Si è tenuto ieri sera l’incontro tra il Comitato Viddrani e Amministrazione Comunale.
In agenda una manifestazione di piazza, la raccolta firme, ma soprattutto un nuovo corso per il futuro della produzione vitivinicola isolana.
Di Francesca Marrucci
Si è tenuta ieri sera una riunione in Mediateca tra il Comitato Viddrani, l’Amministrazione Comunale, gli agricoltori e i Circoli di Pantelleria.
Lo scopo dell’incontro era decidere il da farsi dopo la decisione presa dall’Assemblea dei Soci del Consorzio Tutela di apporre la scritta ‘Sicilia’ al Doc Pantelleria, decisione avversata dalla maggior parte degli isolani, dalle forze sociali e politiche e dalla maggioranza dei viticoltori, anche se il sistema ‘a quote’ di uva prodotte pone la maggioranza numerica in condizioni di minoranza.
Presenti al tavolo, oltre alla Presidente del Comitato, Rosanna Gabriele, che ha illustrato lo scopo dell’incontro, il Sindaco Vincenzo Campo, il Vicesindaco Maurizio Caldo e l’Assessore Antonio Gutterez.
Il Sindaco ha brevemente riassunto la situazione che ha portato al voto del Consorzio, sottolineando che questa era probabilmente una decisione nell’aria da tempo che le due cantine principali, Donnafugata e Pellegrino, aspettavano di portare al voto.
Ha ribadito che l’amministrazione cercherà in ogni modo di bloccare questo provvedimento al Ministero e che sta raccogliendo la documentazione da presentare a suffragio della presa di posizione isolana quando, a fine luglio, sarà a Roma.
Chiarimenti interlocutori ci sono già stati con i sottosegretari all’agricoltura di appartenenza 5 Stelle e il Primo Cittadino ha confermato che la risposta a questo provvedimento a livello politico sarà durissima.
Il primo effetto si vedrà già con il Doc Festival di quest’anno, il cui svolgimento a questo punto è incerto, visto il ritiro del patrocinio oneroso da parte del Comune, del Parco Nazionale e di Pantelleria Island.
Inoltre, alcuni dei presenti hanno fatto presente come alcuni dei locali più importanti nel campo della ristorazione pantesca abbiano restituito le forniture delle due cantine principali del Consorzio proprio perché fortemente contrariate dalla decisione presa.
Il timore più grande e, a questo punto, non privo di fondamento, è che alla fine il brand Pantelleria venga usato da esterni solo per aumentare i propri margini di profitto senza rispetto e garanzie non solo per il prodotto passito, ma anche per quanti con fatica e sacrificio portano avanti la tradizione della viticoltura eroica.
Cosa impedirà a queste cantine, passato il clamore, di preferire le uve dell’Isola Madre, che pagano 30€ al quintale, a quelle originali e pregiate pantesche che data la durissima lavorazione, costano (seppur ancora sottopagate) 100€ al quintale?
Anche qui il timore è che l’acquisto dell’uva pantesca verrà ridotto man mano, facendo sí che il nome Pantelleria diventi solo uno specchietto per le allodole destinato al consumatore, così come già succede con il passito ormai prodotto con questo nome nei luoghi più disparati d’Italia.
La Gabriele ha sottolineato più volte che ai panteschi interessa che il prodotto sia garantito con una lavorazione e un imbottigliamento isolani che punti sulla qualità e non su una quantità infinita, che sia sinonimo di tradizione e che porti il vero nome di Pantelleria nel mondo.
Tra l’altro l’asserzione che il brand Pantelleria non tiri, più volte citata dal Consorzio nei suoi comunicati, è priva di fondamento, anche perché – si chiede il Sindaco – se così fosse, perché avrebbero tanta premura a volerlo usare?
Tutti hanno ribadito che ora sarà importante procedere uniti e farsi sentire, far sentire il dissenso degli isolani. A questo proposito il Comitato si è impegnato ad organizzare, insieme ai Circoli e alle Associazioni, una manifestazione di piazza alla quale il Comune parteciperà come parte attiva.
A latere si svolgerà a sostegno dell’iniziativa una raccolta firme nei vari circoli e tra la cittadinanza sul documento votato all’unanimità in Consiglio Comunale è appoggiato già da tutte le forze politiche.
Il Comune, da parte sua, ha rinnovato l’impegno ad appoggiare ogni iniziativa degli agricoltori volta a rilanciare il Doc Pantelleria originale, organizzando anche un’auspicabile alternativa al Consorzio attuale.
Per questo uscirà un bando per assumere una figura di esperto di marketing territoriale che, in collaborazione con agricoltori e imprenditori panteschi, elabori strategie di promozione, la cui carenza il Sindaco imputa alle scelte gestionali del Consorzio Tutela.
Il Comune sta anche lavorando a recuperare una manifestazione di promozione vinicola di più consolidata tradizione come il Passitaly che coinvolga davvero tutti i soggetti della filiera e non solo le cantine principali, diventando vetrina e volano per l’intera produzione isolana.
Ora l’appuntamento sarà quello per la manifestazione di piazza a cui saranno chiamati a partecipare tutti i panteschi. È probabile, come ha fatto notare qualcuno tra il pubblico, che gli agricoltori saranno assenti, perché in questo momento continuano a non volersi esporre, ma è importante far capire anche a loro che non sono soli in questa battaglia.
Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
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