Dalla Val d’Aosta a Pantelleria, le Cinque Vele di Legambiente e TCI

Dalla Val d’Aosta a Pantelleria, le Cinque Vele di Legambiente e TCI

30/06/2020 0 Di Francesca Marrucci

Legambiente e Touring Club Italiano presentano Vacanze Italiane

Oltre 200 proposte di viaggi inaspettati a due passi da casa 

Per un’estate sicura nell’Italia che non hai mai visto, dalla Val d’Aosta a Pantelleria, passando per la ciclovia degli Appennini

Dal­la Val d’Ao­sta a Pan­tel­le­ria, pas­san­do per la ciclo­via degli Appen­ni­ni, ma anche per anti­chi per­cor­si e cam­mi­ni sto­ri­ci e reli­gio­si come la via Fran­ci­ge­na, la via degli Dei, la via degli Aba­ti, anche nota come “la Fran­ci­ge­na di Mon­ta­gna”, sen­za dimen­ti­ca­re i Bor­ghi Ban­die­re Aran­cio­ni e le loca­li­tà di mare e di lago a Cin­que Vele: è l’Italia più auten­ti­ca e for­se meno cono­sciu­ta che in que­sta esta­te 2020 potrà rive­lar­si una fan­ta­sti­ca sco­per­ta per tan­ti connazionali.

Un’Italia che Legam­bien­te e Tou­ring Club Ita­lia­no pro­pon­go­no in Vacan­ze Ita­lia­ne, la nuo­va gui­da on line che rac­co­glie oltre 200 iti­ne­ra­ri – tra i qua­li 43 in bici, 63 a pie­di, 13 a caval­lo e 7 pro­po­ste inter­re­gio­na­li di lun­ga per­cor­ren­za –  per la sta­gio­ne esti­va ormai in par­ten­za. Si trat­ta di un’ampia ras­se­gna di sog­gior­ni dal nord al sud del­la Peni­so­la per tut­ti i gusti e le abi­li­tà tenen­do con­to del­le misu­re anti–covid19 da adot­ta­re. Pre­val­go­no di con­se­guen­za le mete dell’entroterra e le pro­po­ste a pie­di, a caval­lo o in bici­clet­ta, dove le moda­li­tà di spo­sta­men­to già garan­ti­sco­no di per sé il neces­sa­rio distan­zia­men­to fisico.

Con­sul­ta­re Vacan­ze Ita­lia­ne è sem­pli­ce, basta anda­re sul sito www.touringclub.it/vacanzeitaliane dove sarà pos­si­bi­le leg­ge­re i vari iti­ne­ra­ri sud­di­vi­si e scel­ti sul­la base di un lavo­ro con­giun­to che ha visto Legam­bien­te e il Tou­ring Club Ita­lia­no col­la­bo­ra­re insie­me a tour ope­ra­tor spe­cia­liz­za­ti e net­work del set­to­re come AITR (Asso­cia­zio­ne Ita­lia­na Turi­smo Respon­sa­bi­le), Sweet­moun­tains, Turi­smoa­ca­val­lo e Amo­do (Asso­cia­zio­ne Mobi­li­tà Dol­ce). Ogni pro­po­sta di viag­gio è accom­pa­gna­ta da un link infor­ma­ti­vo che con­sen­te di appro­fon­di­re le infor­ma­zio­ni sul sito del tour ope­ra­tor o del sog­get­to ter­ri­to­ria­le che ospi­ta l’offerta.

Pantelleria - Foto di Tommaso Brignone

Pan­tel­le­ria, Foto di Tom­ma­so Brignone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Itinerari

