Dopo l’approvazione del Regolamento per l’istituzione e il funzionamento della Consulta delle contrade di: 1)…
Cosa sono le Consulte delle Contrade di Pantelleria? Lo spiega Erik Vallini Presidente del Consiglio Comunale
21/11/2020di Flavio Silvia
In seguito, a numerose richieste da parte dei nostri lettori, riguardanti dei chiarimenti sulle Consulte delle Contrade, abbiamo intervistato il Presidente del Consiglio Comunale di Pantelleria, Erik Vallini.
Presidente, ci spiega cosa sono le Consulte delle Contrade e a che servono?
La Consulta delle Contrade è un’organismo previsto dallo Statuto Comunale, che non è ancora mai entrato nel pieno delle sue funzioni. È un’organismo di rappresentatività da parte delle contrade. Le Consulte delle Contrade nascono in seguito dell’approvazione in Consiglio Comunale del “Regolamento della Consulta delle Contrade”, il 30 ottobre 2018. A marzo del 2019 è stato eseguito un bando pubblico per invitare cittadini residenti nelle contrade ad aderire alla rispettiva consulta. In seguito a questo bando, a cui hanno aderito circa 100 cittadini complessivamente, sono stati fatti degli incontri nei Circoli, per spiegare che cosa sono e come funzionassero le Consulte.
Le Consulte poi, in maniera autonoma, hanno eletto un direttivo. Ci tengo a precisare che le Consulte delle Contrade sono organi istituzionali del Comune di Pantelleria, infatti i direttivi sono nominati con una determina da parte del Sindaco di Pantelleria. Le Consulte delle Contrade hanno sia valore consultivo che valore propositivo, inoltre, il direttivo di ogni Consulta ha la durata elettiva del Sindaco. Quindi, quando il Sindaco concluderà il proprio mandato, finiranno anche i doveri della Consulta.
Quali e quante sono le Consulte delle Contrade?
Le Consulte delle Contrade sono 4, composte rispettivamente, secondo criteri “territoriali”, per cui vengono divise rispettivamente in: Khamma-Tracino; Scauri-Rekhale; Sibà-San Vito- Buccuram-Grazia; Bugeber-Kattibuale-Campobello.
Il direttivo è stato eletto in tutte le Consulte?
No, al momento non tutte le Consulte hanno eletto un direttivo. Quindi non tutte le Consulte hanno delle persone che possano effettivamente fare da portavoce della Consulta. Il direttivo è stato eletto solo da 2 Consulte su 4, a Sibà-San Vito-Buccuram-Grazia, che ha come Presidente la sig.ra Rosy Pamela Basile e vicepresidente la sig.ra Nuccia Farina. La seconda Contrada che al momento presenta un direttivo è quella della zona di Khamma-Tracino, che ha rispettivamente come Presidente e Vicepresidente il sig. Andrea Petrillo e il sig. Loris Jacopo Maggiordomo. Le Contrade che non hanno eletto un direttivo, si riuniranno a breve per farlo. Da quel momento, chi vorrà aderire alla Consulta della Contrada, potrà contattare direttamente un componente del Direttivo.
Quanti soldi avete destinato ad ogni Consulta e come devono essere spesi?
A seguito del Bilancio del 2019, c’è stato un avanzo di Amministrazione pari a circa 338 mila euro. Il Consiglio Comunale, ad eccezione di due consiglieri, ha votato di destinarli ad investimenti sul territorio. Di questo avanzo, sono stati destinati alle Consulte delle Contrade circa 160 mila euro, quasi la metà. Questi 160 mila euro sono stati divisi in maniera eguale, per cui ogni Consulta avrà 40 mila euro circa che dovranno essere destinati ad una spesa sul territorio. Ovviamente, le Consulte saranno assistite dall’Amministrazione Comunale e dai tecnici del Comune di Pantelleria.
Questi 40 mila euro sono soggetti a vincoli? I nostri lettori stanno pubblicando proposte su proposte nella nostra Pagina Facebook, quali hanno l’effettiva possibilità di essere prese in considerazione?
È una soddisfazione constatare l’interesse che si è acceso attorno a questa iniziativa. I cittadini panteschi devono proporre alle loro Consulte, e dove i Direttivi sono in formazione, ai loro Circoli, le loro proposte. Queste saranno sottoposte ad un primo vaglio da ogni Consulta che deciderà quali presentare al Comune.
Sicuramente dei vincoli su come debbano essere spesi questi soldi ci sono. Infatti, su proposta delle stesse Consulte, l’Amministrazione cercherà di attuare i progetti detti “fattibili”, ovvero quei progetti che non sono definite opere “ordinarie”. Questi progetti dovranno essere ovviamente di competenza comunale (non devono riguardare terreni di privati o di altri Enti) e, inoltre, non devono riguardare un’opera tra quelle già finanziate. Naturalmente la proposta che ci verrà presentata deve essere fattibile, a giudizio dei tecnici comunali e non dovrà essere in contrasto con il programma elettorale del Sindaco.
Cosa significa per l’Amministrazione Comunale l’inizio dei lavori delle Consulte delle Contrade?
Per noi è molto importante. L’abbiamo definito: “Un embrione di Bilancio Partecipato”. Ci rende orgogliosi e dimostra che ciò che abbiamo detto nel nostro programma elettorale si sta portando avanti con serietà e responsabilità.
Le Consulte delle Contrade sono un ottimo strumento di democrazia messo a disposizione dei singoli cittadini, l’Amministrazione e la comunità tutta devono essere in grado di saperlo sfruttare al meglio.
Adesso la palla passa ai panteschi, spetta a loro sfruttare a dovere gli strumenti che ci vengono messi a disposizione per poter essere sempre di più partecipi dello sviluppo della nostra isola.
Sono il corrispondente di Punto a Capo per la Regione Sicilia, in particolare, per l‘isola di Pantelleria. Affronto le maggiori tematiche riguardanti il mio territorio, portando le notizie siciliane anche fuori dall’isola.
Cerco di trasmettere tramite i miei articoli la mia passione per la scrittura che sempre mi ha distinto e che oggi è arrivata anche a diventare metodo per la diffusione di notizie. Sono molto legato al mio territorio, questo è quello che mi porta a scrivere; oltre anche, sicuramente, alla passione che provo nei confronti delle tematiche che tratto.
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