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Waterfront di Pantelleria, Intervista a Giuseppe La Francesca (PD)

Giuseppe La Francesca Pd Pantelleria

Giuseppe La Francesca Pd Pantelleria

Il Pd rilancia il progetto del Waterfront di Pantelleria. Giuseppe La Francesca, portavoce del partito locale, spiega l’importanza dell’opera anche in un momento come questo

di Fla­vio Silvia

Il Pd que­sta set­ti­ma­na ha rilan­cia­to, dal­la sua pagi­na Fb, il pro­get­to del Water­front, per voce di Giu­sep­pe La Fran­ce­sca. Lo abbia­mo incon­tra­to per capi­re per­ché pro­prio ora per il Pd il Water­front diven­ta pro­po­sta strategica.

Signor La Francesca, che significa per Pantelleria il progetto Waterfront?

Sicu­ra­men­te quel­lo del Water Front è un pro­get­to corag­gio­so e ambi­zio­so di riqua­li­fi­ca­zio­ne e di rior­ga­niz­za­zio­ne degli spa­zi pub­bli­ci del lun­go­ma­re di Pan­tel­le­ria, che si esten­de anche all’area ester­na del Castel­lo e a Piaz­za Cavour; pro­get­to che risa­le all’ormai lon­ta­no 2009, che pur­trop­po però anco­ra oggi non vede compimento.

Perché ha ritenuto di tirar fuori questo argomento così delicato per la politica pantesca proprio in un momento così difficile per tutti noi? Cosa è cambiato da 8 anni a questa parte che vi ha riportato a sostenere questo progetto?

Per­so­nal­men­te ho sem­pre cre­du­to in que­sto pro­get­to di riqua­li­fi­ca­zio­ne e rior­ga­niz­za­zio­ne del lun­go­ma­re, sin dai tem­pi in cui rive­sti­vo l’incarico di Asses­so­re alla Riqua­li­fi­ca­zio­ne Urba­na, così come con­ti­nuo a cre­de­re nel­la neces­si­tà di pro­ce­de­re anche con una seria riqua­li­fi­ca­zio­ne di tut­to il cen­tro sto­ri­co di Pan­tel­le­ria capoluogo.
Anche se sia­mo in un momen­to par­ti­co­la­re, nel pie­no di una pan­de­mia che sta pro­du­cen­do e che pro­dur­rà una for­te cri­si eco­no­mi­ca, non pos­sia­mo esi­mer­ci dal pre­ve­de­re e pro­gram­ma­re un futu­ro per la nostra iso­la, che pas­sa anche attra­ver­so scel­te corag­gio­se, ma di impat­to, che pos­sa­no dare un nuo­vo vol­to a quel­la par­te di ter­ri­to­rio, il cen­tro urba­no di Pan­tel­le­ria, che per­so­nal­men­te con­si­de­ro la par­te più brut­ta del­la nostra iso­la, pro­prio per­ché dal secon­do Dopo­guer­ra non è mai sta­ta ogget­to di una seria pro­gram­ma­zio­ne di interventi.

Il waterfront è un progetto di riqualificazione urbana, questo potrebbe significare che Pantelleria potrebbe passare degli anni con il “Centro Storico” chiuso per lavori. Non pensa che potrebbe essere un danno per l’economia delle attività del lungomare?

Sono ottan­t’an­ni che Pan­tel­le­ria ormai è sen­za cen­tro sto­ri­co, per cui non vedo qua­le potreb­be esse­re il pro­ble­ma. È logi­co che un inter­ven­to strut­tu­ra­le e rior­ga­niz­za­ti­vo di tale dimen­sio­ne vada pia­ni­fi­ca­to con atten­zio­ne, non tra­scu­ran­do nes­sun det­ta­glio e soprat­tut­to con il mas­si­mo coin­vol­gi­men­to di tut­ti gli impren­di­to­ri che svol­go­no la pro­pria atti­vi­tà nel­la varie zone inte­res­sa­te dagli inter­ven­ti, al fine di ridur­re per loro i disa­gi. Cre­do che, a pro­get­to rea­liz­za­to, le pri­me a trar­ne bene­fi­cio da que­sta nuo­va rivi­si­ta­zio­ne del nostro cen­tro urba­no sia­no pro­prio que­ste atti­vi­tà commerciali.

Dal 2009 però questo progetto non è stato realizzato da nessuna Amministrazione. Quali sono stati i problemi che hanno bloccato l’intervento?

L’avvio del pro­get­to del water­front risa­le al 2009 con la pri­ma ammi­ni­stra­zio­ne Gabrie­le di cui io, nel­la par­te fina­le, feci par­te come Asses­so­re. Sicu­ra­men­te i pri­mi pro­ble­mi si ebbe­ro con l’amministrazione Di Mar­zo che si con­clu­se bru­sca­men­te e anti­ci­pa­ta­men­te nel giu­gno del 2012, a cui seguì un altro anno di com­mis­sa­ria­men­to. Per por­ta­re avan­ti pro­get­ti di tale enti­tà occor­re una gran­de volon­tà e capa­ci­tà poli­ti­ca che pur­trop­po non ci fu nei due anni di ammi­ni­stra­zio­ne Di Mar­zo e natu­ral­men­te nel suc­ces­si­vo anno di com­mis­sa­ria­men­to. L’iter ripar­tì, sep­pur a rilen­to, con la nuo­va ammi­ni­stra­zio­ne Gabrie­le che, nel 2017, appro­vò il pro­get­to pre­li­mi­na­re, poten­do così pro­ce­de­re alla pro­get­ta­zio­ne defi­ni­ti­va neces­sa­ria per poter acce­de­re ai finan­zia­men­ti. Riten­go che un pro­ble­ma sia sta­to anche la man­ca­ta defi­ni­zio­ne del pia­no par­ti­co­la­reg­gia­to del cen­tro sto­ri­co in cui l’opera rica­de­va. Anche qui tan­to si potreb­be dire, ma è un’altra storia.

In questo momento, in cui sono cambiati tutti i parametri quotidiani e le priorità in Italia e sull’isola, il Waterfront si può considerare una priorità per Pantelleria?

Asso­lu­ta­men­te sì! Per me tut­to quel­lo che è riqua­li­fi­ca­zio­ne e rior­ga­niz­za­zio­ne del nostro cen­tro urba­no è prio­ri­ta­rio per il futu­ro del­la nostra iso­la. Ricor­dia­mo­ci che il nostro cen­tro è il bigliet­to da visi­ta del­la nostra iso­la, un cen­tro che deve esse­re, miglio­ra­to, valo­riz­za­to e soprat­tut­to reso vivi­bi­le in ogni suo ango­lo, come suc­ce­de in ogni par­te d’Italia. Mi augu­ro che oggi ci pos­sa esse­re la volon­tà e la capa­ci­tà poli­ti­ca di por­ta­re avan­ti tale progetto.

 

 

Di seguito una relazione sintetica del progetto Waterfront

 

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