Lavori pubblici e decoro urbano a Pantelleria: intervista a Parisi

Lavori pubblici e decoro urbano a Pantelleria: intervista a Parisi

16/08/2019 0 Di Angelo Fumuso

Abbiamo incontrato l’Assessore ai Lavori Pubblici di Pantelleria, Angelo Parisi, per chiedere conto di situazioni più volte segnalateci dai nostri lettori.

Dallo stato di avanzamento dei lavori delle scuole all’arredo urbano, dal problema dei parcheggi fino alla riqualificazione del centro storico, passando per Waterfront e rimozione delle sterpaglie, un lungo excursus in cui l’Assessore nominato da pochi mesi risponde punto per punto.

di Ange­lo Fumuso

Abbia­mo incon­tra­to l’ul­ti­mo Asses­so­re nomi­na­to al Comu­ne di Pan­tel­le­ria, Ange­lo Pari­si, che ha del­le dele­ghe tra le più impor­tan­ti e ogget­to di discus­sio­ne sui social in que­sti gior­ni: Lavo­ri Pub­bli­ci e Deco­ro Urbano.

L’As­ses­so­re ha rispo­sto a tut­te le nostre doman­de, mol­te del­le qua­li sug­ge­ri­te­ci dagli stes­si let­to­ri e in una lun­ga inter­vi­sta par­la di pro­get­ti e pro­spet­ti­ve per Pantelleria.

Ormai sono quasi 4 mesi che si è insediato, si è fatta un’idea della situazione dal punto di vista delle cose da fare?

Ho diver­se dele­ghe e quin­di non è faci­le fare un rie­pi­lo­go, ma pro­via­mo­ci. Par­tia­mo dai lavo­ri pub­bli­ci. Pro­ve­nen­do da una real­tà diver­sa, ini­zio facen­do un plau­so ai dipen­den­ti e fun­zio­na­ri del Comu­ne di Pan­tel­le­ria; ho tro­va­to degli uffi­ci che, con tut­te le mil­le com­pli­ca­zio­ni e col fat­to di esse­re sot­to orga­ni­co, rie­sco­no a lavo­ra­re bene. Nel­le real­tà che cono­sco, è dif­fi­ci­le tro­va­re fun­zio­na­ri che redi­go­no pro­get­ti e cer­ca­no finan­zia­men­ti pub­bli­ci per la loro rea­liz­za­zio­ne. In mol­ti casi si sce­glie di affi­da­re tali ser­vi­zi a tec­ni­ci ester­ni, anche per pro­get­ti rela­ti­va­men­te sem­pli­ci, con dispen­dio di tem­po e di risorse.

Quali sono i progetti su cui puntate?

Ci sono diver­si pro­get­ti già finan­zia­ti che devo­no esse­re rea­liz­za­ti. Ad esem­pio ci sono i 20 edi­fi­ci pub­bli­ci popo­la­ri da ristrut­tu­ra­re. Si trat­ta di appar­ta­men­ti siti nel­le palaz­zi­ne di Via Vene­zia, Via San Gia­co­mo e nel­la zona di San Leo­nar­do. I lavo­ri per alcu­ni di essi dovran­no ini­zia­re a bre­ve, per altri nel pros­si­mo anno. Sarà un gros­so sfor­zo da par­te del­l’am­mi­ni­stra­zio­ne per­ché essen­do abi­ta­ti, biso­gne­rà tro­va­re degli allog­gi dove tra­sfe­ri­re tem­po­ra­nea­men­te le fami­glie duran­te i lavo­ri di ristrutturazione.

Altri progetti in corso?

L’in­ter­ven­to del Lago. Ma que­sto inter­ven­to qua­si sicu­ra­men­te ini­zie­rà dopo il mese di ago­sto. La pro­ce­du­ra di gara e la veri­fi­ca del­le offer­te ano­ma­le si sono con­clu­se, quin­di ades­so si è in atte­sa dell’aggiudicazione da par­te del­l’uf­fi­cio del com­mis­sa­rio. Trat­tan­do­si di un lavo­ro non sem­pli­ce, i tem­pi di rea­liz­za­zio­ne non saran­no bre­vi. Pen­si che il cro­no­pro­gram­ma di pro­get­to pre­ve­de oltre 300 gior­ni lavorativi.

Quindi un altro anno…

For­se anche più, per­ché tre­cen­to gior­ni lavo­ra­ti­vi sono più di un anno. Da quel che mi è sta­to det­to, tra le pro­po­ste pre­sen­ta­te dai vari ope­ra­to­ri eco­no­mi­ci, ce ne sono alcu­ne che pro­pon­go­no del­le miglio­rie tec­ni­che che ridu­co­no i tem­pi. Auspi­co quin­di che i tem­pi saran­no infe­rio­ri a quel­li pre­vi­sti in progetto.

