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Il Parco presenta la sua mascotte accompagnata da una poesia di Lillo Di Bonsulton

PRESENTATA LA “MASCOTTE” DEL PARCO NAZIONALE ISOLA DI PANTELLERIA ACCOMPAGNATA DALLA POESIA DEL POETA LILLO DI BONSULTON

Pan­tel­le­ria riu­ni­ta per la pre­sen­ta­zio­ne del docu­men­ta­rio I guar­dia­ni del­la ter­ra”, pro­mos­so dall’Ente Par­co e rea­liz­za­to dal regi­sta Nico­la Fer­ra­ri. L’appuntamento si è tenu­to al cine­ma di Scau­ri per la pro­ie­zio­ne di un lavo­ro inte­ra­men­te dedi­ca­to alla vite ad albe­rel­lo che rac­con­ta il ruo­lo del con­ta­di­no pan­te­sco nel pie­no signi­fi­ca­to del­la paro­la guar­dia­no.

Per l’occasione sono sta­ti con­se­gna­ti dei rico­no­sci­men­ti a per­so­ne dell’isola che rap­pre­sen­ta­no un esem­pio di amo­re alla pro­pria ter­ra. Tar­ga ricor­do per Gio­van­ni Bono­mo, ambien­ta­li­sta e con­ta­di­no d’ec­cel­len­za in segno di rico­no­scen­za per aver pro­mos­so le gior­na­te per l’ambiente; per Sal­va­to­re Fer­ran­des, pro­dut­to­re vini­co­lo e custo­de amo­re­vo­le del­la vite ad albe­rel­lo; per Bat­ti­sta Bel­vi­si in segno di rico­no­scen­za per la labo­rio­sa ope­ra sui ter­raz­za­men­ti per il man­te­ni­men­to del pae­sag­gio; per Gabriel­la Giun­to­li un omag­gio alla dedi­zio­ne del suo lavo­ro da archi­tet­ta che coniu­ga soste­ni­bi­li­tà e archi­tet­tu­ra del pae­sag­gio rura­le; per Lil­lo di Bon­sul­ton, il poe­ta iden­ti­ta­rio del dia­let­to pan­te­sco; e per l’Isti­tu­to Omni­com­pren­si­vo Vin­cen­zo Alman­za e la Scuo­la Pri­ma­ria A. D’Ajetti, cor­po docen­ti per il pre­sti­gio­so lavo­ro edu­ca­ti­vo svol­to ver­so i gio­va­ni stu­den­ti del­l’i­so­la orgo­glio e futu­ro di tute­la e valo­riz­za­zio­ne ambientale.

L’iniziativa si è con­clu­sa con una sin­go­la­re sor­pre­sa che ha visto la pre­sen­ta­zio­ne del­la “mascot­te” del Par­co. Anche Pan­tel­le­ria, come gli altri par­chi d’Italia, ha il suo ani­ma­le sim­bo­lo che accom­pa­gne­rà il per­cor­so di comu­ni­ca­zio­ne del ter­ri­to­rio. Si trat­ta di un asi­nel­lo in tenu­ta da trek­king rea­liz­za­to e con­ces­so gra­tui­ta­men­te dall’architetta Vita Ange­la Accar­di. Il recu­pe­ro dell’antica rara raz­za pan­te­sca è fra le mis­sion del Par­co che si è posto, fra i suoi obiet­ti­vi, anche quel­la sta­bi­liz­za­re un nucleo di esem­pla­ri sull’isola per ripri­sti­na­re la loro pre­sen­za, in quan­to espres­sio­ne del­la tra­di­zio­na­li­tà del lavo­ro nei cam­pi e segno di rico­no­sci­men­to alla for­za del­la natu­ra che sull’isola si mani­fe­sta in ogni for­ma, con gran­de bellezza.

A rac­con­ta­re que­sto con­cet­to è sta­to il poe­ta Lil­lo Di Bon­sul­ton con una poe­sia in dia­let­to dedi­ca­ta alla mascotte:

Chi­stu Emblea­ma di lu scec­cu di pan­ti­schi tan­tu amatu, 

chi pi cur­pa du pro­gres­su fù idr­ru tut­tu stirminatu. 

Ma nto cori sem­pre jddru di pan­ti­schi và a ristari, 

lu tine­mu pi mascot­ta accus­sì lu jemu amari!!!”

TRAD. Que­sto è l’emblema dell’asino, dai pan­te­schi tan­to ama­to, che per col­pa del pro­gres­so è sta­to ster­mi­na­to, ma nel cuo­re dei pan­te­schi sem­pre lui deve resta­re, lo tenia­mo come mascot­te così lo dob­bia­mo amare!

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