GIANLUCA DE RUBERTIS: ESCE OGGI IL SINGOLO “PANTELLERIA”
Anticipa il nuovo album “La violenza della luce”, in uscita in autunno
Gianluca De Rubertis pubblica oggi il nuovo singolo “Pantelleria”. È il primo estratto da “La violenza della luce”, il nuovo album che uscirà in autunno per Sony Music. “Pantelleria” unisce a una scrittura raffinata e profonda una spiccata accessibilità pop, come tipico del linguaggio musicale di De Rubertis.
“Pantelleria è un brano che mi è giunto in vesti misteriche, ad un risveglio d’una notte a Milo, in Sicilia, a due passi dalla casa di Franco Battiato. Non saprei riferire il come e il perché questa canzone sia affiorata quasi spontaneamente, quello che so è che per me è uno scrigno di superbe sensazioni provate anni fa tra i venti e i marosi di questa meravigliosa isola italiana””. Gianluca De Rubertis
Gianluca De Rubertis nasce a Lecce nel 1976.
Nel 2001 fonda, assieme alla sorella Matilde, a Riccardo Schirinzi e Giancarlo Belgiorno, gli Studiodavoli, che vincono l’Arezzo Wave Festival 2002 e nel 2003 firmano per Record Kicks con cui pubblicano “Megalopolis” (2004) e “Decibels for dummies” (2006), imponendosi sin da subito come band unica in Italia per suono, stile e riferimenti.
Nel 2006 De Rubertis si trasferisce a Milano e decide di collaborare con Alessandra Contini, con la quale fonda la band Il Genio. La scalata alla ribalta per questa nuova formazione è rapidissima: nel 2007 i due vengono contattati dalla storica etichetta Cramps e il primo album omonimo esce nel marzo del 2008. Contemporaneamente, grazie all’immagine ricercata del duo e all’enorme curiosità destata dal singolo “Pop porno”, Il Genio si affaccia prepotentemente anche nel mondo delle riviste di costume e di moda. Il videoclip del singolo “Pop porno”, diviene un vero e proprio “fenomeno”.
A settembre Il Genio vince il premio Indie Music Like 2008. Nello stesso mese, il duo si esibisce a “Quelli che il calcio”, di Simona Ventura. In ottobre Universal Music Italia acquisisce l’album in licenza, preparando una nuova ristampa del disco, che esce a novembre. Anche il 2009 si presenta un anno ricchissimo di appuntamenti live, durante il quale si consolida l’interesse dei media, che confermano Il Genio come uno dei gruppi rivelazione degli ultimi anni. Terminato il tour, cha vede il duo impegnato in più di 100 concerti in un anno, nel febbraio 2010 viene registrato il nuovo album “Vivere negli anni ‘X” che esce nel giugno 2010. Il singolo “Cosa dubiti” riscuote un ottimo successo. In ottobre esce “Romanzo Criminale – il CD”, che vede la partecipazione de Il Genio con il brano “Roberta”. Sempre a ottobre, viene realizzato il video del secondo singolo, “Tahiti Tahiti”, che entra subito in rotazione su Radio Deejay e sulle principali televisioni musicali.
Il 2011 vede l’uscita dell’ultimo video e singolo estratto da “Vivere negli anni ‘X”, “Amore chiama terra”. Nel frattempo Gianluca lavora al suo disco solista e decide di stampare il primo album solista “Autoritratti con oggetti”, che esce il 28 marzo 2012. In questo disco De Rubertis mostra al pubblico il lato più personale e cantautoriale di sé, con dodici tracce intense e densamente arrangiate. All’album collaborano tra gli altri Dellera, Rodrigo D’Erasmo ed Enrico Gabrielli; le reazioni della critica di settore sono eccellenti e il disco viene molto bene accolto. In un fitto tour con Lino Gitto, Giovanni Pinizzotto e Silvio Pirovano, De Rubertis porta in giro, tra il 2012 e il 2013, un concerto elegante e pregno di significati testuali e musicali. Questo album diviene anche uno spettacolo teatrale che De Rubertis porta in scena al Teatro Tertulliano di Milano.
