio di milio­ni di bot­ti­glie, cioè in sol­do­ni un mise­ro 1%. La con­ve­nien­za non è riscon­tra­bi­le nem­me­no nel­la que­stio­ne prez­zo, che è rima­sto lo stes­so al det­ta­glio, quel­lo che han­no cam­bia­to è solo l’etichetta!

Eppure, pur essendo tutti contro questa proposta, il Consorzio ha comunque ritenuto opportuno presentarla. Cosa significa, che pensa comunque di avere i numeri?

Pur­trop­po i nostri agri­col­to­ri non rie­sco­no a fare grup­po coe­so, que­sta è una sto­ria vec­chia che da sem­pre ci carat­te­riz­za e ci pena­liz­za. Biso­gne­reb­be capi­re che il grup­po costi­tui­sce una for­za, ma qui sem­bra che con­ti­nuia­mo a non capir­lo, anche in ambi­ti mol­to diver­si tra loro. Voglia­mo bene alla Sici­lia, per cari­tà, ma Pan­tel­le­ria non può esse­re assem­bla­ta in un con­te­ni­to­re enor­me e più gene­ra­li­sta che non andreb­be a valo­riz­za­re le uni­ci­tà del­l’i­so­la, ma anzi andreb­be a mor­ti­fi­ca­re i suoi prodotti.

Il Consorzio è nato per tutelare e valorizzare proprio i prodotti panteschi…

Sì, ma in que­sti anni sa quan­ti Con­sor­zi sono nati e mor­ti? Sem­pre per­ché man­ca­va coe­sio­ne inter­na e non c’e­ra la neces­sa­ria atti­vi­tà di con­trol­lo da par­te dei soci con­ta­di­ni. Poi que­sti con­sor­zi sono spes­so appiat­ti­ti poli­ti­ca­men­te e alla fine han­no affos­sa­to l’i­so­la, inve­ce di aiu­tar­la a cre­sce­re. Il risul­ta­to poi, in que­sti decen­ni, è sta­to un costan­te decre­men­to del­la pro­du­zio­ne, l’ab­ban­do­no del­le ter­re da par­te dei gio­va­ni e l’o­blio dell’isola.

Cosa bisogna fare adesso?

Ora biso­gna esse­re tut­ti uni­ti, un’i­so­la dav­ve­ro uni­ta per fare fron­te a pro­ble­ma­ti­che che se risol­te pos­so­no, insie­me ad una pie­na fun­zio­na­li­tà del Par­co, dav­ve­ro aiu­ta­re Pan­tel­le­ria. Ma lo dob­bia­mo fare tut­ti insie­me, sen­za dif­fe­ren­ze, insie­me all’Am­mi­ni­stra­zio­ne comu­na­le che sep­pur di orien­ta­men­to poli­ti­co diver­so sta affron­tan­do la que­stio­ne, con i cit­ta­di­ni, con tut­te le for­ze poli­ti­che, sen­za eti­chet­te di meri­to, per­ché ora si par­la seria­men­te di tute­la­re e pro­teg­ge­re le uni­ci­tà del­la nostra iso­la, che sono patri­mo­nio di tut­ti noi. 

 


 

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