Il M5S di Pantelleria risponde al Pd: basta con le strumentalizzazioni politiche, con la vita umana non si scherza!
È ora di finirla con le strumentalizzazioni politiche messe in atto in questi giorni da alcuni partiti che stanno cavalcando, infangando la sua scelta coraggiosa e civile, la protesta messa in atto da Battista Belvisi che, come scritto da lui stesso in un cartello che nessuno di questi signori sembra aver compreso, vuole opporsi ad un sistema che sembra privilegiare gli interessi delle imprese piuttosto che quello dei cittadini.
Ricordiamo a questi signori, che tutto ad un tratto si sono svegliati per chiedere non si capisce bene cosa, che la strada del lago non è stata chiusa per un vezzo dell’amministrazione, ma perché dal costone sono caduti dei grossi blocchi che solo per fortuna non hanno colpito uno scuolabus pieno di bambini.
Subito dopo il crollo, l’amministrazione si è subito attivata per verificare lo stato del costone roccioso e solo dopo aver ricevuto esiti negativi riguardo lo stato di sicurezza (sopralluoghi tecnici e del gruppo SAF, perizie tecniche ecc.), ha continuato, ancora con più convinzione, a spingere sull’iter progettuale (progetto del 2016 non seguito, fino al 2018, dalla giusta attenzione), chiedendo incessantemente all’Ufficio del Commissario per la mitigazione del rischio idrogeologico che lo finanziasse con i fondi del patto per il Sud. Finanziamento che è stato concesso con il Decreto n. 1317 del 14/12/2018.
Grazie a quel finanziamento è stato possibile indire la gara e arrivare, in tempi rapidi per il “sistema Italia”, all’aggiudicazione provvisoria dei lavori. A quel punto una delle ditte presenta un ricorso al TAR chiedendo la sospensione degli atti in attesa del giudizio nel merito e lo scorso 23 settembre il Tribunale l’ha accolta, con una decisione che rispettiamo ma non ci sentiamo di condividere.
La questione è tutta qui: un Tribunale prende una sentenza di un altro Tribunale e dà ragione ad una ditta privata non tenendo conto delle difficoltà oggettive di una comunità che non ne può più. Ripetiamo, prendendo a spunto un’altra sentenza che, a nostro modesto parere, differesce nel merito.
Comprendiamo i disagi subiti dagli abitanti di Bugeber, ma al momento attuale non ci sono le condizioni per riaprire la strada del lago. E lo diciamo nel loro interesse. Perché sono loro e i loro figli che dovranno percorrerla ogni giorno e non crediamo che farlo con il rischio che un altro blocco li colpisca significhi fare il loro bene.
Il tratto di costone roccioso è classificato nel Piano di Assetto Idrogeologico come zona R4 a rischio molto elevato. Si tratta del massimo livello di rischio e viene descritto come il rischio “per il quale sono possibili LA PERDITA DI VITE UMANE E LESIONI GRAVI ALLE PERSONE, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale, la distruzione di attività socioeconomiche”. Quindi di fronte ad una situazione del genere, di fronte ad un rischio per il quale è possibile la perdita di vite umane, di fronte al fatto che il costone si è dimostrato più volte instabile, di fronte il non volere eseguire un ulteriore intervento da parte di chi (gruppo SAF) aveva consentito nel passato la riapertura della strada, viste le ripetute cadute di blocchi rocciosi, non si può più far finta di nulla e si deve intervenire perché il costone sia messo in sicurezza, il livello di rischio sia, come si dice in termini tecnici, mitigato e solo a quel punto si potrà tornare a circolare su quel tratto di strada in sicurezza.
Agli esponenti del PD che adesso se ne escono scrivendo una mozione in cui chiedono all’amministrazione di eseguire degli interventi provvisori di messa in sicurezza del costone roccioso, vorremmo chiedere quali sarebbero questi interventi sul costone che l’amministrazione dovrebbe eseguire?
Il disgaggio dei blocchi instabili?
Ebbene, li informiamo che questi interventi sono già stati previsti e sono oggetto dei lavori andati a gara e che da soli non basterebbero e per questo invitiamo a prendere visione del progetto che risale ai tempi di un governo dell’isola vicino ed appoggiato da loro stessi.
Se, invece, con “interventi provvisori” intendano la rimozione dei blocchi e la riapertura della strada, come è stato fatto finora ogni volta che da quel costone è caduto un masso, allora sappiano che da parte dell’amministrazione e degli uffici riceveranno come risposta un secco NO!
Non perché siamo cattivi, non perché vogliamo creare disagi agli abitanti di Bugeber, ma perché non vogliamo prendere in giro nessuno lasciando intendere che siano state ripristinate le condizioni di sicurezza quando sappiamo benissimo che non sarà così.
Quindi se veramente volessero il bene della collettività, lo dimostrino sostenendo la battaglia che sta combattendo l’amministrazione perché i lavori di messa in sicurezza inizino nel più breve tempo possibile, invece che prendere in giro tutti parlando di “interventi provvisori” che, alla luce dei fatti e di tutti gli studi eseguiti in questi mesi da tecnici ed esperti, non è possibile in via provvisoria.
Questa non è politica ma sciacallaggio e quindi rispediamo al mittente qualsiasi soluzione e/o provocazione sulle spalle di una comunità che oramai non ne può più.
M5S Pantelleria
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