Nello stesso periodo collabora alla realizzazione degli ultimi due album di Federico Fiumani, “Niente di serio” (2012) e “Preso dal vortice” (2013). Il 2013 è anche l’anno in cui, assieme ad Alessandra Contini, ritorna a scrivere nuove tracce per il terzo album de Il Genio che esce in dicembre con il titolo “Una voce poco fa”, per l’indie label EgoMusic. Il nuovo album, rilasciato solo in formato digitale, contiene il cliccatissimo “Bar Cinesi”. Il tour è fittissimo, e Il Genio si circonda per l’occasione di due nuovi musicisti, Alessandro Deidda (Le Vibrazioni) e Dario Ciffo (Afterhours, Lombroso). Contemporaneamente collabora con il cantautore Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus) e con lui si produce in numerose esibizioni al pianoforte, in Italia e all’estero.
Intanto De Rubertis sta lavorando a molte nuove canzoni, il lavoro di provinaggio comincia allo Studio 2 di Padova già a marzo 2014. Inoltre con Leo Pari, Dario Ciffo e Lino Gitto porta in giro una retrospettiva musicale su Lucio Battisti che riscuote notevole successo in molti club italiani.
Nel maggio 2015 entra in contatto con MarteLabel, già etichetta per Dellera e Nobraino, ed è con quest’ultima che esce il suo secondo album da solista, “L’universo Elegante”. L’album riscuote un notevolissimo interesse da parte degli addetti al settore. All’interno di questo disco le collaborazioni con Amanda Lear e Mauro Ermanno Giovanardi. Con la prima De Rubertis interpreta il videoclip per il brano “Mai più” (per la regia di Pierluigi De Rubertis) che giunge agli ascolti televisivi tramite il programma “Che tempo che fa” condotto da Fabio Fazio. Nell’aprile 2016 l’Universo Elegante esce in formato vinile e con la bonus track “Prima del tuo cuore”, cantata ancora una volta assieme ad Amanda Lear.
Tra il 2016 e il 2017 comincia anche un fittissimo tour assieme a Roberto Dellera, suggellato dall’EP Dellera De Rubertis che viene distribuito nel novembre 2017. Il 2019 vede De Rubertis impegnato nelle registrazioni del programma di Morgan “Cantautoradio”, in veste di polistrumentista.
È del 2020 l’approdo alla casa discografica Sony music, con cui licenzia il suo nuovo album, “La violenza della luce”, il terzo da solista.
GIANLUCA DERUBERTIS: “LA VIOLENZA DELLA LUCE”
Il nuovo album in uscita in autunno
Dopo “Autoritratti con oggetti”(2012) e “L’universo elegante”(2015) Gianluca De Rubertis licenzia il suo terzo disco solista. S’intitola“La violenza della luce”ed è pubblicato da Sony Music.Come proprio del linguaggio musicale di De Rubertis, il nuovo album mostra una cifra stilistica che a un’accessibilità pop unisce una scrittura raffinata e profonda. Con “La violenza della luce”l’autore riflette, nel modo più autentico possibile, sul potere maieutico dell’oscurità, su come nel “buio” di una condizione esistenziale difficile si possa raggiungere una presa di coscienza insperata.
“Questo disco intravede la sua luce in uno spazio-tempo molto rapido, violento e critico.Quelle buie cupole in cui a volte incappiamo ci danno la possibilità di scoprire quanto il chiarore possa esserci sfuggito, lo avevamo dimenticato quel chiarore, percorrendo innumerabili strade fuligginose e affondando i tacchi in continue pozzanghere.
Lo stupore che deriva dalla presa di coscienza dell’orrore che si prova per sé stessi è anche il più formidabile acciarino che ci consente di appiccare un primo timido e delicato fuoco.
Per questo le canzoni di questo album, io credo, vivono quasi tutte di una stessa vita, è un concept album privo di concetto, non lo è per definizione ma potrebbe esserlo per elezione. Alla base c’è questo. L’equilibrio tra una scrittura che riuscisse elegante e densa e una semplicità più prettamente “pop” non è stato assolutamente ricercato ma si è palesato, questa volta, in maniera del tutto automatica, a vantaggio di una cifra che sento più personale.
