A seguito della lettera della signora Silvia Němečková che sollevava il problema della chiusura della strada del lago di Venere, domandandosi se i fenicotteri salvati fossero più importanti delle persone che intorno al Lago vivono, Anselmo Consolo che vive anch’egli al Lago e ha salvato gli animali, risponde con un messaggio di pace
Salve cara signora Silvia!
Le scrivo per esprimere la mia più sincera solidarietà per ogni disagio che le sue parole hanno ben descritto, consapevole che come Lei, sicuramente tanti panteschi e amanti di questa meravigliosa isola stanno egualmente subendo.
Come le sue denunce fanno notare nella sua lettera, la persistente indolenza nell’animo umano che tutto sporca, inquina e infine distrugge, sembra che regni sovrana, ci sono tante umane contraddizioni, che incombono e gravano su ognuno di noi, tante, troppe cose da sistemare e fare meglio ed altrettante invece che non andrebbero fatte affatto.
Comprendo anche il suo sfogo, dovuto alla frustrazione imposta dalle circostanze, ma devo rispondere alla sua domanda: “Allora, i fenicotteri del lago sono più importanti di noi cittadini con ufficiale residenza al lago?”
Dico devo, perché se c’è un responsabile del recupero e salvataggio dei fenicotteri che si trovano in difficoltà qui a Pantelleria, quello è il sottoscritto, che opera come volontario esperto nell’approccio con la fauna selvatica ed ha esplicito mandato della L.I.P.U. per venire in aiuto e soccorso di ogni creatura selvatica in pericolo di vita.
Quindi è chiaro che a me dei fenicotteri, così come di ogni creatura selvatica invece mi frega e mi interessa davvero parecchio, ma non per questo sminuisco i diritti degli esseri umani. L’amore per gli animali e per la natura, anzi, negli anni, mi ha portato ad approfondire la questione dei diritti, sia che riguardino gli esseri umani, sia che riguardino i diritti di Madre Terra e le sue creature e a vedere che gli uni siano parte intrinseca e imprescindibile dalle altre.
Tra le tante scoperte fatte, studiando la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Dichiarazione dei Diritti di Madre Terra, mi è risultato subito chiaro, che sulla faccenda dei diritti, non si può procedere per esclusione. Quando si difendono i diritti, specialmente il diritto alla vita e all’esistenza, bisogna farlo con tutta la forza e decisione di spirito che si ha dentro.
Tutti i diritti che spettano per legge karmica alle singole creature, cosi come all’essere umano sono di importanza vitale per ognuno, e ciò può essere chiaro solo se si comprende che fare parte di questo mondo, significa fare parte anche di un unica più grande famiglia, dove imparare ad accettare e valorizzare le singole differenze come unicità preziose da proteggere e custodire, servirà a sentirci tutti più uniti e parte integrante dell’opera immensa del creato.
Posso comprendere anche, che sia il sottoscritto che il citato Stefano Scaltriti, possano sembrare proprio dei ragazzacci sporchi, brutti e cattivi, ma assicuro che codesti ragazzacci non c’entrano nulla con il problema della strada chiusa e devo dire che in questo caso neanche l’amministrazione di Pantelleria che evidentemente è parte lesa in questa storia di ordinaria ingiustizia, ve lo dice uno che la rivoluzione gli scorre perennemente nel sangue e mangia pane e ribellione a colazione.
È un problema di giustizia civile, tra due imprese private, che lottano per un appalto pubblico da accaparrarsi, appellandosi a un giudice che sembra più confuso che persuaso e che non si sa bene cosa aspetti, per aggiudicare il bando e rilasciare il bene stare della messa in sicurezza, di questa benedetta strada!
Mi auguro che questo messaggio possa servire a far riflettere e meditare tutti, e se proprio si deve, a cercare di far correggere e puntare bene il mirino prima di “sparare all’impazzata” su innocenti fenicotteri, brutti ragazzacci e cattive amministrazioni ed altrettanto Le auguro oltre che ogni bene, che il suo disagio finisca davvero presto e che possiate gioire di ogni bellezza di questo angolo di paradiso, senza impedimento alcuno!
Anselmo Consolo
Foto di Tommaso Brignone
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