 Dal nord al sud del­la Peni­so­la sono tan­ti i viag­gi “ina­spet­ta­ti”:  si va dal per­cor­so in e‑bike tra casta­gni e vil­lag­gi di mon­ta­gna ai pie­di del Cer­vi­no, al sog­gior­no nel­la Barag­gia, in pro­vin­cia di Ver­cel­li, zona di risa­ie, cono­sciu­ta anche come l’ultima sava­na d’Italia per le sue carat­te­ri­sti­che geo­mor­fo­lo­gi­che, dal­la set­ti­ma­na in 5 rifu­gi del­la Val Chi­so­ne (To) alla sco­per­ta del­le Alpi ligu­re tra anti­che mal­ghe e i sapo­ri del­la Cuci­na Bian­ca in Val­le Arro­scia per poi pas­sa­re in Abruz­zo alla ciclo­pe­da­la­ta lun­go la Costa dei Tra­boc­chi ai trek­king sul­la Majel­la Orien­ta­le. E poi tut­ti da sco­pri­re sono i “pae­sag­gi di roc­cia” come i bor­ghi di Pie­trab­bon­dan­te (IS), Bagno­li del Tri­gno (IS), Pie­tra­cu­pa (CB), in Moli­se, che han­no dato for­ma alla pro­pria comu­ni­tà median­te il lega­me con la dura roc­cia, tal­vol­ta rac­chiu­sa nel nome del paese.

E anco­ra trek­king lun­go i sen­tie­ri del­le far­fal­le nell’Oltrepò pave­se, lun­go l’anello di For­ca d’Acero, nel Par­co Nazio­na­le d’A­bruz­zo Lazio e Moli­se, tra fag­ge­te, albe­ri monu­men­ta­li e sug­ge­sti­vi; e poi ciclo­pe­da­la­te costeg­gian­do l’Adige o l’Isonzo, vacan­ze in bici + boat nel­la lagu­na di Vene­zia, nel Del­ta del Po o sul­le trac­ce di Heming­way in Val Trebbia.

Per i più esper­ti ci sono nume­ro­se escur­sio­ni a caval­lo, a par­ti­re da quel­la in Val­de­ra (Pi) o il trek­king con gli asi­ni sui sen­tie­ri e le mulat­tie­re dei Mon­ti Sibil­li­ni e del­la Valnerina.

Da non per­de­re il Cam­mi­no dei Bri­gan­ti, 100 km tra pae­si medie­va­li e natu­ra sel­vag­gia lun­go il con­fi­ne fra Abruz­zo e Lazio sul­le orme del pas­sag­gio dei bri­gan­ti del­la Ban­da di Car­to­re, tra la Val de Var­ri, la Val­le del Sal­to e le pen­di­ci del Mon­te Veli­no. Alto tas­so di avven­tu­ra per la pro­po­sta di canyo­ning nel­le gole dell’Albegna, a Sem­pro­nia­no (Gr), in una Tosca­na per soli ama­to­ri, da qui si dipar­to­no anche alcu­ne escur­sio­ni di inso­li­ta bel­lez­za. Adre­na­li­na pura inve­ce per chi vor­rà spe­ri­men­ta­re il Volo dell’Angelo o il pas­sag­gio sul pon­te tibe­ta­no nel­le Dolo­mi­ti Luca­ne. E poi spe­leo­raft nel Cilen­to, in canoa sul fiu­me Tiri­no, ma anche escur­sio­ni e avven­tu­re nel­la riser­va regio­na­le del­le Val­li Cupe, in Cala­bria, fra mae­sto­si canyon, gigan­te­schi albe­ri seco­la­ri, cen­ti­na­ia di casca­te, anti­chi mona­ste­ri ed aree archeo­lo­gi­che: un pae­sag­gio da India­na Jones ina­spet­ta­to nel­l’en­tro­ter­ra calabrese.

E infi­ne il trek­king lun­go il Sel­vag­gio Blu, lo straor­di­na­rio cam­mi­no lun­go la costa orien­ta­le sar­da, e anco­ra il trek­king del­le vec­chie minie­re nel­la zona di Mon­te­vec­chio o il cam­mi­no nel­la Sici­lia più auten­ti­ca lun­go la Via Anno­na­ria, quel­la che cor­re fra Enna e la costa di Tusa, pas­san­do per lo spet­ta­co­lo del­le Mado­nie, che un tem­po ser­vi­va a far giun­ge­re il gra­no dall’entroterra sicu­lo al resto d’Europa. Non man­ca­no le pro­po­ste green anche per chi sarà costret­to a rima­ne­re nel­la Capi­ta­le e espe­rien­ze di natu­ra estre­ma e ina­spet­ta­ta a pochi chi­lo­me­tri dal cen­tro del­la Cit­tà Eter­na: dal canyo­ning al Fos­so del­la Mola, nel­la Val­le del Sal­to, in pro­vin­cia di Rie­ti all’anello di Cam­pa­gna­no, 21 km fra i resti dell’antica via Ame­ri­na, per con­clu­de­re con le escur­sio­ni nel­la riser­va dell’Insugherata.

