Il Parco Nazionale di Pantelleria ha incontrato gli imprenditori isolani.
Tra dubbi, incertezze e paure per l’immediato futuro, è emersa la voglia di fare squadra ed essere uniti per iniziare un percorso di rinascita e di rilancio dell’isola.
di Flavio Silvia
Continua l’impegno di tutte le istituzioni dell’isola di Pantelleria a sostegno e tutela del cittadino.
Nel tardo pomeriggio della giornata di lunedì 27 aprile, il Presidente del Parco, Salvatore Gabriele, ha incontrato degli esponenti e dei rappresentanti dei vari settori dell’economia dell’isola.
L’Ente Parco si è messo a disposizione per aiutare tutti i cittadini dell’isola a superare questa nuova fase nella maniera migliore per tutti. La Fase 2 avrà il suo inizio il 4 maggio e tutti i cittadini cercano risposte attraverso le istituzioni.
Il Presidente dell’Ente Parco ha voluto sottolineare la drammaticità del momento, precisando che questi incontri e le considerazioni che in esso vengono fatte vanno prese con il dovuto rispetto.
L’incontro è iniziato ufficialmente con l’intervento di Fabio Casano, Pantelleria Island, che non ha nascosto le sue perplessità ai presenti. La domanda che tutti si fanno e che Casano ha subito posto è come le aziende dovrebbero superare questa fase, viste le poche direttive che vengono date in merito. Casano ha continuato: “Non so come il Parco possa intervenire, al Comune abbiamo fatto delle richieste, ma ci auguriamo di ottenere delle risposte più concrete, non credo che il Parco si possa muovere come l’Amministrazione a livello di contributi, ma penso che il Parco possa svolgere una parte importante anche per quanto riguarda la Promozione del territorio”.
Ha preso poi la parola Alberto Zaccagni, che rappresenta gli imprenditori e gli artigiani dell’isola, affermando che: “L’unica cosa che possiamo fare adesso, dal nostro punto di vista, è mantenere al meglio l’isola, in modo che quando riapriremo saremo subito pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo, senza perdere altro tempo. Quindi, vorrei chiedere, come ho chiesto all’Amministrazione Comunale, cosa può fare l’Ente Parco per venire incontro alle nostre esigenze? Noi abbiamo pensato che potreste fare dei bandi a cui gli imprenditori isolani possono partecipare, per venire incontro a quelle che sono le esigenze economiche dell’isola. Bandi che ci serviranno anche per mantenere le peculiarità della nostra isola, come ad esempio i muretti a secco. Questo è un’interesse anche del Parco. Questa nostra idea è praticabile? E poi un’altra cosa che chiediamo è di snellire le pratiche, la burocrazia, proprio per venire incontro alle necessità che questa emergenza ci ha messo davanti. Un’altra cosa è sicuramente l’educazione ambientale per i giovani dell’Isola che soffriranno moltissimo questa situazione. Sono contento che siamo tutti qui a discutere insieme, perché può essere l’inizio di una collaborazione più vasta. Abbiamo bisogno di fare squadra.”
Il Presidente del Parco, Salvatore Gabriele, in merito agli interventi degli imprenditori, ha replicato: “Chi ci ha seguito negli ultimi giorni, ha notato che noi abbiamo cercato di mantenere un profilo di comunicazione sui media abbastanza alto e abbiamo cercato di promuovere, attraverso i meccanismi di virtual-tour, il territorio. Promuovendo l’isola nelle varie combinazioni, utilizzando un lavoro che in questo anno abbiamo messo su, ottenendo dei risultati abbastanza positivi. Confrontandoci anche con altri parchi, abbiamo scoperto che per questo Ente Parco la situazione è abbastanza più complicata visto che non c’è in pratica la continuità territoriale con il resto del Paese. Anche su questo lavoreremo nei prossimi giorni. Io personalmente ho dei rapporti con l’aeroporto di Verona, che nei prossimi giorni chiameremo per avere notizie su Volotea. Io già posso dire che Volotea volerà. Sicuramente vogliamo capire quali sono le prospettive per avviare dei rapporti, anche a livello promozionale, con l’aeroporto e la città di Verona.
Il Parco presenta dei limiti. Sicuramente non possiamo agire sulle tasse, possiamo provare ad attivare quei meccanismi di co-marketing e di promozione insieme a voi, mettendo a disposizione delle risorse. La nostra idea è quella di partire da un progetto condiviso di promozione che possa ad esempio riguardare gli incentivi sui biglietti.
Insomma, è chiaro: si tratta di far partire e rappresentare un progetto. Certo qui potrebbe anche nascere una collaborazione in sinergia con il Comune per tutte queste azioni di co-marketing. Loro ad esempio si ritroverebbero delle risorse disponibili che sono quelle della tassa di sbarco, che sono dedicate proprio a questo. Con il Comune noi stiamo facendo molte cose, abbiamo diversi protocolli di intesa, quindi da questo punto di vista non c’è nulla che possa impedirci delle collaborazioni. Il Ministero dell’Ambiente ha messo delle risorse a disposizione dei 24 parchi italiani, che sono nelle Zone Economiche Speciali. Su questo, nei prossimi giorni, sottoporremo al Ministero un’ipotesi di accelerazione per consentire che siano i 24 parchi italiani a gestire direttamente queste risorse.”
Ha successivamente preso la parola il direttore del parco, Antonio Parrinello: “Il Parco alla prima occasione che ha avuto di affidare dei lavori, ha scelto delle aziende locali, addirittura anche con un meccanismo, sempre nei limiti della legge, innovativo, grazie al quale abbiamo ricevuto anche degli apprezzamenti.
