Finalmente il casolare dove fu trovato morto Peppino Impastato sarà bene pubblico.
La soddisfazione di Giuseppe La Francesca (Pd Pantelleria) che a febbraio aveva segnalato la vicenda a Musumeci
Una bella notizia arriva dal Governo della Regione Siciliana: l’edificio in cui fu assassinato e poi ritrovato il corpo di Peppino Impastato nelle campagne di Cinisi finalmente diventerà un bene pubblico.
La Giunta Regionale siciliana ha completato l’iter burocratico per procedere all’esproprio del casolare e del terreno circostante, il tutto già dichiarato di interesse culturale con decreto di vincolo nove anni fa.
Abbiamo seguito questa vicenda proprio nel febbraio scorso, quando Giuseppe La Francesca, portavoce del Pd di Pantelleria, aveva scritto a Musumeci per segnalare la situazione. Oggi, è lo stesso La Francesca ad esprimere soddisfazione per l’impegno assunto dalla Regione Sicilia.
“Lo scorso 3 febbraio – dichiara Giuseppe La Francesca (Pd Pantelleria) – preoccupato dalle notizie che giungevano da più parti sulle precarie condizioni di manutenzione dell’immobile, avevo inviato una nota al Sindaco di Cinisi, richiedendo i necessari interventi conservativi del casolare dove, il 9 maggio 1978, fu assassinato per mano della mafia Peppino Impastato.
Un luogo questo che per tanti siciliani riveste un alto valore simbolico di lotta alla mafia, che non va assolutamente dimenticato e abbandonato. Ecco perché auspico che l’intera area possa essere riqualificata al più presto e resa definitivamente fruibile per tutti coloro che intendono ricordare un giovane che spese la propria vita fra l’impegno politico e la lotta alla mafia, divenendo esempio di coraggio e onestà.”
L’Approfondimento: La Biografia di Peppino Impastato: chi era?
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