“Il fenomeno degli sbarchi sull’isola di Pantelleria non accenna a diminuire“. È quanto sottolinea, in un atto di sindacato ispettivo, il senatore Claudio Barbaro che chiede al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, come “intenda fronteggiare questa emergenza, che ormai e’ insopportabile per gli abitanti dell’isola e costringe a ritmi insostenibili il personale delle forze dell’ordine stanziato sul territorio”.
“È ormai prassi frequente, per i migranti – evidenzia il parlamentare -, dirigersi nella piazzetta di Scauri per essere condotti dai Carabinieri presso il centro di prima accoglienza, ormai al collasso; la struttura, l’ex caserma ‘Barone’, potrebbe contenere fino a 25–30 ospiti”.
“Tuttavia, spesso vi risulta ricoverato un centinaio di persone straniere, alcune anche in condizioni di isolamento perché positive al coronavirus – aggiunge il senatore –. I migranti, nella maggior parte dei casi tunisini, vengono poi trasferiti a piccoli gruppi a Trapani, per essere successivamente condotti altrove o, in qualche caso, rimpatriati; molto spesso, tuttavia, essi fuggono verso altre destinazioni italiane o europee, specialmente Francia o Germania, dove molti hanno già parenti”.
“Dal mese di giugno sembrerebbero sbarcati a Pantelleria circa 1.500 migranti; è dunque evidente l’affanno delle forze dell’ordine, il cui organico stanziato sull’isola è del tutto insufficiente, anche considerando che, oltre a far fronte all’ondata di sbarchi, esse devono garantire il servizio nel porto e presso l’aeroporto, nonché tutte le altre prerogative di sicurezza pubblica – prosegue Barbaro che, inoltre, chiede di sapere – “quanti siano i migranti sbarcati a Pantelleria nell’ultimo anno, quanti di loro abbiano fatto perdere le loro tracce in seguito all’identificazione e quanti, pur rimpatriati, siano ritornati nuovamente in Italia attraverso l’isola di Pantelleria“.
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