Scrivere questo album è stato un esercizio di vita, e senza prendermi la briga d’essere la parafrasi di me stesso forse sono riuscito ad essere più diretto; o almeno lo spero. Senz’altro, e a questo tengo molto, sono stato sincero. I riferimenti soliti che tutti i giornalisti vorranno cercare all’interno delle canzoni non li rifuggo, sebbene non mi interessino.Lascio la libertà di segnalarli a chi vorrà farlo”.Gianluca De Rubertis
Il racconto di Gianluca De Rubertis inizia con “Voi mica io”, prima traccia del disco, riflessione sui connotati dell’amore vero (“Voi che vendete la fede al mondo/ Col portachiavi di Padre Pio/ Voi che di fronte all’amore vero / Vi presentate con un addio) e sull’arroganza di chiunque voglia definirlo in modo univoco, autore incluso (“Io che pretendo di giudicare / Sono io stesso vestito a lutto), prosegue con la ballad “Solo una bocca”, fotografia del bisogno diffuso di una dimensione sentimentale vera e credibile (“Ognuno vuole solo una bocca/ Che gli baci le labbra/ Che lo tocchi davvero”) (“E se la mano tocca/ Fa che sia una carezza/ Che mi tocchi davvero”), delinea con disincanto la fatuità di certo divertimento in“Versateci del vino”(“Santa voglia di ballare/ Che ci tiene tutti svegli/ Perché noi vogliamo un sogno/ Che si infili tra i capelli/ Con le labbra gigantesche/ Baciare chi è vicino/ Azzerare la memoria/Versateci del vino”), s’interroga, non senza un po’ di stizza, sul senso dei disegni del destino in “Che ci facciamo noi”(“Che ci facciamo noi/ A cavalcioni di un destino funesto/ Che è stato scritto da un cretino/ Che gesticola bendato/ Dentro al buio pesto”), raggiunge la vetta lirica dell’intero album con il primo singolo “Pantelleria”(“E il sole scopava di luce/ la nuda scogliera/ Le terre burrose / I sentieri dei nidi di ragno”) (“Tra cascate di stelle/ Percepivo perfino il calore/ Della luce di Sirio/ Di quelle lontane/ Ed il Sole che intanto cambiava/ Alla pelle il colore”), invita ad abbandonarsi alla forza luminescente della title track“La violenza della luce”(“Vienimi ad amare/ Nello spazio siderale/ Tra la luce più violenta che ci sia”), si appoggia alla melodia incantevole di “Nel cuore del cuore”, settima canzone del disco, che tenera perdona gli errori della giovinezza (“Mentre sfumava la sera di un tipico maggio/ Di andare a dormire non c’era il coraggio / Perciò camminavo come chi si è perso/ Come chi non sa di sbagliare percorso”) e infine, in “Dimmi se lo sai”, ultima traccia del disco, non rinuncia alla domande più profonde, cruciali e terribili, che si pongono quei pochi uomini ancora alla ricerca della vera felicità (“E il male che cos’è/ Amico mio?/ E il bene che cos’è/ Fratello mio? / Tagliar la testa a un uomo/ Oppure a un fiore?”) (“La vita che cos’è?/ Sei nato per un caso?/ Oppure per l’amore di qualcuno?”).
01. VOI MICA IO
02. SOLO UNA BOCCA
03. VERSATECI DEL VINO
04. CHE CI FACCIAMO NOI
05. PANTELLERIA
06. LA VIOLENZA DELLA LUCE
07. NEL CUORE DEL CUORE
08. DIMMI SE LO SAI
Gianluca De Rubertis nasce a Lecce nel 1976.
Nel 2001 fonda, assieme alla sorella Matilde, a Riccardo Schirinzi e Giancarlo Belgiorno, gli Studiodavoli, che vincono l’Arezzo Wave Festival 2002 e nel 2003 firmano per RecordKicks con cui pubblicano “Megalopolis” (2004) e “Decibels for dummies”(2006), imponendosi sin da subito come band unica in Italia per suono, stile e riferimenti.
Nel 2006 De Rubertis si trasferisce a Milano e decide di collaborare con Alessandra Contini, con la quale fonda la band Il Genio. La scalata alla ribalta per questa nuova formazione è rapidissima: nel 2007 i due vengono contattati dalla storica etichetta Cramps e il primo album omonimo esce nel marzo del 2008. Contemporaneamente, grazie all’immagine ricercata del duo e all’enorme curiosità destata dal singolo “Pop porno”, Il Genio si affaccia prepotentemente anche nel mondo delle riviste di costume e di moda. Il videoclip del singolo “Pop porno”, diviene un vero e proprio “fenomeno”.
A settembre Il Genio vince il premio Indie Music Like 2008. Nello stesso mese, il duo si esibisce a “Quelli che il calcio”, di Simona Ventura. In ottobre Universal Music Italia acquisisce l’album in licenza, preparando una nuova ristampa del disco, che esce a novembre. Anche il 2009 si presenta un anno ricchissimo di appuntamenti live, durante il quale si consolida l’interesse dei media, che confermano Il Genio come uno dei gruppi rivelazione degli ultimi anni.