E per quanto riguarda le scuole? Ci sono i lavori alla Scuola Media ancora in corso, il progetto delle superiori finanziato dal Libero Consorzio che ancora stenta a decollare. Qual è la situazione?

Per la Scuo­la Media Supe­rio­re i lavo­ri sono sta­ti aggiu­di­ca­ti dal Libe­ro Con­sor­zio e quin­di spe­ro che dopo que­st’e­sta­te pos­sa­no cominciare.

Per quan­to riguar­da la Scuo­la Media, ci ritro­via­mo in ritar­do rispet­to ai tem­pi dichia­ra­ti a cau­sa di un pro­ble­ma che è sta­to riscon­tra­to duran­te i lavo­ri e che non era pre­ve­di­bi­le. Quan­do la dit­ta che sta ese­guen­do i lavo­ri è inter­ve­nu­ta sul sola­io di coper­tu­ra ha riscon­tra­to la man­can­za di arma­tu­ra di ripartizione.

Quindi si deve buttare giù e rifarlo?

Biso­gna rifa­re la solet­ta inse­ren­do l’armatura di ripar­ti­zio­ne. Nel bilan­cio di pre­vi­sio­ne abbia­mo pre­vi­sto le som­me neces­sa­rie per que­sto lavo­ro, per ripren­de­re i lavo­ri biso­gna inte­gra­re il con­trat­to di appalto.

Il ritardo nei lavori è dovuto a questa problematica non prevista?

Anche. In pas­sa­to si era­no riscon­tra­te altre pro­ble­ma­ti­che che han­no richie­sto lavo­ri aggiun­ti­vi, allun­gan­do i tem­pi di realizzazione.

Ma veniamo alla problematica del Decoro Urbano che è al centro della discussione politica ora e lo era durante la campagna elettorale comunale. L’amministrazione passata ha ammesso che ha avuto delle carenze sulla gestioni dei problemi interni dell’isola, ma anche quest’amministrazione ha avuto critiche per lo stesso motivo in questo primo anno. Allora, a prescindere dalle polemiche con il Pd, qual è la ricetta di questa amministrazione?

Tra­la­scio le pole­mi­che. A mio avvi­so biso­gna met­te­re in atto un model­lo diver­so da quel­lo che abbia­mo tro­va­to. Par­tia­mo dal diser­bo del­le stra­de. Come ricor­da­to più vol­te dal mio col­le­ga Gut­te­rez, per diser­ba­re tut­te le stra­de comu­na­li ser­vi­reb­be­ro non meno di 450 mila euro. Ha ragio­ne! A Pan­tel­le­ria ci sono più di 600 chi­lo­me­tri di stra­de comu­na­li e in un ter­ri­to­rio “sel­vag­gio” dove il ven­to con­tri­bui­sce a tra­spor­ta­re la ter­ra e l’er­ba attec­chi­sce velo­ce­men­te, biso­gne­reb­be inter­ve­ni­re con­ti­nua­men­te, anche più vol­te l’anno. Soprat­tut­to dopo inver­ni ecce­zio­na­li come quel­lo tra­scor­so in cui le abbon­dan­ti piog­ge han­no con­tri­bui­to a fare esplo­de­re la problematica.

Allora la soluzione qual è?

Secon­do me una pos­si­bi­le solu­zio­ne non può pre­scin­de­re dal­la col­la­bo­ra­zio­ne dei cit­ta­di­ni! L’in­ten­zio­ne dell’amministrazione è quel­la di arri­va­re a bre­ve all’ap­pro­va­zio­ne del rego­la­men­to sui pat­ti di col­la­bo­ra­zio­ne, in modo che ai cit­ta­di­ni volen­te­ro­si che si met­to­no a dispo­si­zio­ne, ven­ga rico­no­sciu­to un bene­fi­cio, maga­ri sot­to­for­ma di scon­to del­le tas­se e tarif­fe comu­na­li. I pat­ti di col­la­bo­ra­zio­ne, natu­ral­men­te, non riguar­de­ran­no solo il diser­bo, ci si può occu­pa­re, ad esem­pio, di puli­zia del­le stra­de, siste­ma­zio­ne di muret­ti, cura del­le aiuo­le. Ovvia­men­te, que­sta è una par­te del­la solu­zio­ne! In gene­re negli altri Comu­ni, il deco­ro urba­no vie­ne cura­to dagli ope­rai comu­na­li oppu­re dai frui­to­ri di misu­re qua­li i can­tie­ri di ser­vi­zio, una misu­ra che non esi­ste a Pan­tel­le­ria. Per cui da noi biso­gne­rà incre­men­ta­re il nume­ro di ope­rai comu­na­li, visto che anche su que­sto fron­te si riscon­tra una caren­za di personale.

