Anselmo Consolo, inizia, come annunciato nei giorni scorsi, a curare una sua rubrica su Pantelleria Notizie. La rubrica avrà come titolo AVAMPOSTO A TERRA MADRE, che è un ‘richiamo’ che caratterizza da sempre l’impegno ambientalista di Anselmo.
L’Avamposto Umano è Anselmo che vive sulle sponde del magnifico Lago di Venere a Pantelleria, è il lago stesso, siamo tutti noi, che cerchiamo di sopravvivere in un mondo preso e compresso da sfruttamento, denaro, compravendita di dati, guerre e interessi e perde memoria e contezza di Madre Terra, dei suoi insegnamenti, della sua armonia, dei suoi cicli che dovrebbero invece insegnarci molto.
Da Pantelleria, dove Madre Terra esprime il meglio di sé, Anselmo ci parlerà del mondo e di noi.
Come sempre le nostre testate sono uno spazio libero per le idee di tutti e per il confronto con i lettori e anche Anselmo ci illustrerà le sue in questa rubrica.
Benvenuto Anselmo!
Avamposto a Terra Madre… mi senti?
Dai magnifici paesaggi e profondi silenzi di Pantelleria, con i suoi impervi sentieri di pietre, appena sussurranti, in cui mi perdo ad ascoltare l’eco di tempi lontani, mi sono ritrovato nella magica Città Eterna, che in ogni angolo, ad ogni passo, la sua roboante, grandiosa storia nell’animo irrompe.
Davvero, in questo salto, l’impatto dell’atterraggio per me non è stato cosa da poco.
Sabato 12 ottobre scorso, ho voluto partecipare alla manifestazione denominata Liberiamo l’Italia, che si è tenuta a Roma, con incontro in Piazza della Repubblica e successivo corteo per Piazza dei Cinquecento, via Cavour, via dei Fori Imperiali e arrivo a Piazza Venezia, dove si è tenuto il comizio finale.
Lo scopo dell’incontro del comitato organizzatore, è stato principalmente, quello di iniziare a svegliare le coscienze dormienti della gran parte del popolo italiano sulle inaccettabili e antidemocratiche politiche dell’establishment dell’Unione Europea e del cartello finanziario della BCE, basato essenzialmente sul sistema ricattatorio del debito monetario dell’euro. Queste istituzioni (a) mirano a soffocare e reprimere ogni prospettiva di Democrazia, che possa, in qualche modo attecchire in seno agli Stati, nonché calpestare e ledere i diritti naturali fondamentali di ognuno e depredare le risorse naturali ed economiche delle nazioni e dei popoli che sono ritenuti più “deboli”.
Sì, deboli certo: di armamenti o di denaro, di ogni pretesa di superiorità, ma di certo non di cultura, desiderio di armonia e valori rispettosi della pace universale e uguaglianza tra le libere comunità del Pianeta Terra!
Si è stimato un numero dei partecipanti variabile a secondo dei punti di vista, da 500 a 1500 per quelli che criticavano la manifestazione, da 3.000 a 5.000 per gli organizzatori e vari sostenitori.
L’idea che mi sono fatto io potrebbe risultare poco attendibile, visto che prediligo da un po’ di tempo spazi di natura e di silenzio e raccoglimenti con pochi amici per volta, ma a me è sembrato davvero un fiume di gente che scorreva tra le vie.
Tutta via Cavour ha iniziato a vibrare all’unisono e ad un tratto, da individui unici, siamo diventati qualcosa di più grande. La gente usciva dai bar, dai negozi, si affacciava dalle finestre per applaudire. Per un po,’ mi è parso che in quelle poche strade, tutta Roma, tutta l’Italia ci stesse sostenendo.
“Era un trionfo, un grande, immenso abbraccio del gigante venuto da lontano,” per citare Claudio Messora di Byoblu (0).
Ma non è tanto il numero che mi ha impressionato, quanto la qualità e sentire tutta questa risonanza di migliaia di persone riunite, non per andare allo stadio o alla promozione dell’ultimo smartphone, o peggio per prendersela con i cassonetti e le vetrine dei negozi, ma per cominciare seriamente ad affrontare temi di vitale importanza per tutti, mi ha fatto pensare: “Ma allora non siamo più in pochi! Non siamo soli! Terra Madre grazie!”
