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La statua di Padre Pio abbandonata all’incuria a Pantelleria

La piazzetta che ospita la Statua di Padre Pio a Pantelleria è in stato d’abbandono dopo la morte di Mastru Masi. Dove sono finiti i fedeli del Padre di Pietralcina? Perché nessuno si preoccupa di recuperare quest’angolo dell’isola?

 

di Ange­lo Fumuso

 

È da tem­po che non fac­cio la sca­li­na­ta, accan­to al palaz­zo del­la Doga­na, che por­ta a via Caglia­ri; la stra­da del bar di Cic­ci, per inten­der­ci. Per chi non aves­se anco­ra capi­to par­lo del­la sca­li­na­ta dove c’è la sta­tua di Padre Pio, ed ho tro­va­to la sta­tua abban­do­na­ta all’incuria più completa.
La sta­tua per vole­re popo­la­re e per devo­zio­ne è sta­ta posta lì e ogni anno è luo­go di una cele­bra­zio­ne solen­ne in ricor­do del Padre di Pietralcina.
Il defun­to Car­lo Jan­nac­co­ne si era fat­to cari­co allo­ra, di rac­co­glie­re i fon­di neces­sa­ri e di istrui­re la pra­ti­ca di affi­da­men­to di quest’angolo di Pan­tel­le­ria al San­to e dal 2000, anno in cui fu posta la sta­tua, ogni anno a fine set­tem­bre si cele­bra una mes­sa, in accor­do coi par­ro­ci del­la chie­sa madre di Pan­tel­le­ria, a suf­fra­gio del San­to di Pie­tral­ci­na. Mes­sa mol­to segui­ta dai mol­ti fede­li che il San­to ha sull’isola.
E come ho sco­per­to alcu­ni anni fa, il padre di Pie­tral­ci­na non solo cono­sce­va Pan­tel­le­ria, ma si deli­zia­va col suo Mosca­to, come pos­so­no testi­mo­nia­re alcu­ne del­le azien­de agri­co­le di Scauri.
Men­tre sali­vo la sca­li­na­ta, un fede­le si è fer­ma­to all’al­tez­za del­la sta­tua, si è fat­to il segno del­la cro­ce con devo­zio­ne e ha bacia­to la sta­tua, ma veden­do il degra­do intor­no alla sta­tua, albe­ri sec­chi e fio­ri mor­ti, mi è venu­to spon­ta­neo dire: “ma Padre Pio, for­se più che pre­ghie­re, vor­reb­be acqua per le pian­te che fan­no da orna­men­to a que­st’an­go­lo di devo­zio­ne.”
Fino a qual­che tem­po fa era vera­men­te un giar­di­no, ben cura­to e splen­di­do nei suoi vari colo­ri che ne face­va­no un luo­go di medi­ta­zio­ne. Infat­ti, non era stra­no vede­re gen­te sedu­ta sul­le pan­che a medi­ta­re e a pregare.
Con la mor­te del pove­ro Giam­mi­che­le, col tra­sfe­ri­men­to del nego­zio di pian­te Aga­dir che met­te­va sem­pre nuo­ve pian­te e con la scom­par­sa di un vec­chiet­to Mastru Masi, che abbe­ve­ra va tut­ti i gior­ni le pian­te e gli albe­ri, quest’angolo è diven­ta­to da giar­di­no a un luo­go d’incuria, degno né del San­to né dei cit­ta­di­ni di Pan­tel­le­ria, visto che è a pochi pas­si dal­la Piaz­za Comunale.
È stra­no che con tut­ta la devo­zio­ne che c’è sul­l’i­so­la per Padre Pio, que­st’an­go­lo da giar­di­no di devo­zio­ne sia diven­ta­to un luo­go abban­do­na­to e sudicio.

Fac­cio un appel­lo al Comu­ne e ai fede­li: ma dove sono fini­ti que­sti ulti­mi? Non c’è nes­su­no dispo­sto a pren­de­re il posto di colo­ro che si occu­pa­va­no di cura­re e di dare acqua alle piante?

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