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VENERDI’ VISITA LAMPO DI MUSUMECI A PANTELLERIA

Visi­ta a Pan­tel­le­ria vener­dì 19 luglio per il pre­si­den­te del­la Regio­ne Sici­lia­na Nel­lo Musu­me­ci. Il gover­na­to­re, accom­pa­gna­to dagli asses­so­ri Gae­ta­no Armao, Edy Ban­die­ra e Mim­mo Tura­no e dal diri­gen­te gene­ra­le del dipar­ti­men­to del­l’A­gri­col­tu­ra Dario Car­ta­bel­lot­ta, ha avu­to modo di testi­mo­nia­re la vici­nan­za dell’esecutivo alla comu­ni­tà isolana.
Fit­tis­si­ma l’agenda di appun­ta­men­ti di Musu­me­ci nel­la visi­ta lam­po nel­la cit­ta­di­na tra­pa­ne­se. Al suo arri­vo in aero­por­to, il gover­na­to­re è sta­to accol­to dal sin­da­co di Pan­tel­le­ria Vin­cen­zo Cam­po.
La pri­ma tap­pa è sta­ta al por­to dove è ormeg­gia­ta la nave scuo­la “Pali­nu­ro” del­la Mari­na mili­ta­re. A Musu­me­ci sono sta­ti resi gli ono­ri mili­ta­ri, da par­te degli uffi­cia­li di bor­do, che han­no poi illu­stra­to al pre­si­den­te le carat­te­ri­sti­che del pon­te di coman­do del­la sto­ri­ca imbarcazione. 
«E’ sta­ta una bel­la espe­rien­za esal­tan­te – ha det­to Musu­me­ci – fit­ta, inten­sa, fati­co­sa, ma cer­ta­men­te una gran­de sod­di­sfa­zio­ne per chi ha potu­to, come me, cono­sce­re, tra le pie­ghe del­la real­tà eco­no­mi­ca, socia­le e cul­tu­ra­le, una ter­ra straor­di­na­ria che ha tan­te poten­zia­li­tà. Che ha fat­to tan­ti pas­si avan­ti, ma può anco­ra fare tan­ta stra­da. Come gover­no regio­na­le stia­mo soste­nen­do l’isola nel con­so­li­da­men­to del­le sue infra­strut­tu­re, a comin­cia­re da quel­le por­tua­li per le qua­li abbia­mo stan­zia­to oltre due milio­ni di euro. Il con­so­li­da­men­to del por­to potrà infat­ti con­sen­ti­re nel futu­ro l’attracco anche di navi di una cer­ta staz­za. Inse­ri­re Pan­tel­le­ria nel nove­ro del­le tap­pe turi­sti­che più impor­tan­ti del Medi­ter­ra­neo è un obiet­ti­vo ambi­zio­so che voglia­mo per­se­gui­re insie­me alla comu­ni­tà locale».
Quin­di il cor­teo pre­si­den­zia­le si è spo­sta­to dinan­zi alla lapi­de che ricor­da l’eccidio di via D’Amelio, del qua­le ricor­re oggi il 27esimo anni­ver­sa­rio, per tri­bu­ta­re un omag­gio alle vit­ti­me del­la stra­ge. Suc­ces­si­va­men­te Musu­me­ci si è reca­to nel noso­co­mio dell’isola per un sopral­luo­go all’interno del­la strut­tu­ra: una occa­sio­ne per rac­co­glie­re le istan­ze del per­so­na­le medi­co e paramedico. 
«Ho anche visi­ta­to l’ospedale, alcu­ne azien­de – ha det­to – sono con­ten­to di ave­re cono­sciu­to un’isola nell’isola. Una real­tà che può esse­re indi­ca­ta come model­lo di equi­li­brio di rispet­to ambien­ta­le non sol­tan­to in Ita­lia ma anche nel resto del mondo».
Il gover­na­to­re si è quin­di reca­to al Castel­lo di Pan­tel­le­ria, dove ha visi­ta­to l’esposizione archeo­lo­gi­ca custo­di­ta al suo inter­no. Qui ha potu­to ammi­ra­re i reper­ti gre­ci e romani.
In par­ti­co­la­re il pre­si­den­te si è sof­fer­ma­to davan­ti alle tre teste mar­mo­ree risa­len­ti al I seco­lo dopo Cri­sto. La visi­ta è pro­se­gui­ta poi all’interno del­la sede del Par­co nazio­na­le dell’Isola di Pan­tel­le­ria. Qui, accom­pa­gna­to dal pre­si­den­te Sal­va­to­re Gabrie­le, ha assi­sti­to alla pro­ie­zio­ne di un video che rac­con­ta i teso­ri pae­sag­gi­sti­ci, natu­ra­li e fau­ni­sti­ci del territorio. 
«Ser­vo­no inter­ven­ti sul­la via­bi­li­tà e sugli spa­zi cul­tu­ra­li – sot­to­li­nea Musu­me­ci – sia­mo accan­to alla popo­la­zio­ne pan­te­sca, sia­mo aper­ti al dia­lo­go con l’amministrazione comu­na­le e tut­ti gli ope­ra­to­ri eco­no­mi­ci e cul­tu­ra­li che lavo­ra­no sull’isola. Sia­mo con­vin­ti che il turi­smo di qua­li­tà, che guar­da con par­ti­co­la­re atten­zio­ne al pae­sag­gio e ai beni cul­tu­ra­li, pos­sa e deb­ba anco­ra cre­sce­re. E poi c’è l’agricoltura, una tra­di­zio­ne che va con­ser­va­ta nel­la pro­pria iden­ti­tà tra­smes­sa da padre in figlio nei secoli».
Pri­ma di ritor­na­re in aero­por­to, il gover­na­to­re si è sof­fer­ma­to alcu­ni minu­ti ad ammi­ra­re lo spet­ta­co­lo del lago di Vene­re, nell’entroterra del­la pic­co­la isola. 
«Sono con­ten­to di tor­na­re a Paler­mo con la con­sa­pe­vo­lez­za di ave­re cono­sciu­to la più gran­de tra le iso­le mino­ri sici­lia­ne che ha dimo­stra­to per­se­ve­ran­za, tena­cia, e noi voglia­mo accom­pa­gnar­la in que­sto pro­ces­so di crescita».
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