È stata una vera iniezione di fiducia! Una medicina naturale e corroborante! Credo però ci debba far riflettere il fatto che nonostante questa manifestazione sia stata segnalata dal comitato organizzatore a tutte le maggiori agenzie di stampa nazionale e a tutti i maggiori canali della TV italiana, compresa la RAI, tutti sono stati bene attenti a non profferire sussurro a riguardo, né prima, né dopo e non si è nemmeno presentato nessuno di questi all’evento.
Ce lo aspettavamo, questa è una delle tante, ennesime evidenze sistemiche di sfacciata omissione dell’informazione di regime, della palese censura del potere neoliberista e capitalista imperante che manipola i mass media e che va contro ogni diritto della libera fruizione delle informazioni. E questo, deve anche farci riflettere su qualcos’altro: che l’abusivo potere costituito ha una tremenda paura di qualcosa, ha paura di quel potente gigante dormiente chiamato popolo e che si svegli, soprattutto per difendere le giuste cause. Ed è per questo, che fin dai tempi dell’antica Roma, chi ha preteso di governare tenta di separare il popolo, come la famosa locuzione del dividi et impera ci insegna!
Ma per fortuna erano presenti i nostri eroi dell’informazione libera e indipendente, come Matteo De Micheli di Informaltv, inviati di Byoblu e Pandoratv, Eugenio Miccoli di Mepiù, Arnaldo Vitangeli di la finanzasulweb, Matteo Brandi e tanti altri blogger e youtuber.
Tante le delegazioni estere presenti all’importante incontro tra popoli differenti e mi permetto di presentarli tutti a cominciare da Panafricanista, convinto quale sono, dal grande animo di Mohamed Konarè (1), ispirato e tenace successore dei grandi uomini africani che hanno sacrificato la loro vita, morti o uccisi per aver difeso la loro terra e il loro popolo, dai torbidi interessi coloniali occidentali come Thomas Sankara, Ken Saro Wiwa, Kwame Nkrumah, Steve Biko, Yousif kuwa, Nelson Mandela e la lista potrebbe continuare a riempire pagine e pagine.
Terra madre, ti prego, diffondi il messaggio di questi grandi uomini, in modo da lasciar riflettere tutti e permettere di valutare meglio, se oggi l’Unione Europea non stia in realtà proponendo sui tavoli internazionali una nuova, vera e propria tratta degli schiavi, denominata GLOBAL COMPACT!
Gli altri delegati esteri erano; Giorgia Bitakou (2) delegata del movimento Exit Greek, vivida, bellissima fiamma, capace di infondere quel sano fervore rivoluzionario, nell’animo dei presenti, con il suo importante gesto simbolico di versare sulla piazza un vaso di terra proveniente dalla famosa landa, dove si è combattuta la mitica battaglia di Maratona.
Terra Madre, aiutami con i tuoi venti a diffondere anche questo messaggio: in Grecia, le antidemocratiche politiche di austerity imposte dall’Unione Europea, che creano un vero e proprio ricatto sul debito del Paese, hanno provocato tagli alla spesa pubblica con conseguente totale o quasi totale assenza di medici, infermieri e qualsiasi assistenza sanitaria nelle strutture ospedaliere provocando la morte di tanti che non hanno potuto essere curati, tra i quali 700 bambini. Questi dati non sono un’invenzione, ma sono stati riferiti dal giornalista Fubini, in un’intervista su TV2000 dove ammette anche i motivi per i quali non ha mai scritto un articolo su questa situazione (3).
In questi ambienti e istituzioni cosiddetti democratici, che dovrebbero essere finalizzati al bene comune, invece dilaga la Massoneria, per questo essi operano in modo contrario a quanto dovrebbero. Questo non lo dico solo io, ovviamente, ma ci sono studi e dossier a documentarlo. Ho letto bene gli Statuti delle logge massoniche e certo non si possono definire democratici, in quanto operano solo per la ristretta cerchia di persone che fanno parte della ‘fratellanza’. E questi personaggi sono ormai ovunque nelle istituzioni mondiali: nella Magistratura, nei Parlamenti, nei vari Governi. Questo fa sì che le politiche che vengono applicate in larga scala dalle grandi istituzioni siano già compromesse all’origine, perché non sono a favore della gente, ma di pochi eletti che detengono il potere. È questo potere oligarchico che stiamo combattendo con il nostro pacifico progetto.
