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Pantelleria ha celebrato la Giornata della Memoria 2020

giornata della memoria

Per celebrare la Giornata della Memoria, il Comune di Pantelleria, in collaborazione con l’Istituto Almanza ed il Comitato Studentesco, lancia l’appello di Liliana Segre a non voltarsi dall’altra parte e colloca la targa in ricordo dei Fratelli Todros e Donato Spanò sul Comune

di Bene­det­ta Errera

Alle ore 11.54 del 27 gen­na­io 1945 le trup­pe del­l’Ar­ma­ta Ros­sa libe­ra­ro­no il cam­po di con­cen­tra­men­to ad Ausch­wi­tz. Ogni anno, in que­sto gior­no, vie­ne cele­bra­ta la Gior­na­ta del­la Memo­ria per ricor­da­re le vit­ti­me dell’Olo­cau­sto o in ebrai­co: Shoah.

Cir­ca 17 milio­ni di per­so­ne mor­te, tra cui 6 milio­ni di ebrei.

Anche il Comu­ne di Pan­tel­le­ria, in par­ti­co­la­re l’as­ses­so­re alle Poli­ti­che Cul­tu­ra­li e Gio­va­ni­li Fran­ce­sca Mar­ruc­ci, con la col­la­bo­ra­zio­ne del­l’Isti­tu­to Supe­rio­re “V. Alman­za” di Pan­tel­le­ria, diret­to dal­la pro­fes­so­res­sa Ade­le Pine­da, e del Comi­ta­to Stu­den­te­sco, ha volu­to ricor­da­re que­sta gior­na­ta così importante.

Gior­na­ta alla qua­le han­no par­te­ci­pa­to i ragaz­zi e i pro­fes­so­ri del­la scuo­la, il Pre­si­de del­l’I­sti­tu­to, Fran­ce­sco Pavia, il Sin­da­co di Pan­tel­le­ria, Vin­cen­zo Cam­po, l’As­ses­so­re alle poli­ti­che cul­tu­ra­li, Fran­ce­sca Mar­ruc­ci, il Pre­si­den­te del Con­si­glio Comu­na­le, Erik Val­li­ni e una rap­pre­sen­tan­za del­le for­ze arma­te pre­sen­ti sul­l’i­so­la, ospi­ta­to dal Cir­co­lo La Tinoz­za che, nono­stan­te le incom­ben­ze del Car­ne­va­le, ha mes­so a dispo­si­zio­ni i loca­li per per­met­te­re a tut­te le clas­si di assi­ste­re alla celebrazione.

La gior­na­ta ha avu­to ini­zio con i vari salu­ti, dal Pre­si­de del­l’I­sti­tu­to, che ha volu­to ricor­da­re la poe­sia di Pri­mo Levi “Se que­sto è un uomo”, del Sin­da­co di Pan­tel­le­ria e del rap­pre­sen­tan­te del Comi­ta­to Stu­den­te­sco che ha pro­mos­so l’i­ni­zia­ti­va, Fla­vio Sil­via.

L’as­ses­so­re alle poli­ti­che cul­tu­ra­li, Fran­ce­sca Mar­ruc­ci, ha spie­ga­to ai ragaz­zi come lo ster­mi­nio non abbia inte­res­sa­to solo gli ebrei, ma anche omo­ses­sua­li, lesbi­che, pro­sti­tu­te, zin­ga­ri, oppo­si­to­ri poli­ti­ci, disa­bi­li fisi­ci e men­ta­li, comu­ni­sti, Testi­mo­ni di Geo­va, deli­quen­ti comu­ni, immi­gra­ti e tan­te altre cate­go­rie deboli.

Dob­bia­mo ricor­da­re per vol­tar­ci dal­l’al­tra par­te, per­ché oggi la situa­zio­ne non è mol­to diver­sa dal pas­sa­to, vivia­mo in un mon­do in cui la sto­ria si ripe­te e le discri­mi­na­zio­ni, le per­se­cu­zio­ni e gli ster­mi­ni sono all’or­di­ne del gior­no anche ad un pas­so da noi,” ha affer­ma­to l’As­ses­so­re Mar­ruc­ci, par­lan­do ai ragaz­zi. “Sia­mo tut­ti poten­zia­li vit­ti­me, ieri come oggi.”

I veri pro­ta­go­ni­sti del­la gior­na­ta sono sta­ti i ragaz­zi, cimen­tan­do­si nel­la let­tu­ra di poe­sie scrit­te dai bam­bi­ni di Tere­zin. Bam­bi­ni a cui han­no tol­to un futu­ro, una vita, ma nono­stan­te ciò han­no lascia­to trac­ce del­la loro crea­ti­vi­tà, spe­ran­za, voglia di anda­re avanti.

Pre­sen­te anche un ragaz­zo, Fran­ce­sco Casa­no, che median­te un pro­get­to vin­to con la scuo­la, ha rac­con­ta­to, tra­mi­te del­le foto­gra­fie, la sua espe­rien­za del viag­gio ad Auschwitz.

Anche Pan­tel­le­ria è sta­ta vit­ti­ma del­la Shoah; si è quin­di volu­to con­clu­de­re la gior­na­ta con l’ap­po­si­zio­ne, sul­la fac­cia­ta del Comu­ne, del­la tar­ga com­me­mo­ra­ti­va in ono­re di Car­lo e Alber­to Todros e Dona­to Spa­nò, tre ebrei di ori­gi­ne pan­te­sca soprav­vis­su­ti alla depor­ta­zio­ne nei cam­pi di con­cen­tra­men­to nazi­fa­sci­sti. A rac­con­ta­re la loro sto­ria ai ragaz­zi c’è sta­to San­dro Casa­no, insie­me al Sin­da­co, al Pre­si­den­te del Con­si­glio, del­l’As­ses­so­re e del Pre­si­den­te del Comi­ta­to Stu­den­te­sco che ha cura­to anche tut­ta la par­te tec­ni­ca dell’evento.

È quin­di sem­pre più impor­tan­te l’in­se­gna­men­to che ci dà la Sena­tri­ce Lilia­na Segre, cit­ta­di­na ono­ra­ria di Pan­tel­le­ria: “Col­ti­va­re la memo­ria è anco­ra oggi un vac­ci­no pre­zio­so con­tro l’in­dif­fe­ren­za e ci aiu­ta, in un mon­do cosi pie­no di ingiu­sti­zie e di sof­fe­ren­ze, a ricor­da­re che cia­scu­no di noi ha una coscien­za e la può usa­re.”   


Foto del Comi­ta­to Stu­den­te­sco, di Gio­van­na Fer­luc­ci e Ser­gio Minoli


 

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