Come contate di ovviare a questa carenza dati i vincoli del Patto di Stabilità?

L’intenzione dell’amministrazione è quel­la di pro­ce­de­re con l’assunzione nel bre­ve perio­do di alcu­ni ope­rai, anche in sosti­tu­zio­ne del­le uni­tà che pros­si­ma­men­te andran­no in pen­sio­ne. Di que­ste, alme­no una uni­tà dovrà esse­re esper­ta in giar­di­nag­gio e una in pos­ses­so del paten­ti­no per la pala mec­ca­ni­ca che andrà a som­mar­si all’operaio già in ser­vi­zio, così con due uni­tà in ser­vi­zio si potrà inter­ve­ni­re con­tem­po­ra­nea­men­te in due zone diverse.

Su Facebook vengono spesso pubblicate da forze politiche e cittadini foto in cui si evidenziano panchine rotte, muri screpolati, oltre ad atti vandalici in giro per il Borgo. Vista la sua delega al decoro urbano, cosa conta di fare?

Gli atti van­da­li­ci mi dan­no fasti­dio in quan­to oltre a dan­neg­gia­re il patri­mo­nio pub­bli­co, tra­smet­to­no un’idea sba­glia­ta di una comu­ni­tà. Infat­ti, basta una peco­ra nera a met­te­re in ombra il com­por­ta­men­to vir­tuo­so dei qua­si 8.000 abi­tan­ti di Pan­tel­le­ria. Si trat­ta ovvia­men­te di qual­che inci­vi­le che non ha cura del luo­go in cui vive.

Per affron­ta­re que­sto pro­ble­ma non basta solo un inter­ven­to di tipo repres­si­vo, ad esem­pio con l’installazione di tele­ca­me­re per indi­vi­dua­re e san­zio­na­re i respon­sa­bi­li di tali atti, ma con­tem­po­ra­nea­men­te è neces­sa­rio edu­ca­re le nuo­ve generazioni.

Parliamo di una problematica che proprio in questi giorni è esplosa: la mancanza di parcheggi. Anche qualche manifestazione ha accentuato la problematica, togliendo aree di parcheggio.

Visto che ci sono tante aree con terreni incolti nel centro dell’area urbana di Pantelleria che i proprietari non curano e che pesano sul Comune per la pulizia, la discerbazione, ecc. non si potrebbero utilizzare per posteggio? Si risolverebbe parte del decoro urbano e la mancanza di posteggi.

Il Comune potrebbe proporre ai proprietari di farsi esso carico di pulizia e disinfestazione in cambio dell’utilizzo dell’area come parcheggio pubblico. Quindi aree custodite, protette e pulite a vantaggio della collettività urbana.  Sta studiando qualcosa questa amministrazione in questo senso?

Non è sem­pli­ce inter­ve­ni­re sul­le pro­prie­tà pri­va­te. Biso­gna tro­va­re lo stru­men­to lega­le che con­sen­ta di fare ciò. Oltre­tut­to, da quel che ho appre­so, mol­te di que­ste aree han­no diver­si pro­prie­ta­ri alcu­ni dei qua­li si sono tra­sfe­ri­ti fuo­ri dal­l’i­so­la. Pri­ma di tut­to per ogni area si deve risa­li­re agli attua­li pro­prie­ta­ri, con­tat­tar­li e tro­va­re un accor­do con tut­ti. Ne basta uno solo con­tra­rio a que­sta solu­zio­ne, per ren­der­la inefficace.

Ed usare l’esproprio? Questa problematica con i piani particolareggiati è stata evidenziata ed era stata risolta. Si cercavano i proprietari o magari l’ultimo dei proprietari conosciuti e si dava loro un periodo di tempo, allo scadere del quale decideva la maggioranza, non tutti i proprietari. 