Amanda Hansel (4) delegata del movimento Brexit, che ha spiegato, come i vari politicanti d’Inghilterra, (sì, esistono pure lì, cosa credevate?) abbiano tentato di ignorare e boicottare la volontà popolare, dopo il famoso referendum del 2016.
Michelle e mi dispiace, ma non sono riuscito a sentire il cognome, delegata francese del movimento dei gilet gialli, che ha ribadito l’importanza vitale per i popoli di uscire dalla gabbia di questa miserevole Unione Europea, dell’euro e della N.A.T.O e annunciato come i gilet gialli si stiano compattando su questi obbiettivi. Manolo e Ramon delegati della Spagna per l’uscita dalla Unione Europea, dall’euro e dalla N.A.T.O (6) Ed infine, il delegato dell’Austria del movimento Euro Exit (5).
Importantissimo anche l’intervento di Ludovica, delegata del comitato per la liberazione di Julian Assange, che con il suo appello, ha messo in evidenza quanto sia necessario comprendere la stretta relazione tra diritti dell’individuo e diritti dei popoli e quanto siano imprescindibili gli uni dagli altri, dando un contributo di solidarietà ad un uomo che ha compiuto semplicemente il suo dovere di informare l’opinione pubblica, dopo aver rivelato materiale top secret che occultava verità e fatti agghiaccianti, che coinvolgono le varie amministrazioni Clinton, Bush, Obama! (9)
Sulla inaccettabile, emblematica vicenda di Julian Assange, prometto di dedicare un approfondimento al più presto nel mio prossimo articolo, poiché l’Italia deve sapere!
Durante il corteo, veniva dato il microfono a chiunque intendesse dare il proprio messaggio e lì, in via Cavour, ho pure ricevuto il mio piccolo momento di “gloria”, nel breve, ma intenso intervento, con tanto di carro e megafoni, accompagnato e finito in un sincero, scrosciante applauso e successivi abbracci e strette di mano da sconosciuti amici, che venivano da ogni luogo d’Italia. Precedentemente, nell’intervista fattami dal caro Matteo De Micheli, emozionato com’ero, mi sono pure impappinato un po’, ma non importa. Credo di aver fatto il mio dovere.
Arrivati a Piazza Venezia, si è dato inizio al comizio dei delegati esteri e da coloro che ritengo parte della rappresentanza del meglio della consapevolezza italiana: filosofi, giornalisti, economisti, giuristi, scrittori, ideologi, attivisti.
Mi limiterò a citare il nome dei presenti, seguiti dal link di riferimento di ciò che hanno detto sui gradini del pulpito; il Giornalista Giulietto Chiesa (6), il Giurista, Filosofo Mauro Scardovelli (7), la Giornalista, Scrittrice Tiziana Alterio (2), l’Economista Nino Galloni (6), ’Economista Guido Grossi (4), il Docente e Scrittore Enzo Pennetta (4) e per il comitato organizzatore si sono espressi; Daniela De Marco (5), Romeno Pasquinelli (8), Luca Climati (6).
Ho aderito a questa iniziativa perché si prefigge di essere l’inizio di un percorso di risveglio culturale e credo nei sani principi di intelligente ribellione, verso ogni forma di ingiustizia, soprattutto quando vengono impunemente perpetrate da quei governanti che invece dovrebbero custodire e difendere le libertà e i diritti universali dell’essere umano e che sono venuti meno al giuramento di fedeltà verso la propria costituzione, la propria patria e il proprio popolo. Volevo dare un contributo alla causa e conoscere di presenza quei cari personaggi come Mohamed Konarè, Giulietto Chiesa, Mauro Scardovelli, Tiziana Alterio, e tutti i cari paladini dell’informazione libera e indipendente e tanti altri che tengo nel cuore e presentare loro uno scritto, che richiede la consultazione e valutazione di esperti vari, il quale, spero di poter publicare appena possibile.
