Il mistero dei fondi per i parco giochi inclusivi in Sicilia: c’erano già dal 2015, ma erano inutilizzati.
I giochi inclusivi permettono la fruizione degli spazi ludici a bambini normodotati e a bambini disabili.
Ora il bando è stato prorogato e parteciperà anche Pantelleria.
di Michela Silvia
Onestamente non so se la notizia sia quella buona, che la Regione ha indetto un bando con 3,8 milioni per realizzare “Parchi gioco inclusivi”, oppure quella brutta e cioè che questi soldi erano lì inutilizzati dal 2015…
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Il bando, con scadenza il 31 ottobre, ma con proroga di presentazione progetto per i Comuni fino al 22 novembre 2019, prevede la realizzazione in Sicilia di nuovi parchi gioco dotati di attrezzature utilizzabili sia dai bambini normodotati che diversamente abili.
Dovranno sorgere in spazi comunali individuati dalle amministrazioni cittadine che potranno fare domanda per accedere ad un contributo massimo di cinquantamila euro. Il bando è emanato dal dipartimento regionale della Famiglia e delle politiche sociali. I Comuni dovranno compartecipare con proprie risorse finanziarie nella misura minima del 10 per cento del costo complessivo del progetto.
«Si potranno così offrire punti di ritrovo e di svago – spiega il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – alle famiglie che hanno figli piccoli e, quindi, l’esigenza di farli giocare in tutta sicurezza in luoghi all’aperto. Ma, soprattutto, si tratta di sfruttare una nuova, grande opportunità per contribuire ad abbattere tutte quelle barriere che ancora oggi impediscono a chi è affetto da una qualche disabilità di usufruire pienamente dei servizi pubblici. E visto che si tratta di minori, è facile comprendere come a questa iniziativa vada riconosciuto un valore assoluto».
È la convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità che riconosce al fanciullo “il diritto di dedicarsi al gioco e alle attività ricreative proprie della sua età”. Un principio sancito dalle leggi 104 del 1992 e 328 del 2000 sull’integrazione delle persone con handicap e sull’esigenza di fornire risposte adeguate.
«Il gioco è un espediente decisivo per il bambino e per il suo sviluppo, soprattutto a livello emotivo, cognitivo e relazionale. E un parco gioco inclusivo non ha giochi esclusivamente dedicati a bambini con disabilità, ma contiene giochi per tutti, in quanto nessun gioco può essere identificato come gioco per disabili».
Le risorse, che provengono dal “Fondo Nazionale Politiche Sociali”, dovranno servire, in particolare, a realizzare i percorsi e le rampe di accesso all’area gioco, la pavimentazione e le strutture cosiddette combinate. Potranno coprire, inoltre, i costi di installazione, quelli per l’inaugurazione del parco e per le attività di comunicazione e di informazione ai cittadini.
Potranno presentare domanda di contributo i Comuni dell’Isola che dispongono di aree verdi già esistenti da attrezzare o da adeguare alle esigenze dei bambini con disabilità. L’area prescelta dovrà essere posizionata in una zona priva di barriere architettoniche, accessibile e già frequentata da bambini. Ciascun Comune, pena l’esclusione, potrà presentare una sola istanza, eventualmente per più aree da attrezzare, ma sempre nei limiti del finanziamento massimo. L’avviso è stato già pubblicato sul portale della Regione Siciliana da mesi, e anche il Comune di Pantelleria sarà tra i partecipanti al bando.
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