Per celebrare la Giornata della Memoria, il Comune di Pantelleria, in collaborazione con l’Istituto Almanza ed il Comitato Studentesco, lancia l’appello di Liliana Segre a non voltarsi dall’altra parte e colloca la targa in ricordo dei Fratelli Todros e Donato Spanò sul Comune
di Benedetta Errera
Alle ore 11.54 del 27 gennaio 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento ad Auschwitz. Ogni anno, in questo giorno, viene celebrata la Giornata della Memoria per ricordare le vittime dell’Olocausto o in ebraico: Shoah.
Circa 17 milioni di persone morte, tra cui 6 milioni di ebrei.
Anche il Comune di Pantelleria, in particolare l’assessore alle Politiche Culturali e Giovanili Francesca Marrucci, con la collaborazione dell’Istituto Superiore “V. Almanza” di Pantelleria, diretto dalla professoressa Adele Pineda, e del Comitato Studentesco, ha voluto ricordare questa giornata così importante.
Giornata alla quale hanno partecipato i ragazzi e i professori della scuola, il Preside dell’Istituto, Francesco Pavia, il Sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo, l’Assessore alle politiche culturali, Francesca Marrucci, il Presidente del Consiglio Comunale, Erik Vallini e una rappresentanza delle forze armate presenti sull’isola, ospitato dal Circolo La Tinozza che, nonostante le incombenze del Carnevale, ha messo a disposizioni i locali per permettere a tutte le classi di assistere alla celebrazione.
La giornata ha avuto inizio con i vari saluti, dal Preside dell’Istituto, che ha voluto ricordare la poesia di Primo Levi “Se questo è un uomo”, del Sindaco di Pantelleria e del rappresentante del Comitato Studentesco che ha promosso l’iniziativa, Flavio Silvia.
L’assessore alle politiche culturali, Francesca Marrucci, ha spiegato ai ragazzi come lo sterminio non abbia interessato solo gli ebrei, ma anche omosessuali, lesbiche, prostitute, zingari, oppositori politici, disabili fisici e mentali, comunisti, Testimoni di Geova, deliquenti comuni, immigrati e tante altre categorie deboli.
“Dobbiamo ricordare per voltarci dall’altra parte, perché oggi la situazione non è molto diversa dal passato, viviamo in un mondo in cui la storia si ripete e le discriminazioni, le persecuzioni e gli stermini sono all’ordine del giorno anche ad un passo da noi,” ha affermato l’Assessore Marrucci, parlando ai ragazzi. “Siamo tutti potenziali vittime, ieri come oggi.”
I veri protagonisti della giornata sono stati i ragazzi, cimentandosi nella lettura di poesie scritte dai bambini di Terezin. Bambini a cui hanno tolto un futuro, una vita, ma nonostante ciò hanno lasciato tracce della loro creatività, speranza, voglia di andare avanti.
Presente anche un ragazzo, Francesco Casano, che mediante un progetto vinto con la scuola, ha raccontato, tramite delle fotografie, la sua esperienza del viaggio ad Auschwitz.
Anche Pantelleria è stata vittima della Shoah; si è quindi voluto concludere la giornata con l’apposizione, sulla facciata del Comune, della targa commemorativa in onore di Carlo e Alberto Todros e Donato Spanò, tre ebrei di origine pantesca sopravvissuti alla deportazione nei campi di concentramento nazifascisti. A raccontare la loro storia ai ragazzi c’è stato Sandro Casano, insieme al Sindaco, al Presidente del Consiglio, dell’Assessore e del Presidente del Comitato Studentesco che ha curato anche tutta la parte tecnica dell’evento.
È quindi sempre più importante l’insegnamento che ci dà la Senatrice Liliana Segre, cittadina onoraria di Pantelleria: “Coltivare la memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo cosi pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare.”
Foto del Comitato Studentesco, di Giovanna Ferlucci e Sergio Minoli
Sono una giovane leva, una ragazza amante del suo territorio.
Amo la musica e amo suonare, proprio per questo quando mi cimento nello studio della musica classica, mi sento libera.
Scrivere mi rilassa, anche se non è il mio punto forte, ma ho accettato di intraprendere questa esperienza per mettermi in gioco, per crescere, per superare quelle barriere che mi trovo davanti.
Comincio questa nuova esperienza in un giornale sperando di appassionare i lettori.