Ho incontrato e visto tanta gente: giovani, meno giovani, signore eleganti con i propri amici cani, famiglie, attivisti internazionali e nazionali, e tante bandiere tricolore del nostro bel Paese. Anch’io ero una specie di inviato, seppur nel mio piccolo, infatti ho potuto partecipare a questo primo incontro grazie ai miei fratelli di Sferracavallo, che mi hanno sovvenzionato biglietto e spese di viaggio, non perché lo abbia chiesto io, ma è stato un gesto che è venuto dal loro cuore, che mi ha commosso non poco, gli stessi amici dell’infanzia, che nel 2013 fondavano, forse una prima segreteria del popolo sovrano a Sferracavallo, anche di questo, ne parlerò appena possibile.
Non ho mai protestato in tutta la mia vita, per istinto non mi è mai piaciuto perdere il mio tempo, forse inconsciamente sapevo che si trattava di un azione inutile e controproducente, poi ho analizzato bene questa parola; PRO TESTA, significa PRO CAPO, ed ho capito: vuole dire legittimazione del capo e riconoscimento di quella “autorità” che quando il disagio sociale diviene insostenibile, puntualmente propina manganellate e fumogeni come se piovesse, per disperdere la folla, per reprimere i facinorosi, i sovversivi, per amore del proprio popolo.
Questa manifestazione non è stata niente di tutto questo, solo un incontro di migliaia di esseri umani che vogliono iniziare un percorso di consapevolezza e dove le forze dell’ordine proteggevano i manifestanti.
Devo fare però due, spero costruttive critiche; una di ordine tecnico giuridico, sicuramente errore commesso in buona fede. Infatti, quando ho visitato la lista delle adesioni sul sito di Liberiamo L’Italia, ho notato che tutti i nomi, delle migliaia di individui, compreso il mio e di alcuni amici, erano trascritti come soggetti giuridici, invece che come personalità giuridiche, errore madornale, quando si parla di diritti e libertà.
È bene fare attenzione, è facilissimo cadere in invisibili tranelli, nei labirintici mondi delle leggi su questo che sembra un cavillo insignificante, assicuro che prossimamente potrò proporre degli articoli, credo, davvero interessanti, che aprono mondi su mondi e sono frutto di un’intensa, appassionata ricerca sull’universo umano e la correlazione storica che scorre tra le origini delle civiltà, fino ai giorni nostri e le singolarità individuali, del venire al mondo, nascere e crescere in un percorso di autodeterminazione.
La seconda e forse più severa critica, riservata sempre e solo al comitato organizzatore, al quale riconosco comunque la paternità di un’importantissima iniziativa che fa la differenza e che ha fatto davvero tutto molto bene, tranne l’infelice contro mossa sulla intelligente, primaria decisione, di non portare simboli di partito, di movimenti o altro che non sia la bandiera italiana, proprio per non creare sul nascere, inutili divisioni ideologiche.
Pensare di rispettare la prima, a mio avviso, giusta decisione forse sarebbe stato troppo, infatti, et voilà, ecco che si profila il secondo proclama che permetteva di portare anche un tricolore con al centro una stella a cinque punte. Qualcuno dirà: e allora? Cosa, potrà mai significare una stellina o uno stellone? Mah! Sembra, che con questa mossa dell’ultimo minuto, visto che il simbolo della stella a cinque punte, risalente all’antica Grecia che rappresentava la dea Afrodite (Venere per i romani), nel 1943 fu la bandiera del Comitato di Liberazione Nazionale dal fascismo, una mossa che fa connotare volutamente la manifestazione in una posizione prettamente di sinistra, escludendo quella parte di popolazione, (molti confermano si tratti di altre migliaia di gente) che sempre per ideologia, ha rifiutato di partecipare all’inizio di un progetto troppo importante, che con il concetto di destra e sinistra non c‘entra nulla e non può e non deve scadere in queste contraddizioni!
Però…
Pochi giorni fa, mio padre mi ha chiamato per comunicarmi, che lo zio Tanino stava molto male.
