Bruciata viva, mentre era legata sul letto. Aveva 20 anni la ragazza con disturbi psichiatrici ricoverata all’ospedale di Bergamo. Nessuno l’ha salvata ieri mattina e lei non poteva muoversi perchè sottoposta alla contenzione. Ora c’è un’inchiesta e l’autorità del garante nazionale delle persone private della libertà si è costituita parte offesa.
Siamo nel 2019, eppure questa storia evoca quella di Antonia Bernardini. Parliamo del 1974 quando è morta dopo quattro giorni di agonia a causa alle ustioni riportate su tutto il corpo, dopo che con un fiammifero ha incendiato il materasso del letto del manicomio giudiziario femminile di Pozzuoli. Anche lei era legata.
Stiamo ritornando indietro nel tempo, azzerando tutte le conquiste fatte, e non ce ne rendiamo conto. Anche questo è l’ennesimo segnale del declino. Stiamo a pensare ai numeri, ciniche alleanze, ci abbassiamo di qualità pur di scongiurare chissà che cosa. Mentre in realtà ci vorrebbe più coraggio, cercando di innalzare la società. Non sprofondandosi con essa, pur di inseguire i sondaggi e gli umori.
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