Pantelleria è un’isola che offre sole e mare per almeno 10 mesi l’anno. Lo ha scoperto anche la prestigiosa rivista turistica DOVE che questo mese indica Pantelleria come una delle mete privilegiate per chi vuole godersi il sole di ottobre. Insieme a Capri, la Perla Nera è consigliata per le coste, le calette e i dammusi.
La richiesta turistica quest’anno è ancora alta sull’isola, non solo ad ottobre, ma anche a novembre. Peccato che molte strutture abbiamo già chiuso i battenti tra ristoranti e resort. A lamentarsi della cosa sono stati innanzi tutto alcuni operatori turistici isolani tra chi fa ricezione e chi fa tour, che sui social hanno lamentato la mancanza di locali aperti da consigliare ai propri clienti.
Il fenomeno è largamente legato alla proprietà di molte strutture a non isolani che finita una stagione più breve (solo tre mesi) ma ricchissima, hanno chiuso e sono tornati a casa loro. L’interesse per l’isola e il fatto che in tanti abbiano approfittato di questo anno per scoprirla spalanca le porte alla destagionalizzazione. Ora servono trasporti più continui durante la stagione invernale e primaverile e la volontà di lavorare anche al di fuori della stagione estiva. Molti operatori turistici sono pronti e stanno già organizzandosi in questo senso e un percorso si è avviato.
La citazione di DOVE:
Ottobre al mare: le isole dove andare in autunno in Italia
Per una fuga fuori stagione, Capri è l’isola perfetta. I turisti se ne sono andati, restituendola ai ritmi degli isolani. Qui si dorme in una villa vicino a Marina Grande, ideale per chi vuole godere dell’ultimo mare di ottobre in compagnia di amici. E a prezzi scontati.
L’alternativa è Pantelleria, dove l’autunno al caldo è garanzia e il mare a ottobre invita ancora a tuffarsi per un bagno. La costa è selvaggia, alcune calette segrete sono raggiungibili solo in barca. E per dormire, i caratteristici dammusi sono stati trasformati in strutture di charme dove trascorrere le vacanze d’autunno in completa tranquillità.
Foto di Tommaso Brignone
Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
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