Pantelleria penalizzata dagli orari dei voli Albastar da e per Trapani in collegamento con Roma.
24 ore di attesa per la coincidenza: peggio delle 5 ore dei precedenti voli Alitalia. Così si tarpano le ali alle possibilità di espansione del comparto turistico isolano.
di Flavio Silvia
La stagione estiva è ormai alle porte. Pantelleria nonostante tutto però ha ancora problemi con i trasporti e le novità annunciate sull’Aeroporto di Trapani, di fatto, confermano un’esclusione dell’isola dalle coincidenze con la Capitale e con il centro-sud Italia per l’intera estate. I bandi di continuità territoriale per i collegamenti con Trieste, Parma, Perugia, Brindisi, Ancona e Napoli scadranno il 18 agosto e, se tutto andrà bene, prevederanno collegamenti da dopo il 1° novembre, di fatto inutili per la stagione turistica. E poi bisognerà vedere gli orari dei voli.
Ma andiamo con ordine. Quella dei trasporti, per Pantelleria, è un’odissea di lunga data.
Partendo dal fatto che la nave molto spesso, per una ragione o per un’altra, lascia i passeggeri a terra e attualmente solo una fa servizio per l’isola, questa probabilmente non è il miglior mezzo di trasporto per raggiungere Pantelleria data la lunghezza del viaggio e il costo, e il fatto che continuino ad essere segnalati disservizi è ancor più sconfortante nell’ottica della stagione estiva. Molte sono le segnalazioni di passeggeri, infatti, che purtroppo sono stati lasciati ad aspettare la nave per diversi giorni proprio nella provincia trapanese.
L’altro mezzo di trasporto, sicuramente più efficiente e veloce, è l’aereo. Pantelleria, grazie ad un proprio aeroporto, è collegata con la Sicilia con la compagnia Danish Air Trasport, DAT, compagnia quest’ultima che dopo i primi problemi nel gestire i collegamenti con la Sicilia, sembra aver trovato finalmente un equilibrio. Ma con i trasporti, a prescindere dall’emergenza Covid, Pantelleria non è stata fortunata negli anni, e non a caso i panteschi lamentano spesso di essere in un certo senso ‘boicottati’ proprio riguardo ai collegamenti con la terra ferma, sia essa l’Isola Madre che il resto d’Italia.
È di pochi giorni fa la notizia che Alitalia ha ceduto le proprie rotte in partenza da Roma e Milano con destinazione Trapani alla compagnia spagnola ALBASTAR. Una notizia che molti cittadini della provincia trapanese hanno accolto con grande entusiasmo. Ricordiamo tutti, gli aeroplanini tricolore su Trapani, che sono il simbolo della volontà popolare che “Birgi vuole volare”. Ma Birgi accetta di volare a qualsiasi condizione?
La domanda sorge spontanea, perché gli orari dei voli ALBASTAR con la Capitale, giusto per citare la rotta più importante in cui sostituisce la compagnia di bandiera, sono utili solo ad eventuali pendolari trapanesi che hanno bisogno di raggiungere la Capitale il mattino presto e tornare la sera tardi.
Quanti turisti dal centro Italia sarebbero disponibili a sacrificare due giorni di vacanza per arrivare a Birgi la sera alle 21,30, con ancora nessuna notizia certa su eventuali servizi navetta con Trapani centro o altre città disponibili dopo le 22.00, e ripartire all’alba dell’ultimo giorno, pagando un altro pernottamento che si usufruisce solo a metà?
Inoltre, i voli – che dal sito sembrano già ampiamente sold out, evidentemente ideali per i rientri a Trapani degli abitanti della provincia – non ci sono proprio di sabato, giorno che in genere è preferito dai maggiori Tour Operator per arrivi e partenze dei pacchetti 8 giorni/7 notti. Data l’importanza dell’aeroporto Birgi per la ripresa economica e turistica di Trapani e provincia, soprattutto nell’ottica di recuperare le tratte dell’Italia centrale più penalizzate in questi ultimi anni, ci chiediamo, questi orari sono stati discussi con gli operatori turistici del trapanese?
Non parliamo poi dei collegamenti con Pantelleria. Pantelleria ha in Trapani una tratta privilegiata per ovvi motivi. Molti dei servizi mancanti sull’isola si svolgono a Trapani e provincia, anche geograficamente più vicina di Palermo. Non è un caso che durante l’emergenza Covid in tanti si siano lamentati, Sindaco in primis, della chiusura del collegamento aereo con la città che costringeva soprattutto le partorienti ed i malati oncologici ad un vero e proprio viaggio della speranza passando per Palermo, per raggiungere Trapani con tutti i rischi epidemiologici del caso.
