Vigneti eroici e storici, un patrimonio nazionale. Pantelleria esempio unico

Vigneti eroici e storici, un patrimonio nazionale. Pantelleria esempio unico

28/07/2020 0 Di Giampietro Comolli

Vigneti eroici e storici, un patrimonio nazionale

Pantelleria esempio unico. Avvalora una diversità viticola e storica autonoma

Riconosciuti per legge, ma ancora fondi non disponibili 

 di Giam­pie­tro Comolli

Bel­la­no­va, Fran­ce­schi­ni, Costa, rispet­ti­va­men­te mini­stri del­la agri­col­tu­ra ali­men­ta­zio­ne, dei beni cul­tu­ra­li e turi­smo, dell’ambiente han­no fir­ma­to insie­me, a tre mani, il decre­to leg­ge che rico­no­sce i vigne­ti sto­ri­ci ed eroi­ci come un patri­mo­nio ita­lia­no da tute­la­re, soste­ne­re e valo­riz­za­re. Tre “ver­bi” che dovreb­be­ro dire tut­to da soli sen­za ulte­rio­ri dettagli. 

Alcu­ne vigne nazio­na­li diven­ta­no legal­men­te un valo­re cul­tu­ra­le. Quel­lo che dall’inizio degli anni ’90 (1990–1995 per inten­der­ci) alcu­ni tec­ni­ci ed esper­ti chie­do­no, ad ini­zia­re da tut­ti colo­ro che han­no fon­da­to, col­la­bo­ra­to e segui­to il Cer­vim di Aosta.

Nei pri­mi anni si defi­ni­ro­no para­me­tri e model­li rela­ti­vi alla cer­ti­fi­ca­zio­ne, oggi, rico­no­sciu­ti final­men­te per leg­ge. Ma come dice il mini­stro Bel­la­no­va, un pros­si­mo prov­ve­di­men­to del Gover­no sta­bi­li­rà anche le risor­se eco­no­mi­che mes­se in cam­po per con­sen­ti­re ai tito­la­ri pro­dut­to­ri del­le vigne di poter atti­va­re tut­ti i pia­ni, azio­ni, misu­re e pro­mo­zio­ni col­le­ga­ti agli arti­co­la­ti di leg­ge, con il pre­ci­so obiet­ti­vo che resti­no un patri­mo­nio pae­sag­gi­sti­co e per le gene­ra­zio­ni futu­re. Ver­rà anche isti­tui­to un mar­chio nazio­na­le, come ave­va­mo già pre­vi­sto con il Cer­vim anni fa.

Sono “eroi­ci” i vigne­ti impian­ta­ti in con­di­zio­ni oro­gra­fi­che che impe­di­sco­no qua­lun­que mec­ca­niz­za­zio­ne, in zone pae­sag­gi­sti­che, nel­le pic­co­le iso­le ita­lia­ne. ed ecco che il mio pen­sie­ro vola a Pan­tel­le­ria, Pan­tel­le­ria Docg, Pan­tel­le­ria sino­ni­mo asso­lu­to ed esclu­si­vo di Zibib­bo, non di Mosca­to d’Alessandria dove i ter­raz­za­men­ti, i gra­di­ni e gra­do­ni, i giar­di­ni pan­te­schi sono le uni­che aree coltivabili. 

Sono “sto­ri­ci” i vigne­ti che sono stai impian­ta­ti nel­la stes­sa par­ti­cel­la pri­ma del 1960: pen­so alla Bian­chet­ta, Perei­ra, Gle­ra di Car­tiz­ze e Val­dob­bia­de­ne, vigne vec­chie di anche 80–90 anni tutt’ora pro­dut­ti­ve fra Pian­der e Sac­col (azien­de Ago­sti­net­to e Rug­ge­ri), Cam­pion, Fol­lo e Tie­po­lo (il cuo­re)  e il decre­to ripor­ta una defi­ni­zio­ne di que­ste vigne, da scol­pi­re nel­la men­te di pro­dut­to­ri e di fun­zio­na­ri di Regio­ne non sem­pre atten­ti: “…vigne­ti alle­va­ti con pra­ti­che tra­di­zio­na­li , lega­te a con­di­zio­ni cli­ma­ti­che e ambien­ta­li uni­che, lega­te a scel­te di vita loca­le con una impron­ta socio-eco­no­mi­ca esclusiva”.

