Intervista a Florinda Valenza che ci racconta i 50 anni del Circolo Ogigia di Pantelleria Centro.
di Benedetta Errera
Da sempre, il circolo Ogigia, presente nell’isola, si é distinto durante il corso dell’anno. Il 2019, in particolare, é stato un anno di festeggiamenti, poiché il circolo ha compiuto 50 anni di vita e in onore a ciò è stata organizzata una mostra dalle origini ai giorni nostri, facendo rivivere i momenti importanti della vita del circolo.
L’attuale Presidente è il signor Antonello Ferrante, tuttavia ho scelto di intervistare Florinda Valenza, una delle persone più attive nell’organizzazione degli eventi.
Il Circolo Ogigia è uno dei pochi che oltre alle celebrazioni del Carnevale, è attivo anche sul piano culturale e sociale con tanti eventi organizzati durante l’anno. Da dove nasce questo impegno?
Il circolo Ogigia, nato nel 1969 è stato fondato da un gruppo di soci che sentiva la necessità di avere un luogo dove ritrovarsi per stare insieme e condividere i pomeriggi del dopo lavoro, dopo la chiusura del Circolo Culturale che aveva sede nel borgo di Pantelleria centro. Il Circolo si è sempre voluto distinguere per la connotazione culturale che i soci fondatori hanno voluto dare. Lo stesso nome e simbolo fanno riferimento, il primo al nome mitologico dell’isola di Pantelleria, l’antica isola Ogigia di Omero, dove Ulisse si fermò sette anni con la ninfa Calipso. Il secondo, il simbolo, porta l’effige della dea Tanit, antica dea adorata dai fenici, figura che si trova nelle monete ritrovate all’acropoli di S. Marco. Con i suoi tornei di scacchi, le mostre fotografiche, i tornei di biliardo, burraco, gli abbonamenti ai quotidiani, il carnevale con le serate a tema e così via, il circolo è stato un punto di riferimento nella società pantesca.
Il 21 dicembre c’è stata la Mostra per il 50esimo del Circolo. Sarà riproposta? E che riscontro avete avuto?
La mostra, voluta ed organizzata dall’attuale amministrazione, è stata il fiore all’occhiello delle celebrazioni per il 50^ anniversario dalla fondazione del circolo. Per allestirla è stato fatto un lavoro di ricerca e ricostruzione di quelli che sono stati i protagonisti dei cinquant’anni del circolo Ogigia. Lavoro che, con la raccolta e la stampa di decine di foto, da quelle più antiche fino ai giorni nostri, le interviste, la ricostruzione dei momenti più salienti della vita del circolo, ha formato un archivio storico non indifferente per il recupero di una delle più importanti istituzioni dell’isola, i circoli. Il lavoro svolto sarà lasciato come testimonianza ai posteri nel lungo periodo, nel breve periodo vorremmo riproporre la mostra stessa alle scuole per invitare le scolaresche a visitarla e far capire così alle giovani generazioni cosa significano le parole “tradizione” e “circolo”.
Il riscontro è stato molto positivo, i visitatori sono stati entusiasti, stupiti, commossi ed emozionati. I più giovani stupiti e quasi increduli della storia che c’è dietro ad un circolo, i più maturi commossi ed emozionati nel rivivere ricordi ed atmosfere passate che sono impresse nei loro cuori.
Anche l’iniziativa di orientamento didattico per gli studenti in collaborazione con il Politecnico di Torino è stata molto apprezzata, come è nata questa iniziativa?
I nostri giovani sono il futuro e dovrebbero esserlo anche dell’isola di Pantelleria, come ha ricordato la prof.ssa Giuliana Mattiazzo durante la conferenza con lo slogan “Think global, stay local”. Con i tempi che corrono è importante che i nostri giovani crescano e sviluppino le competenze necessarie per intraprendere la carriera lavorativa sia fuori che soprattutto nella nostra isola. Per esperienza diretta, scegliere, insieme ai propri figli, l’indirizzo di studi universitari più idoneo, ciò che un domani diventerà il loro lavoro, non è semplice e poche sono le possibilità, qui a Pantelleria, di conoscere ed orientarsi nella miriade di offerte formative universitarie. Un aiuto potrebbe venire proprio dai nostri giovani laureati che, trasmettendo la loro esperienza e parlando del loro percorso di studi, possono dare delle informazioni utili agli studenti delle superiori per scegliere l’indirizzo di studi universitari più adatto alle loro esigenze. Da qui, considerato anche che abbiamo a disposizione un bel locale per poter accogliere questo genere di eventi, e che il circolo Ogigia da 13 anni ha un dialogo diretto con l’Istituto d’istruzione superiore V. Almanza con l’istituzione della borsa di studio “Ogigia scuola” per gli studenti del biennio, è nata l’idea di continuare il dialogo con gli studenti, stavolta del triennio, per effettuare un servizio al territorio coinvolgendo i giovani laureati panteschi. Sono in programma altri incontri con giovani laureati panteschi in diverse università italiane.
Gennaio parte con la presentazione del libro di Remo Pacini, vuole parlarcene?
Il maestro Remo Pacini è un’istituzione dell’isola di Pantelleria. Diversi sono stati i suoi alunni nell’arco della sua carriera, tre dei quali fanno parte del consiglio d’amministrazione del circolo. Alla proposta della presentazione siamo stati ben felici di accogliere l’evento, anche perché questo non è il primo incontro a carattere sociale e culturale che organizza il circolo e vorremmo intensificare gli incontri su questa linea, vista la disponibilità dei locali che sono a servizio dei soci e della comunità.
Che altri eventi ci saranno nei prossimi mesi, oltre al Carnevale?
Oltre al carnevale, che impegna tantissimo, con l’organizzazione delle serate e delle maschere, nel mese di gennaio riprenderà l’appuntamento settimanale del burraco, tanto atteso dai soci, che ha avuto un piccolo periodo di pausa a causa della grave perdita di Michela Maccotta, moglie del socio Angelo Campo, organizzatrice e parte attiva di questa attività e non solo.
La direzione del Circolo ha in pentola diversi progetti soprattutto a carattere culturale e sociale, che spera di poter portare avanti specialmente durante i mesi non estivi, come mostre fotografiche, incontri culturali, attività con i giovani, ecc. ed è aperta a valutare tutte le proposte che potranno venire dai soci in merito ad attività da svolgere nel circolo.
Il circolo Ogigia, come tutti gli altri circoli sparsi per l’isola, con la loro storia e le loro tradizioni, sono un patrimonio ed una risorsa da custodire e valorizzare, da parte di tutti i panteschi e delle istituzioni!
Sono una giovane leva, una ragazza amante del suo territorio.
Amo la musica e amo suonare, proprio per questo quando mi cimento nello studio della musica classica, mi sento libera.
Scrivere mi rilassa, anche se non è il mio punto forte, ma ho accettato di intraprendere questa esperienza per mettermi in gioco, per crescere, per superare quelle barriere che mi trovo davanti.
Comincio questa nuova esperienza in un giornale sperando di appassionare i lettori.