Il pantesco Marco Cirinesi ha scritto una recensione del concerto di Irene Grandi al Passitaly Sound Festival di Pantelleria il 26 settembre.
La recensione è così piaciuta alla cantautrice toscana e alla sua band che gli ha risposto personalmente.
di Benedetta Errera
Ad aprire i tre concerti previsti dal “Passitaly Sound Festival” è stata la cantante Irene Grandi.
Tantissima gente ad ascoltarla: turisti, panteschi, bambini e adulti, tra questi il giovane pantesco Marco Cirinesi.
Quest’ultimo affascinato dalla potenza della magnifica “Irene Rock” ha scritto una recensione, su Instagram, ad un post della cantante.
Il giovane pantesco parla di un’ esplosione di musica, amore, bellezza e simpatia a Pantelleria, tutto merito dei musicisti e di Irene Grandi grazie alla sua voce poliedrica, le facce buffe, le movenze in bilico tra Janis Joplin e Iggy Pop. Musicisti posizionati in una disposizione diversa dai soliti concerti live, ma con una carica incredibile che travolgeva.
Un ringraziamento anche ai fonici che hanno reso il suono “roccioso” proprio come la natura dell’isola vuole.
Una recensione piaciuta tanto alla cantante, la quale risponde ringraziando da parte di tutti e invitandolo a tornare a trovarli per un saluto.
Ecco il messaggio segnalatoci dallo stesso Marco non senza orgoglio.
È esplosa una bomba di musica, amore, bellezza e simpatia a Pantelleria. Il porto di Scauri era un’astronave di suoni e colori capitanata da una bravissima e (per me) inaspettata Irene Rock!
Mai avrei pensato di poter assistere ad un concerto di musica italiana così potente in una cornice del genere. Merito di Irene che fa del suo “strumento” (la voce) un boomerang dal quale difficilmente ti puoi staccare stando sotto il palco.
Merito dei musicisti, in assetto completamente diverso dal solito immaginario live al quale siamo abituati. Il bassista al centro dal tocco e movenze energetiche a contrasto con l’aspetto da alieno dottor who. Un Novoselic italiano. Batteria entrata direttamente nel cuore, tanta la potenza e pulizia del suono. Chitarra emozionante e rocciosa senza fronzoli né virtuosismi a ricordare, per certi fraseggi ed effetti il buon The Edge.
E poi lei, Irene, con voce poliedrica, le facce buffe, le movenze in bilico tra Janis Joplin e Iggy Pop.
Un concerto indimenticabile.
Una serata di quelle che ci volevano davvero a Pantelleria, per scuotere gli animi del pubblico pantesco, notoriamente timido e passivo.
Plauso finale ai fonici che hanno reso il suono molto “roccioso”, proprio come la natura della nostra isola vuole.
Boom boom! Davvero!
Sono una giovane leva, una ragazza amante del suo territorio.
Amo la musica e amo suonare, proprio per questo quando mi cimento nello studio della musica classica, mi sento libera.
Scrivere mi rilassa, anche se non è il mio punto forte, ma ho accettato di intraprendere questa esperienza per mettermi in gioco, per crescere, per superare quelle barriere che mi trovo davanti.
Comincio questa nuova esperienza in un giornale sperando di appassionare i lettori.