 

“Il turismo che fa bene all’Italia”

“Con la gui­da Vacan­ze Ita­lia­ne – dichia­ra Gior­gio Zam­pet­ti, diret­to­re gene­ra­le di Legam­bien­te – rac­con­tia­mo quel turi­smo di pros­si­mi­tà che fa bene all’Italia. Par­ten­do dal­le bel­lez­ze del­l’en­tro­ter­ra con i bor­ghi, aree mera­vi­glio­se e poco cono­sciu­te, cam­mi­ni e vie sto­ri­che, ciclo­vie, per poi spo­star­ci in quel­le loca­li­tà di mare e di lago capa­ci di uni­re tute­la e soste­ni­bi­li­tà ambien­ta­le. La sta­gio­ne esti­va di que­st’an­no sarà mol­to par­ti­co­la­re. Por­ta con sé i segni di una pan­de­mia che ha col­pi­to l’Italia e il l mon­do inte­ro e ci costrin­ge­rà al distan­zia­men­to fisi­co, ma può diven­ta­re l’oc­ca­sio­ne per risco­pri­re un turi­smo di pros­si­mi­tà, più soste­ni­bi­le e lega­to alla mobi­li­tà dol­ce, sco­pren­do luo­ghi da nord a sud del Pae­se che non ci aspet­tia­mo, all’in­se­gna del rispet­to e del­la sco­per­ta di un gran­de patri­mo­nio ambien­ta­le e culturale”.

“Le pro­po­ste rac­col­te in Vacan­ze Ita­lia­ne – affer­ma Fran­co Isep­pi, Pre­si­den­te del Tou­ring Club Ita­lia­no –  espri­mo­no un for­te sen­so di appar­te­nen­za al Pae­se. Tra que­ste mi pre­me sot­to­li­nea­re quel­le che si rac­cor­da­no ideal­men­te ad un’idea sug­ge­sti­va e stra­te­gi­ca di Giu­sep­pe De Rita: pro­muo­ve­re l’Appennino la spi­na dor­sa­le dell’Italia. L’Appennino è un tema del nostro futu­ro, fon­da­men­ta­le per la rego­la­men­ta­zio­ne del­le acque e la dife­sa del suo­lo, ma è anche il luo­go dove sono rac­chiu­se straor­di­na­rie memo­rie cul­tu­ra­li, arti­sti­che, devo­zio­na­li, di vita comunitaria”.

Proposte interregionali

La gui­da on line rac­co­glie anche set­te pro­po­ste inter­re­gio­na­li di lun­ga per­cor­ren­za: dall’Alta Via dei Par­chi che par­te da Ber­ce­to, nei pres­si del Pas­so del­la Cisa, in pro­vin­cia di Par­ma, e arri­va fino alla rupe del­la Ver­na, per poi rag­giun­ge­re l’e­re­mo sul Mon­te Car­pe­gna, nel Par­co del Sas­so Simo­ne e Simon­cel­lo all’affascinante cam­mi­no del­le Ter­re Muta­te, un per­cor­so in 14 tap­pe da Fabria­no a L’A­qui­la dove il sisma del 2016 e quel­lo del 2006 han­no cam­bia­to i con­no­ta­ti dei luo­ghi sen­za intac­car­ne la bel­lez­za e la pos­si­bi­li­tà di frui­zio­ne per pas­sa­re alla via degli Dei, un iti­ne­ra­rio di 130 km che col­le­ga Piaz­za Mag­gio­re a Bolo­gna con Piaz­za del­la Signo­ria a Firen­ze immer­si nel­la splen­di­da natu­ra dell’Appennino Tosco Emiliano.