Anche in que­sto caso il pro­ble­ma con­si­ste nell’andare ad indi­vi­dua­re tut­ti i pro­prie­ta­ri a cui noti­fi­ca­re l’intenzione di espro­pria­re l’immobile per pub­bli­ca uti­li­tà. Sia per il fat­to che alcu­ni in que­sti anni si sono tra­sfe­ri­ti, sia per­ché mi aspet­to che alcu­ne suc­ces­sio­ni non sia­no sta­te regi­stra­te al Cata­sto com­pli­can­do l’individuazione di tut­ti gli attua­li pro­prie­ta­ri. In quest’ultimo caso sareb­be neces­sa­rio fare del­le ricer­che pres­so gli uffi­ci dei regi­stri immo­bi­lia­ri, oltre che nei Comu­ni di resi­den­za, per cer­ca­re di risa­li­re a tut­ti gli ere­di. Come vede non è semplice.

Ma il Comune di queste aree incolte, sporche e con problemi igienici sanitari deve tener conto…

Sono d’ac­cor­do! Biso­gna tro­va­re una solu­zio­ne giu­ri­di­ca al pro­ble­ma. Per esem­pio, esi­ste l’istituto dell’usucapione per cui se un pro­prie­ta­rio ha abban­do­na­to la sua pro­prie­tà la per­de in favo­re di chi se n’è cura­to pos­se­den­do­la negli anni.

Stiamo parlando di proprietà rese inagibili dalla guerra, quindi parliamo del 1943: quasi 80 anni fa!

Ne sono con­sa­pe­vo­le. Esi­ste­reb­be anche un altro stru­men­to che con­sen­ti­reb­be al pos­ses­so­re di un immo­bi­le di ven­der­lo ad un sog­get­to ter­zo. Ma è uno stru­men­to che in pas­sa­to è sta­to uti­liz­za­to anche a spro­po­si­to, per cui non è sem­pli­ce tro­va­re un nota­io dispo­sto a redi­ge­re un atto del gene­re. Oltre­tut­to c’è il rischio che il pro­prie­ta­rio impu­gni l’atto riot­te­nen­do la pro­prie­tà dell’immobile.

Avete intenzione di seguire questa strada?

Abbia­mo inten­zio­ne di tro­va­re una solu­zio­ne, per­ché il cen­tro sto­ri­co deve esse­re riva­lu­ta­to e risa­na­to! Non dimen­ti­chia­mo che i cen­tri sto­ri­ci sono la memo­ria sto­ri­ca di un luogo.

Allora bisogna mettere mano ai piani particolareggiati?

Si farà con la revi­sio­ne del Pia­no Rego­la­to­re Gene­ra­le che stia­mo avviando.

Parliamo allora del Water Front. Cosa avete deciso in proposito? Lo volete modificare o no?

Il Water Front cam­bie­reb­be total­men­te l’im­pat­to del cen­tro di Pan­tel­le­ria. Da par­te dell’amministrazione c’è l’intenzione di por­tar­lo avan­ti, tro­van­do i finan­zia­men­ti, e di rea­liz­zar­lo. Un pri­mo pas­so con­si­ste nel­la veri­fi­ca del pro­get­to per la qua­le ser­vi­va­no 70.000 euro. Ma for­tu­na­ta­men­te, nel­lo “Sbloc­ca can­tie­ri” è sta­ta innal­za­ta la soglia per la veri­fi­ca dei pro­get­ti da par­te del­le sta­zio­ni appal­tan­ti nel caso in cui dispon­ga­no di un siste­ma di con­trol­lo di qua­li­tà. Tale veri­fi­ca, quin­di, potrà esse­re effet­tua­ta dall’ufficio tec­ni­co comunale.

Infine, un’altra questione sollevata molto spesso in queste settimane: sono state pulite zone di Pantelleria dalle erbacce, ma poi i cumuli di terra e sterpaglie sono stati lasciati sul posto. Non è un bello spettacolo per panteschi e turisti. Perché non si sono portate altrove e raccolte?

Gli inter­ven­ti di diser­bo straor­di­na­ri che sono sta­ti effet­tua­ti negli ulti­mi mesi, han­no pre­vi­sto non solo il taglio dell’erba, ma anche la rimo­zio­ne del­la ter­ra in modo da impe­dir­ne la ricre­sci­ta. Que­sta ter­ra è sta­ta tem­po­ra­nea­men­te stoc­ca­ta in que­ste zone e ver­rà uti­liz­za­ta per la siste­ma­zio­ne del­le buche che si crea­no nei sen­tie­ri a cau­sa del­la pioggia.

Essendo lei l’ultimo arrivato in questa giunta è anche il meno noto tra gli Assessori, ma dopo questi primi mesi ha cominciato a conoscere l’isola ed i panteschi. Qual è la cosa che si sente di dire loro?

Dico sem­pli­ce­men­te: ricor­da­te­vi che vive­te in un’isola bel­lis­si­ma che tut­to il mon­do vi invi­dia. Abbia­te­ne cura!