Un meccanismo che ci ha consentito di costituire prima l’Albo delle aziende agricole, per poi utilizzarle per fare la manutenzione del territorio. Per quanto riguarda invece la semplificazione che ci avete chiesto, posso rispondere che sul nostro sito si può trovare tutto quello che riguarda la modulistica in modo estremamente semplice. A breve partirà tutto il tema che riguarda l’agricoltura eroica e avremo delle risorse dirette che verranno date agli agricoltori. Sembra poi che da parte del Governo nazionale partiranno una serie di incentivi grazie ai quali sicuramente riusciremo ad avere delle procedure snelle che potranno migliorare determinate situazioni. Rispetto al turismo, mi preme dirvi due cose: il Governo Regionale sembra che sia intenzionato ad inserire dei voucher, che ci dovrebbero vedere dubito presenti. Pantelleria è un’isola perfetta per il post-Coronavirus, perché è un’isola distanziata. È un’isola dove l’80% di ricettività turistica è composta da case. L’isola ha una quantità di coste e sentieri dove il distanziamento è nei fatti, è un’isola che può permettere a migliaia di persone di circolare mantenendo il distanziamento, quindi non solo è Covid-free, ma è anche post-Covid. Se utilizziamo tutti gli strumenti che possiamo metter insieme e manteniamo questa collaborazione, probabilmente ce la faremo anche questa volta.”
Gildo La Barbera, assistente tecnico del Parco su temi di finanza, ha aggiunto: “Per quanto riguarda gli strumenti, dobbiamo tener conto di alcuni vincoli che il Parco ha, nel limite di quei vincoli dobbiamo stare. Il Parco può agire con e per le aziende su temi quali miglioramento delle performance ambientali, risparmio energetico, della promozione territoriale e lo può fare secondo due direttive, una che riguarda una tipologia di investimenti di carattere collettivo, o altrimenti si può ragionare su interventi per supportare micro-progetti di investimento, e quindi con un limite del 75% di contributi del Parco. Dando un sostegno alla ripartenza del territorio.”
Ha poi preso la parola Alessandro D’amico, proprietario de Le Cale: “In questo momento parliamo di qualcosa di incerto, c’è molto scetticismo, molti locali, quali bar e ristoranti che rappresento, non riapriranno, a causa proprio del distanziamento sociale. Non vorremmo sembrare assistenzialisti o altro, ma qua c’è veramente da rimboccarsi le maniche tutti. Per la prima volta vedo cooperazione, e spero che porterà a qualcosa di importante. La distanza sociale per il nostro settore sarà un problema. Stiamo subendo la situazione.”
Fabrizio Basile, rappresentante del consorzio Pantelleria DOC, ha proseguito: “Chiedo al Parco che gli investimenti non siano solo per la programmazione della stagione estiva, ma per tutto l’anno. Per noi che dobbiamo gestire i vigneti il problema non si concluderà a fine stagione. Probabilmente, non si farà la vendemmia. Ho chiesto anche al nostro consorzio di attuare una sorta di vendemmia verde, chiedo al Parco un sostegno anche per noi.”
Antonio Parrinello ha risposto: “La vendemmia verde lasciamola adottare ad altri luoghi d’Italia.”
L’ingegnere Gaspare Inglese: “Penso che l’emergenza che ci è presentata davanti ci farà reinventare tutto ciò che riguarda il nostro lavoro e il nostro modo di vivere.”
Francesca Minardi: “La mia riflessione è molto semplice, io non so cosa possiamo o non possiamo fare, sono pessimista, vedo ormai la stagione andata. Credo che però questo deve essere il punto di inizio per un progetto a lungo termine per risollevare l’immagine dell’isola.”
Amato Borromeo: “Non sono d’accordo con chi dice di chiudere l’isola. Le persone vogliono evadere e Pantelleria è perfetta da questo punto di vista, essendo Covid-free. Noi siamo ancora in tempo per salvare il salvabile attraverso queste sinergie, sappiamo che sarà una stagione ridotta ai minimi termini dal punto di vista economico. Cercheremo tutti insieme di fare la nostra parte. Siamo in tempo rispetto ad altre realtà che ormai si sono giocate la stagione”.
Se il Coronavirus ci ha messo alla prova, adesso proprio la Fase 2 metterà sempre di più a dura prova tutto il sistema Italia, che deve imparare a rinascere. Sarà dura risollevare l’economia, ma se l’unione e la cooperazione tra le persone è quella che abbiamo visto negli ultimi incontri con gli amministratori locali, Pantelleria sta seguendo la retta via.
Proprio questo è stato l’invito del Presidente del Parco di Pantelleria, Salvatore Gabriele: fare squadra, anche con le istituzioni, per superare questo momento difficile.
Pantelleria si rialzerà.
Sono il corrispondente di Punto a Capo per la Regione Sicilia, in particolare, per l‘isola di Pantelleria. Affronto le maggiori tematiche riguardanti il mio territorio, portando le notizie siciliane anche fuori dall’isola.
Cerco di trasmettere tramite i miei articoli la mia passione per la scrittura che sempre mi ha distinto e che oggi è arrivata anche a diventare metodo per la diffusione di notizie. Sono molto legato al mio territorio, questo è quello che mi porta a scrivere; oltre anche, sicuramente, alla passione che provo nei confronti delle tematiche che tratto.
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È la mia prima esperienza in un giornale, cerco di scrivere le notizie in modo tale da render interessante il tutto e condendolo con un pizzico di senso critico, per appassionare il lettore alla lettura dei miei articoli, trasmettendo la passione che metto nel scrivere i pezzi.