Per que­sto che una Doc non è suf­fi­cien­te e biso­gna crea­re una Docg a Pan­tel­le­ria come a Val­dob­bia­de­ne, non è asso­lu­ta­men­te cor­ret­to, giu­sto, one­sto anche solo pen­sa­re che una Doc Regio­na­le pos­sa inglo­ba­re legal­men­te e buro­cra­ti­ca­men­te  vigne sto­ri­che ed eroi­che!! Il Decre­to indi­vi­dua anche i cri­te­ri per la iden­ti­fi­ca­zio­ne del­le vigne e degli inter­ven­ti nell’ottica del­la mas­si­ma indi­pen­den­za, tute­la, salvaguardia.

Una vigna eroi­ca e sto­ri­ca non può esse­re para­go­na­ta ad una vigna qual­sia­si, anch’essa fon­da­men­ta­le e impor­tan­te, ma di altra matri­ce, altra ori­gi­ne, altra oro­gra­fia. Ecco i requi­si­ti omo­ge­nei per l’area: alti­tu­di­ne media di cir­ca 500 metri slm, impian­ti su ter­raz­zi e gra­do­ni, pen­den­za meda supe­rio­re al 30%, in spe­ci­fi­co vigne del­le iso­le pic­co­le nazio­na­li, oltre all’uso di tec­ni­che più manua­li, ambien­ti pae­sag­gi­sti­ci di pre­gio lega­ti al lavo­ro anti­co e con­ti­nuo dell’uomo viti­col­to­re. Sono in gran par­te gli stes­si para­me­tri dei rico­no­sci­men­ti Une­sco già indi­vi­dua­ti per esem­pio a Val­dob­bia­de­ne e all’isola pan­te­sca, stret­ta­men­te con­nes­si ad una atti­vi­tà viti­co­la inci­den­te sul­la vita eco­no­mi­ca e occu­pa­zio­na­le di un ter­ri­to­rio che pre­sen­ta pia­ni pae­sag­gi­sti­ci regio­na­li già atti­va­ti (per esem­pio Par­chi o Distret­ti tema­ti­ci pro­dut­ti­vi) com­pre­so le atti­vi­tà turistiche.

Ora man­ca il rego­la­men­to e il prov­ve­di­men­to, post deci­sio­ne poli­ti­ca, che deve esse­re ste­so dal­la buro­cra­zia mini­ste­ria­le: mi augu­ro che avven­ga in fret­ta, com­ple­ti il qua­dro, sta­bi­li­sca pron­ta­men­te risor­se e impe­gni, defi­ni­sca prio­ri­tà e vin­co­li dei pro­dut­to­ri-tito­la­ri ….ma anche san­zio­ni, prov­ve­di­men­ti nei con­fron­ti degli uffi­ci pub­bli­ci regio­na­li che devo­no con imme­dia­tez­za dare segui­to (rispet­tan­do) i con­te­nu­ti chia­ri del decre­to leg­ge sen­za inter­pre­ta­re in modo esten­si­vo cer­te scel­te e opportunità.

È un model­lo di vigne­to che può esse­re obbli­ga­to­ria­men­te lega­to ad un vino e un ter­ri­to­rio, oltre che a una deno­mi­na­zio­ne (Doc e Docg) rispet­tan­do i con­te­nu­ti del decreto.

Per Pan­tel­le­ria è una occa­sio­ne uni­ca che distan­zia e sepa­ra ancor più la viti­col­tu­ra sici­lia­na (iso­la gran­da per gli ara­bi) dal­la viti­col­tu­ra pan­te­sca (iso­la pic­co­la per i feni­ci e car­ta­gi­ne­si) dan­do una ulte­rio­re for­za lega­le e giu­ri­di­ca alla crea­zio­ne di una auto­no­ma Docg lega­ta al viti­gno-uva Zibib­bo rispet­to al più dif­fu­so e più col­ti­va­to Mosca­to (bian­co o gial­lo) di Ales­san­dra o Greco.