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Greening the Islands: Pantelleria, Favignana e Salina prime sulla decarbonizzazione

Pantelleria - Foto di Tommaso Brignone

“Il cosid­det­to Decre­to iso­le mino­ri pre­ve­de incen­ti­vi per la rea­liz­za­zio­ne di impian­ti a fon­ti rin­no­va­bi­li rea­liz­za­ti sul­le iso­le non inter­con­nes­se alla rete elet­tri­ca nazio­na­le. Sono 20 le iso­le inte­res­sa­te, ovve­ro le iso­le ita­lia­ne mino­ri e tra que­ste ben 14 sono sici­lia­ne (Ali­cu­di, Fili­cu­di, Lipa­ri, Pana­rea, Sali­na, Strom­bo­li e Vul­ca­no, Usti­ca, Favi­gna­na, Levan­zo e Maret­ti­mo; Pan­tel­le­ria; Lam­pe­du­sa e Lino­sa). Chi più del­la Sici­lia rap­pre­sen­ta le iso­le mino­ri italiane?”.

Gian­ni Chia­net­ta, diret­to­re scien­ti­fi­co di Gree­ning the Islands, spie­ga così la deci­sio­ne di tene­re a Paler­mo la con­fe­ren­za inter­na­zio­na­le “Making the cir­cu­lar eco­no­my and sustai­na­ble tou­ri­sm a rea­li­ty on islands: busi­ness models and finan­cing oppor­tu­ni­ties”, pro­mos­sa dal­la sua orga­niz­za­zio­ne. Oltre 40 rela­to­ri da tut­ta Euro­pa si riu­ni­ran­no per fare il pun­to sul come avvia­re la tran­si­zio­ne del­le iso­le ver­so la sostenibilità.

Duran­te i due gior­ni i mas­si­mi esper­ti si con­fron­te­ran­no su nor­ma­ti­ve, tec­no­lo­gie, siste­mi finan­zia­ri e best prac­ti­ce a favo­re di un cam­bio di para­dig­ma del siste­ma insu­la­re che deve ora più che mai esse­re orien­ta­to alla soste­ni­bi­li­tà. Gree­ning the Islands da anni sostie­ne le iso­le nel loro per­cor­so di svi­lup­po di un’e­co­no­mia cir­co­la­re e il rag­giun­gi­men­to del­l’o­biet­ti­vo emis­sio­ni zero.

Tra le iso­le ita­lia­ne che stan­no ini­zian­do a lavo­ra­re sul­la decar­bo­niz­za­zio­ne ci sono Pan­tel­le­ria, Sali­na, Favignana.

La Sici­lia è dun­que for­te­men­te impe­gna­ta su que­sto ver­san­te. “Il Pia­no Ener­ge­ti­co Ambien­ta­le del­la Regio­ne Sici­lia­na (Pears) – spie­ga Chia­net­ta – ha con­clu­so la fase di con­sul­ta­zio­ne del Rap­por­to Pre­li­mi­na­re, nel­l’am­bi­to del­la Valu­ta­zio­ne Ambien­ta­le Stra­te­gi­ca, supe­ran­do così, il pri­mo sco­glio del­la pro­ce­du­ra di VAS. Le Osser­va­zio­ni del Mini­ste­ro del­l’Am­bien­te, così come le altre recen­te­men­te per­ve­nu­te, non smon­ta­no l’im­pal­ca­tu­ra del Pears”.

Il diret­to­re scien­ti­fi­co di Gree­ning The Islands spie­ga che gli obiet­ti­vi del Pia­no “saran­no per­se­gui­ti anche attra­ver­so un soli­do pia­no di inve­sti­men­ti per gli inter­ven­ti infra­strut­tu­ra­li sul­la rete elet­tri­ca regio­na­le già indi­vi­dua­ti nel Pia­no dei Svi­lup­po di Ter­na. Gra­zie al Pears la Sici­lia al 2030 potrà con­ta­re su un mix ener­ge­ti­co fat­to per il 69% da rin­no­va­bi­li, con­tro il 29,3% del 2017, con una pro­du­zio­ne di ener­gia ver­de di 13,12 TWh”.


Foto di Tom­ma­so Brignone


 

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