di Flavio Silvia
In occasione dell’ultima settimana in comando dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Pantelleria del Tenente di Vascello Donato Sirignano, gli abbiamo posto alcune domande.
Quali erano gli obbiettivi dell’avventura pantesca? Sono stati raggiunti?
Il mio proposito sul quale poi ho basato due anni di comando sono stati sostanzialmente due. Il primo, sicuramente è quello dell’apertura al pubblico, quindi dare fiducia a chi alla fine lavora con noi. Perché la Guardia Costiera è un’autorità che conosce come si va in mare e quindi può essere da supporto a chi lavora in mare, quindi questo è stato il primo proposito: l’apertura e la collaborazione con l’esterno. Questo è un obbiettivo che è stato raggiunto e personalmente me ne accorgo in questi ultimi giorni, perché sono tante le persone che per strada mi fermano manifestando il loro dispiacere per la mia partenza. Il secondo obbiettivo è stato la collaborazione e il lavorare per l’isola. Sono sempre stato convinto, e lo sono ancora, che se io lavoro per l’isola, l’isola restituisce: Pantelleria mi ha restituito una soddisfazione personale.
Quali sono le esperienze che più l’hanno segnato nell’avventura a Pantelleria?
Io penso alle esperienze che più mi hanno segnato e mi hanno messo alla prova. Una è stata sicuramente l’evento di Nave Palinuro, perché è grazie a quell’evento che con il Comune, ed il lavoro dei tecnici del Comune che voglio ringraziare: Gambino, Busetta ed il Sindaco stesso, siamo riusciti a dare un nuovo volto al molo Wojtyla. Adesso infatti un molo vero di un porto vero. Il porto di Pantelleria è una pietra miliare per chi parte e arriva nell’isola.
Altro punto è stata sicuramente, l’opera che abbiamo fatto a Gadir con la vasca che abbiamo “liberato”, facendo togliere le barche nelle zone dove vi erano delle fuoriuscite termali, e restituendo così l’accesso alle persone. Vorrei ringraziare a questo punto anche tutte le persone di Gadir che piano piano hanno compreso quanto fosse importante per panteschi e turisti poter usufruire di quella vasca. Il risultato è bellissimo.
Infine, non posso non ricordare la ricerca di Federico Merlo, esperienza che mi ha segnato al di là dell’aspetto professionale anche personalmente. Sono stati 15 giorni continui di ricerca molto impegnativi. L’epilogo non è stato dei migliori, ma quell’esperienza ha messo in campo tutte le forze dell’isola per un unico obbiettivo. Colgo l’occasione per salutare la famiglia di Federico a cui invio un grosso abbraccio.
Sappiamo che la Guardia Costiera di Pantelleria ha avuto un ruolo importante per l’organizzazione e la riuscita dell’evento di Nave Palinuro. Che emozione ha provato nel veder entrare in porto il vascello?
Ho provato un sentimento di vittoria. Io ero sulla mia motovedetta e ho seguito tutte le fasi dal mare. Quando l’ho vista, ho pensato “Ce l’abbiamo fatta!” C’erano molte persone diffidenti, persone che non credevano neanche nei giorni precedenti al suo ingresso in porto. Quando il Palinuro approcciava il porto di Pantelleria e ho visto lo skyline dell’isola, lì c’è stato posto solo per una gioia immensa e soddisfazione assoluta.
Qual è il suo legame con l’isola?
Sono stati due anni intensi e pieni! Emotivamente ancora oggi che sto facendo i pacchi per il trasloco, ho difficoltà, perché l’isola mi ha assorbito e io mi sono abbandonato all’isola. Mi sono seduto a tavola con i panteschi, ho bevuto tanto passito, ho mangiato tante vostre prelibatezze e mi legato sentimentalmente all’isola. Come dissi tempo fa: “Pantelleria è dura come la sua roccia, ma è accogliente come il suo mare”.
Vuole ringraziare qualcuno in particolare alla conclusione di questi due anni di esperienza lavorativa nell’isola?
Pantelleria mi ha fatto vivere due anni intensi. Tutto quello che ho fatto, non l’avrei fatto senza i ragazzi. Senza i 41 ragazzi della Capitaneria, che sono poi alla fine le persone che più mi hanno conosciuto, mi sono stati vicini nei momenti di difficoltà e mi hanno spinto supportato quando invece c’era da gioire. È grazie a loro che ho vissuto con intensità l’isola, ma è anche grazie a loro che oggi vado via piangendo.
La Redazione di PantelleriaNotizie vorrebbe ringraziare personalmente il Comandante Sirignano, con il quale, nel corso della sua permanenza sull’isola, abbiamo instaurato un forte legame, che poi si è trasformato anche in collaborazione professionale con la nascita della rubrica dedicata alla Guardia Costiera di Pantelleria, nata proprio da un’idea del Comandante Donato Sirignano.
Pantelleria Notizie e l’isola la ricorderanno sempre Comandante, con un arrivederci caro a chi ama il mare: “Vento in poppa e mare calmo”.
Sono il corrispondente di Punto a Capo per la Regione Sicilia, in particolare, per l‘isola di Pantelleria. Affronto le maggiori tematiche riguardanti il mio territorio, portando le notizie siciliane anche fuori dall’isola.
Cerco di trasmettere tramite i miei articoli la mia passione per la scrittura che sempre mi ha distinto e che oggi è arrivata anche a diventare metodo per la diffusione di notizie. Sono molto legato al mio territorio, questo è quello che mi porta a scrivere; oltre anche, sicuramente, alla passione che provo nei confronti delle tematiche che tratto.
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