Lo chiamiamo zio per rispetto, cosi come è uno zio per tutti a Sferracavallo, ma è un grande amico di famiglia, da sempre, che io ricordi. Lui è un pescatore, ha trascorso una vita in mare, con la sua barca a remi quanti segreti sulla pesca mi ha insegnato da bambino. Mentre tornavo da Roma le sue condizioni peggioravano: “Adesso è il cuore che fa le bizze, ormai non parla più,” mi ha detto mio padre, suo migliore amico.
Quando sono arrivato al Pronto Soccorso di Palermo, l’ho visto sulla barella nel corridoio in attesa di una visita da ore, in preda a dei tremori incontrollabili, che gli pervadevano il corpo. Me lo sono abbracciato, il suo corpo si era rimpicciolito, come consumato dal tempo che passa, eppure era appena un anno che non lo vedevo.
Mentre cercavo di dargli conforto e fargli sentire tutto il bene che gli voglio, ho visto i suoi occhi che mi riconoscevano e dicevano che aveva paura di lasciare questo mondo, nonostante tutto, nonostante la sua forza.
Gli ho sussurrato tantissime parole dolci, gli ho dato tantissimi baci sulla fronte, mentre gli massaggiavo il petto con movimenti circolari, gli ho detto che ero con lui, ovunque decidesse di andare, di non preoccuparsi di nulla. Ha smesso di tremare, si è rilassato, ha fatto un sospiro.
Ho detto ai familiari, di portarlo a casa al più presto, via da quel luogo inquietante, e ore dopo, i medici hanno detto loro che non c’era più niente da fare e di portarlo a casa.
Nei giorni seguenti, grazie alle amorevoli cure dei familiari, lo zio Tanino si riprendeva, era più sereno e con suo nipote, il caro Massimo, abbiamo deciso di portarlo a fare una passeggiata in carrozzina, per fargli vedere il suo amato mare, per farlo baciare di nuovo dal sole. Ha avuto modo di salutare pure qualche caro amico, mentre osservavo i suoi occhi guardare il mare, ho visto sfumare l’importanza dei miei giorni appena trascorsi, nella tenera immensità di quel momento, come fossero giochi di poco conto…
Terra Madre, io ti sento…
LINK VIDEO
(a) Queste istituzioni e altre come le lobby del gruppo Bilderberg, Trilateral, deep state di Washington, N.A.T.O, F.B.R. F.M.I. Black Rock, Vangard, State Stret e monarchie europee varie, tanto per citarne alcune.
(1) https://youtu.be/nmr06QygafI
(2) https://youtu.be/OpOljbp1sNc
(3) https://youtu.be/-MWdHjPq1ik
(4) https://youtu.be/mm1DOpA3rCE
(5) https://youtu.be/uUtnMkUezwE
(6) https://youtu.be/9UBqQZ4e0Ss
(7) https://youtu.be/sblWt6oi7DY
(8) https://youtu.be/pJRoI0iQLxU
(9) https://youtu.be/uUtnMkUezwE
Sono un individuo in perenne ricerca di tutto, nel tutto.
L’amore lo trovai senza compiere alcuno sforzo, nato in casa, quando mi ritrovai tra le braccia di mia madre, che mi proteggeva e mi nutriva.
Già allora sentii di trovarmi nel luogo giusto e negli stadi successivi della mia esistenza sono stato sempre più grato alla vita, per come mi ha donato l’amore in ogni sua sfumatura, anche quando, talvolta non risparmiava sul dolore.
Crescendo, l’amore per gli animali, per la natura fu una costante compagnia e rifugio, mentre il richiamo della libertà diveniva troppo forte, un vento avvolgente che mi trascinava verso una ricerca forsennata e mi proiettava naturalmente a vivere tante esperienze.
E cercando di conoscere come meglio poter camminare sulla terra, successivamente imparai anche a volare e ad entrare ed uscire più facilmente da ogni possibile labirinto interiore.
Credo di poter affermare di protendere verso una crescente libertà interiore.
Oggi, invece, scrivo queste parole, come uno dei tanti che è ancora alla ricerca della felicità, nonostante abbia potuto gioire di mille cose, di ogni bellezza e dono dell’esistenza, non riesce ancora ad essere felice…