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Premiati i vini di Pantelleria ad Aosta, protagonista la Sicilia

Al concorso internazionale della viticoltura eroica di Aosta, Pantelleria porta a casa tre medaglie. Premiate la Cantina Basile e Donnafugata

di Fran­ce­sca Marrucci

Trion­fo dei vini di Pan­tel­le­ria al Mon­dial des Vins Extrê­mes di Aosta, tenu­to­si dall’11 al 13 luglio scor­so. Ben tre le meda­glie aggiu­di­ca­te­si dal­l’A­zien­da Agri­co­la Basi­le e da Don­na­fu­ga­ta per quel­lo che è il Con­cor­so d’ec­cel­len­za inter­na­zio­na­le del­la viti­col­tu­ra eroica.

Pan­tel­le­ria , così come più in gene­ra­le la Sici­lia, ha fat­to il pie­no di premi.

Meda­glia d’ar­gen­to al DOP Bian­co SORA LUNA del 2018 del­l’A­zien­da Agri­co­la Basi­le nel­la Cate­go­ria 1 ‘Vini bian­chi tran­quil­li del 2018 (con resi­duo zuc­che­ri­no fino a 6 g/l).

Gran Meda­glia d’o­ro nel­la Cate­go­ria 8 Vini Dol­ci (con resi­duo zuc­che­ri­no supe­rio­re a 45,1 g/l) al Pas­si­to di Pan­tel­le­ria Doc Sha­mi­ra del 2014 sem­pre del­l’A­zien­da Agri­co­la Basi­le. Nel­la stes­sa cate­go­ria, Meda­glia d’o­ro al Mosca­to di Pan­tel­le­ria Doc Kha­bir del 2018 del­l’A­zien­da Agri­co­la Donnafugata.

Il Mon­dial des Vins Extrê­mes, orga­niz­za­to dal Cer­vim, con il patro­ci­nio dell’OIV (Orga­ni­sa­tion Inter­na­tio­na­le de la Vigne et du Vin) e la rela­ti­va auto­riz­za­zio­ne del Mini­ste­ro alle Poli­ti­che Agri­co­le Ali­men­ta­ri e Fore­sta­li, è l’unica mani­fe­sta­zio­ne eno­lo­gi­ca mon­dia­le spe­ci­fi­ca­men­te dedi­ca­ta ai vini pro­dot­ti in zone carat­te­riz­za­te da viti­col­tu­re eroiche. 

Il con­cor­so sele­zio­na i miglio­ri vini frut­to del­la viti­col­tu­ra estre­ma con la fina­li­tà di pro­muo­ve­re e sal­va­guar­da­re le pro­du­zio­ni di pic­co­le aree viti­vi­ni­co­le che si carat­te­riz­za­no per sto­ria, tra­di­zio­ne e uni­ci­tà, di gran­de valo­re ambien­ta­le e pae­sag­gi­sti­co dove si col­ti­va­no soprat­tut­to viti­gni autoc­to­ni. Si trat­ta di auten­ti­che “iso­le del­la bio­di­ver­si­tà viti­co­la“ che, però, cor­ro­no il rischio di scom­pa­ri­re a cau­sa degli alti costi di pro­du­zio­ne e rea­liz­za­zio­ne dei vigne­ti (la col­ti­va­zio­ne e la rea­liz­za­zio­ne di un vigne­to in que­ste zone costa die­ci vol­te di più di un vigne­to in pianura).

L’e­di­zio­ne 2019 del Mon­dial des Vins Extrê­mes ha bat­tu­to tut­ti i record sia per nume­ro di vini che per azien­de e Pae­si par­te­ci­pan­ti. Sono sta­ti 922 i vini iscrit­ti da 340 azien­de pro­ve­nien­ti da 25 Pae­si. Fra le pri­me vol­te asso­lu­te la par­te­ci­pa­zio­ne di eti­chet­te pro­ve­nien­ti da Cipro e Mal­ta dal­la Boli­via e dal Perù; e poi i ritor­ni di Croa­zia, Andor­ra e Lus­sem­bur­go, ma anche Pale­sti­na e Capo Ver­de e dopo mol­ti anni, vini dall’Ungheria. Sono sta­te 18 inve­ce le regio­ni ita­lia­ne par­te­ci­pan­ti ed anche in que­sto caso con le novi­tà del­la Basi­li­ca­ta e del Molise. 

Ammes­si al con­cor­so i vini a deno­mi­na­zio­ne di ori­gi­ne (per i Pae­si dell’Unione Euro­pea v.q.p.r.d.) e i vini desi­gna­ti con indi­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca (secon­do le nor­me inter­na­zio­na­li per l’etichettatura dei vini adot­ta­te dall’Organisation Inter­na­zio­na­le de la Vigne et du Vin nell’Assemblea del set­tem­bre 1988) pro­dot­ti da uve di vigne­ti che pre­sen­ti­no alme­no una del­le seguen­ti dif­fi­col­tà strut­tu­ra­li per­ma­nen­ti qua­li: l’al­ti­tu­di­ne supe­rio­re a 500 m.lm, le pen­den­ze del ter­re­no mag­gio­ri del 30%\, i siste­mi viti­co­li su ter­raz­ze o gra­do­ni e le viti­col­tu­re del­le pic­co­le isole.

Tut­ti i vini pre­mia­ti potran­no esse­re degu­sta­ti duran­te l’evento aper­to al pub­bli­co Vins Extrê­mes, alla sua ter­za edi­zio­ne al For­te di Bard (AO) dal 30 novem­bre al 1 dicem­bre. Dome­ni­ca 1 dicem­bre si ter­rà la pre­mia­zio­ne di tut­ti i vini pre­mia­ti alla 27esima edi­zio­ne del Mondial.

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