La coincidenza con Roma già risultava problematica con Alitalia, con attese anche di 4–5 ore per una coincidenza con Pantelleria, ma invece di migliorare, la situazione è peggiorata. Adesso con questi orari l’attesa è diventata di 24 ore!
Il volo, che comincerà ad operare da lunedì 27 luglio, con partenza dalla Capitale alle ore 20:15 ha come orario di arrivo le 21:20. Il primo volo DAT utile per Pantelleria è alle 8.10 del giorno successivo. Anche prendendo in considerazione il volo aggiuntivo del solo venerdì, con partenza alle ore 9:30 e arrivo a Trapani alle ore 10:35, è da considerare comunque scomoda la coincidenza con l’isola viste le ben 9 ore di attesa che si prospettano.
Il ritorno a Roma è anche più penalizzante, partendo da Trapani alle 7.10, rende necessario un trasferimento il giorno precedente dall’isola con pernottamento in prossimità dell’aeroporto.
Di fatto si taglia fuori Pantelleria dal collegamento e questo non vuol dire solo tagliare fuori i panteschi, ma anche il comparto turistico isolano. In quanti turisti preferirebbero scendere a Trapani, sapendo che comunque due pernottamenti, anzi uno e mezzo, perché al ritorno ci si dovrebbe alzare alle 4 di mattina, si dovrebbero comunque fare a Trapani e possibilmente vicino all’aeroporto data la necessaria ‘alzataccia’?
Perché in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo in questo periodo, sono i cittadini panteschi che devono subire le maggiori conseguenze? Perché il turista del centro Italia deve essere messo nelle condizioni di pagare più di 200€ per il Roma-Palermo che in periodi di alta stagione arriva a prezzi da traversata transatlantica? Lo scorso anno a luglio costava meno andare a San Pietroburgo, in Russia, da Roma che venire sull’isola e questo già dice tutto.
Eppure proprio dopo l’emergenza Covid è stato chiaro come non mai che per Pantelleria sarebbe fondamentale riuscire a variare il target turistico di riferimento, vincolato pericolosamente alle sole tratte del Nord Italia, ora in affanno. Riuscire ad aprire al resto d’Italia e poi al resto d’Europa è l’unica alternativa per il futuro del comparto economico più importante dell’isola, che così invece si vede letteralmente le ali tarpate nell’iniziare a percorrere anche un’alternativa auspicata ed importante.
I voli diretti per Roma da Pantelleria di Alitalia inizieranno solo i primi di luglio e termineranno i primi di settembre, con una stagionalità che l’isola cerca di allungare e i vettori continuano a contrarre. Blu Express, lo sapevamo già, non vola più e rimane unicamente il collegamento della Volotea che si rivolge solo alle città al di là del Po.
Troppo poco e troppo rischiosa come unica opzione in un contesto che, l’emergenza Covid ce lo ha insegnato, potrebbe essere all’improvviso compromesso per qualsiasi motivo. Questo non è quello che Pantelleria merita.
A proposito delle mancate coincidenze con Pantelleria, c’è stato un paio di giorni fa un botta e risposta tra il Sindaco Vincenzo Campo e il Presidente Salvatore Ombra su Facebook che, chiamato in causa in un post del Primo Cittadino, ha inteso rispondere non entrando nel merito, ma facendo considerazioni politiche. Di fatto, niente di nuovo.
Pantelleria merita il meglio e merita rispetto, l’isola e gli isolani. Nelle questioni trasporti, invece, sembra che abbiano importanza solo le diverse appartenenze e posizioni politiche, senza pensare che in questo caso stiamo parlando di collegamenti a volte vitali, per ragioni diverse, alla sopravvivenza pantesca.
Sono il corrispondente di Punto a Capo per la Regione Sicilia, in particolare, per l‘isola di Pantelleria. Affronto le maggiori tematiche riguardanti il mio territorio, portando le notizie siciliane anche fuori dall’isola.
Cerco di trasmettere tramite i miei articoli la mia passione per la scrittura che sempre mi ha distinto e che oggi è arrivata anche a diventare metodo per la diffusione di notizie. Sono molto legato al mio territorio, questo è quello che mi porta a scrivere; oltre anche, sicuramente, alla passione che provo nei confronti delle tematiche che tratto.
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È la mia prima esperienza in un giornale, cerco di scrivere le notizie in modo tale da render interessante il tutto e condendolo con un pizzico di senso critico, per appassionare il lettore alla lettura dei miei articoli, trasmettendo la passione che metto nel scrivere i pezzi.