Terminato il tour, che vede il duo impegnato in più di 100 concerti in un anno, nel febbraio 2010 viene registrato il nuovo album “Vivere negli anni ‘X”che esce nel giugno 2010. Il singolo “Cosa dubiti” riscuote un ottimo successo. In ottobre esce “Romanzo Criminale-il CD”, che vede la partecipazione de Il Genio con il brano “Roberta”. Sempre a ottobre, viene realizzato il video del secondo singolo, “Tahiti Tahiti”, che entra subito in rotazione su Radio Deejay e sulle principali televisioni musicali.
Il 2011 vede l’uscita dell’ultimo video e singolo estratto da “Vivere negli anni ‘X”, “Amore chiama terra”. Nel frattempo Gianluca lavora al suo disco solista e decide di stampare il primo album solista “Autoritratti con oggetti”, che esce il 28 marzo 2012. In questo disco De Rubertis mostra al pubblico il lato più personale e cantautoriale di sé, con dodici tracce intense e densamente arrangiate. All’album collaborano tra gli altri Dellera, Rodrigo D’Erasmo ed Enrico Gabrielli; le reazioni della critica di settore sono eccellenti e il disco viene molto bene accolto. In un fitto tour con Lino Gitto, Giovanni Pinizzotto e Silvio Pirovano, De Rubertis porta in giro, tra il 2012 e il 2013, un concerto elegante e pregno di significati testuali e musicali. Questo album diviene anche uno spettacolo teatrale che De Rubertis porta in scena al Teatro Tertulliano di Milano.
Nello stesso periodo collabora alla realizzazione degli ultimi due album di Federico Fiumani, “Niente di serio”(2012) e “Preso dal vortice”(2013). Il 2013 è anche l’anno in cui, assieme ad Alessandra Contini, ritorna a scrivere nuove tracce per il terzo album de Il Genio che esce in dicembre con il titolo “Una voce poco fa”, per l’indie label EgoMusic. Il nuovo album, rilasciato solo in formato digitale, contiene il cliccatissimo “Bar Cinesi”. Il tour è fittissimo, e Il Genio si circonda per l’occasione di due nuovi musicisti, Alessandro Deidda (Le Vibrazioni) e Dario Ciffo (Afterhours, Lombroso). Contemporaneamente collabora con il cantautore Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus) e con lui si produce in numerose esibizioni al pianoforte, in Italia e all’estero.
Intanto De Rubertis sta lavorando a molte nuove canzoni, il lavoro di provinaggio comincia allo Studio 2 di Padova già a marzo 2014. Inoltre, con Leo Pari, Dario Ciffo e Lino Gitto porta in giro una retrospettiva musicale su Lucio Battisti che riscuote notevole successo in molti club italiani.
Nel maggio 2015 entra in contatto con Marte Label, già etichetta per Dellera e Nobraino, ed è con quest’ultima che esce il suo secondo album da solista, “L’universo Elegante”. L’album riscuote un notevolissimo interesse da parte degli addetti al settore. All’interno di questo disco le collaborazioni con Amanda Lear e Mauro Ermanno Giovanardi. Con la prima De Rubertis interpreta il videoclipper il brano “Mai più” (per la regia di Pierluigi De Rubertis) che giunge agli ascolti televisivi tramite il programma “Che tempo che fa” condotto da Fabio Fazio. Nell’aprile 2016 l’Universo Elegante esce in formato vinile e con la bonus track “Prima del tuo cuore”, cantata ancora una volta assieme ad Amanda Lear.
Tra il 2016 e il2017 comincia anche un fittissimo tour assieme a Roberto Dellera, suggellato dall’EP Dellera De Rubertis che viene distribuito nel novembre 2017. Il 2019 vede De Rubertis impegnato nelle registrazioni del programma di Morgan “Cantautoradio”, in veste di polistrumentista.
È del 2020 l’approdo alla casa discografica Sonymusic, con cui licenzia il suo nuovo album, “La violenza della luce”, il terzo da solista.
Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
Inoltre, sono traduttrice, insegnante e Presidente della Onlus che pubblica il giornale. Faccio tante cose, probabilmente troppe, adoro scrivere, leggere e viaggiare e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, di iniziare nuove avventure e creare nuovi progetti.