E poi trek­king lun­go la Via di San Fran­ce­sco tra Umbria, Tosca­na e Lazio per pas­sa­re alla ciclo­via degli Appen­ni­ni con i suoi oltre 2600 km e un per­cor­so su stra­de a bas­so traf­fi­co divi­so in 42 tap­pe. Da non per­de­re, inol­tre, la Via del­la Lana e del­la Seta, un cam­mi­no di 130 km che toc­ca bor­ghi, cime e val­la­te con­giun­gen­do il cen­tro sto­ri­co di Bolo­gna, per seco­li capi­ta­le del­la seta, e Pra­to, capi­ta­le del distret­to del­la lana e del tes­si­le. Ed infi­ne Ita­lia Coa­st to Coa­st, l’i­ti­ne­ra­rio in 18 tap­pe che va dal Cone­ro (Mar­che) al Mon­te Argen­ta­rio (Tosca­na) frui­bi­le da tut­ti, anche in bici­clet­ta per 9 tap­pe, e per tut­to l’anno.

Per gli aman­ti del mare, oltre a que­sti 200 iti­ne­ra­ri, Legam­bien­te segna­la sul suo sito (https://www.legambiente.it/guida-blu/) ben quin­di­ci loca­li­tà mari­ne e set­te lacu­stri insi­gni­te del­le cin­que vele 2020 dove tra­scor­re­re una vacan­za atten­ta all’ambiente, all’in­se­gna di natu­ra e acqua puli­ta, ma anche di eccel­len­ze eno­ga­stro­no­mi­che e luo­ghi d’arte.

Il rico­no­sci­men­to vie­ne asse­gna­to ogni anno da Legam­bien­te e dal Tou­ring club ita­lia­no. Tra le 15 loca­li­tà mari­ne pre­mia­te que­st’an­no  con le cin­que vele, ecco le pri­me cin­que in clas­si­fi­ca:  al pri­mo posto il com­pren­so­rio sar­do di Bau­nei, segui­to dal­la Marem­ma Tosca­na gui­da­ta dal Comu­ne di Casti­glion del­la Pesca­ia (2 posto), dal lito­ra­le di Chia con il Comu­ne di Domus de Maria sem­pre in Sar­de­gna (3 posto), il com­pren­so­rio cam­pa­no del Cilen­to Anti­co gui­da­to dal Comu­ne di Pol­li­ca (4 posto) e anco­ra quel­lo del­la Costa d’Ar­gen­to e l’Isola del Giglio gui­da­to dal Comu­ne di Iso­la del Giglio (5 posto). Per quan­to riguar­da la clas­si­fi­ca del­le Regio­ni, al pri­mo posto trion­fa anche que­st’an­no la Sar­de­gna con la ban­die­ra a Cin­que Vele che sven­to­la su ben cin­que lito­ra­li del­l’i­so­la, segui­ta da Tosca­na e Puglia a pari meri­to con 3 com­pren­so­ri a cin­que vele, segue poi la Cam­pa­nia con due, e Ligu­ria e Sici­lia con un com­pren­so­rio a testa.

Da non per­de­re anche le loca­li­tà lacu­stri come il lago del Mis, in Vene­to, al pri­mo posto del­la clas­si­fi­ca del­le loca­li­tà lacu­stri a cin­que vele, segui­to dal lago di Mol­ve­no (Tren­ti­no Altro Adi­ge) in secon­da posi­zio­ne, dal Lago di Fiè (Bz), in Tren­ti­no Altro Adi­ge, ter­zo in clas­si­fi­ca. E poi dal Lago di Gar­da – Riva Occi­den­ta­le (4 posto), dal lago di Mon­ti­co­lo (Bz), in Tren­ti­no Altro Adi­ge al quin­to posto. Sesto e set­ti­mo posto per il Lago di Avi­glia­na Gran­de (To), in Pie­mon­te, e quel­lo dell’Accesa (Gr) in Toscana.

CLASSIFICA CINQUE VELE 2020 

Classifica dei comprensori di mare a cinque vele

 

Classifica Località lacustri a cinque vele