Lo Storico Paolo Pezzino entra in polemica con l’Aeronautica militare per i lavori fatti nell’aeroporto di Pantelleria: “I fasci littori all’entrata andrebbero rimossi, non illuminati con il tricolore”
I lavori di rinnovamento nell’aeroporto di Pantelleria “non hanno nulla a che fare con la politica”, ma sono stati realizzati “in vista del 2 giugno” e sono stati fatti in altre basi aeronautiche italiane. Così fonti militari locali hanno spiegato all’AGI le ragioni della luce artificiale che illumina l’unico ingresso, accompagnato da fasci littori, della struttura. Tutto è stato realizzato, “come nel resto d’Italia, in una fase importante, in cui si vuol lanciare il messaggio dell’unità nazionale raccolta sotto la bandiera”.
La polemica è stata innescata dallo storico Paolo Pezzino, in passato docente dell’Università di Pisa, dopo la segnalazione, sulla mailing list della Società italiana per lo Studio della Storia Contemporanea da parte di un socio, che aveva segnalato come l’edificio dell’Aeronautica militare sull’isola di Pantelleria fosse tuttora caratterizzato da simboli di età fascista.
“Una caserma dell’aviazione, con pilastri all’ingresso dove, ben in vista, ci sono i fasci littori: questi simboli andrebbero rimossi”, dice Pezzino. “Ora c’è anche una luce tricolore che illumina i pilastri dal basso il tricolore può andare bene, sono i fasci littori che andrebbero rimossi, anche perché non hanno alcun valore artistico”.
L’aeroporto militare di Pantelleria, costruito durante il regime e oggi aperto al traffico civile, rappresentò una struttura strategica negli anni della Seconda guerra mondiale, quando l’isola rivestiva un ruolo strategico nella geopolitica del Mediterraneo.
Pantelleria fu il primo lembo d’Italia conquistato dagli ango-americani. Un mausoleo ricorda i morti di tutte le guerre, e in particolare quelli della battaglia aeronavale del 1942, con la presenza delle bandiere italiana, inglese e tedesca.
“I lavori di rinnovamento – replicano i militari – non avvengono ogni anno, e, anzi, proprio in questa occasione non abbiamo fatto in tempo a far pulire i fasci”, segno che l’intento dell’aeronautica militare non è di “valorizzare quei simboli, ma la storia” della struttura.
In ogni caso, le stesse fonti invitano chi ha sollevato perplessità nelle ultime ore a recarsi di persona nell’isola, e accertarsi che tutto è stato fatto solo per dare “un senso di ordine e pulizia” all’intero aeroporto.
Fonte: Agenzia AGI
LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE FRANCESCA MARRUCCI
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Chi è lo Storico Paolo Pizzino?
Titolare della cattedra di Storia contemporanea relativo al corso di laurea in Storia nel corso triennale e del corso di laurea in Storia e Civiltà per la specialistica all’Università di Pisa, è anche socio fondatore della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCO), membro del comitato di direzione della rivista “Passato e presente”, editorial advisor della rivista “Modern Italy. Journal of the Association for the Study of Modern Italy”, presidente del comitato scientifico del Museo audiovisivo della Resistenza.
È stato responsabile per l’Università di Pisa della convenzione di collaborazione scientifica con l’Institut for Holocaust Researches di Yad Vashem, Gerusalemme, attiva per il quadriennio 2005–2008. È stato anche direttore del Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea della stessa Università di Pisa dal 2000 al 2003, prorettore per i rapporti con il territorio dell’Università di Pisa dal 2003 al 2006, direttore della Scuola di Dottorato in Storia, Orientalistica e Storia delle Arti, Università di Pisa per il biennio 2010–2011.
Dal 1º novembre 2011 al 1º giugno 2014 è stato distaccato presso il Centro Linceo interdisciplinare “Beniamino Segre” dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Roma.
Link a opere e biografia: https://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Pezzino
Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
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