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Speciale Pantelleria Youth Forum: ecco tutti gli interventi della conferenza

Sergio Costa

Sergio Costa

AL VIA IL Pantelleria Youth Forum (pyf), COSTA E LETTA LANCIANO IL PROGETTO

Ecosostenibilità, ricerca e giovani alla base delle buone prassi per un futuro condiviso

Al via que­sta mat­ti­na il Pan­tel­le­ria Youth Forum, il per­cor­so trien­na­le per un futu­ro soste­ni­bi­le rivol­to ai gio­va­ni. Il pro­get­to nasce dal­la siner­gia tra Par­co Nazio­na­le Iso­la di Pan­tel­le­ria, SVIMEZ – Asso­cia­zio­ne per lo svi­lup­po del­l’in­du­stria nel Mez­zo­gior­no, e Scuo­la di Poli­ti­che. In occa­sio­ne del­l’e­ven­to di lan­cio del pro­get­to, Sal­va­to­re Gabrie­le, pre­si­den­te dell’Ente Par­co, Luca Bian­chi, diret­to­re di Svi­mez e Mar­co Melo­ni, coor­di­na­to­re del Forum, han­no pre­sen­ta­to obiet­ti­vi e pro­get­ti per un futu­ro di svi­lup­po soste­ni­bi­le da pen­sa­re e pia­ni­fi­ca­re insie­me alle gio­va­ni gene­ra­zio­ni. A con­clu­de­re il Forum sono inter­ve­nu­ti il mini­stro dell’Ambiente e del­la Tute­la del Ter­ri­to­rio e del Mare, Ser­gio Costa; Enri­co Let­ta, pre­si­den­te del­la Scuo­la di Poli­ti­che; Dona­tel­la Bian­chi, pre­si­den­te WWF e del Par­co del­le Cin­que Terre.

IL CUORE DEL PROGETTO – “Pan­tel­le­ria Youth Forum è un pun­to di incon­tro con­cre­to, la cui pri­ma edi­zio­ne ci augu­ria­mo pos­sa tener­si “in pre­sen­za” nel set­tem­bre del 2021, con cen­ti­na­ia di gio­va­ni ed espo­nen­ti del­la ricer­ca, dell’impresa, del siste­ma dei par­chi e del­le asso­cia­zio­ni ambien­ta­li­ste; ma è, anche, un pro­ces­so che uni­sce la ricer­ca, la for­ma­zio­ne di clas­si diri­gen­ti e la par­te­ci­pa­zio­ne nel­la pro­get­ta­zio­ne degli inter­ven­ti di poli­cy sui temi del­le Zone Eco­no­mi­che Ambien­ta­li, del Capi­ta­le natu­ra­le, del­la green eco­no­my, dell’agricoltura e del­la tran­si­zio­ne eco­lo­gi­ca ed ener­ge­ti­ca” – ha dichia­ra­to Mar­co Melo­ni, diret­to­re del­la Sdp e coor­di­na­to­re del Forum.

L’obiettivo è ren­de­re la tran­si­zio­ne eco­lo­gi­ca par­te­ci­pa­ta, in par­ti­co­la­re, dal­la next gene­ra­tion, gra­zie all’attivazione del­le comu­ni­tà d’interesse che ani­me­ran­no i forum par­te­ci­pa­ti­vi. Si trat­ta di net­work sco­la­sti­ci ed extra-sco­la­sti­ci, atto­ri isti­tu­zio­na­li e asso­cia­ti­vi, dagli enti par­co nazio­na­li ai refe­ren­ti cul­tu­ra­li e scien­ti­fi­ci. Come ha sot­to­li­nea­to Luca Bian­chi, infat­ti – “Il pro­get­to dà la pos­si­bi­li­tà alla ricer­ca di con­fron­tar­si con la comu­ni­tà che vive nel ter­ri­to­rio. Se lo stru­men­to vie­ne con­di­vi­so dal­le comu­ni­tà loca­li, come ogget­ti­vo miglio­ra­men­to del­la qua­li­tà del­la vita, si ha il pun­to di par­ten­za del­lo svi­lup­po; non solo attra­zio­ne di inve­sti­men­ti, quin­di, ma anche di persone”.

BEST PRACTICES – “Una mat­ti­na­ta ric­ca di rac­con­ti di vir­tuo­se espe­rien­ze che ha deli­nea­to il pro­fi­lo di Pan­tel­le­ria come par­co-labo­ra­to­rio” – ha det­to il pre­si­den­te Gabrie­le.  Pan­tel­le­ria ha una sto­ria di espe­rien­ze siner­gi­che e pro­dut­ti­ve che abbrac­cia­no diver­si ambi­ti, che sono sta­te pre­sen­ta­te come best prac­ti­ces già avvia­te sull’Isola: un labo­ra­to­rio di inno­va­zio­ne ed edu­ca­zio­ne digi­ta­le rivol­ta a gio­va­nis­si­mi di pri­ma­rie e secon­da­rie, gra­zie al lavo­ro di Fab Lab Western Sici­ly gui­da­to da Mar­ti­na Fer­ra­ca­ne; un luo­go di atti­vi­tà stra­te­gi­che nel cam­po del­le bio­pla­sti­che, come del­la con­ser­va­zio­ne e tute­la del­la bio­di­ver­si­tà, gra­zie all’intesa con Nova­mont; un cam­po di spe­ri­men­ta­zio­ne per il grup­po di ricer­ca More­ner­gy gui­da­to da Giu­lia­na Mat­tiaz­zo, gra­zie  all’elevata dispo­ni­bi­li­tà di ener­gia del moto ondo­so. A deli­nea­re il con­te­sto è sta­to il prof. Giu­sep­pe Bar­be­ra, che ha par­la­to di un ter­ri­to­rio capa­ce di fare soste­ni­bi­li­tà già da seco­li. “La bio­di­ver­si­tà di Pan­tel­le­ria è la sin­te­si di un ade­gua­men­to natu­ra­le alle con­di­zio­ni limi­ta­ti­ve det­ta­te dal­la posi­zio­ne geo­gra­fi­ca, dal­la caren­za di risor­se natu­ra­li e di con­tat­ti, dal­le dif­fi­col­tà cli­ma­ti­che.  Ma la comu­ni­tà è sta­ta capa­ce di crea­re una cor­ni­ce ter­ri­to­ria­le sor­ret­ta da un siste­ma pro­dut­ti­vo agra­rio per­fet­ta­men­te soste­ni­bi­le tipi­co del­la sobrie­tà dell’isola e la vite ad albe­rel­lo, patri­mo­nio Une­sco, ne è l’esempio per eccellenza”.

A con­clu­de­re la mat­ti­na­ta, la pre­si­den­te del WWF Dona­tel­la Bian­chi che ha ricor­da­to l’importanza “dell’istituzione dell’area mari­na pro­tet­ta di Pan­tel­le­ria. In Sici­lia ce ne sono ben set­te ma l’Isola è una lacu­na che deve esse­re col­ma­ta rapi­da­men­te”. Sul­la gestio­ne del­le aree, Bian­chi ha poi ricor­da­to che “non sem­pre l’efficacia gestio­na­le è sta­ta rag­giun­ta”. Per­ma­ne un gap, anche da quan­to emer­ge dal­la Cop21 di Napo­li sul Medi­ter­ra­neo: “i nume­ri sono pre­oc­cu­pan­ti. Abbia­mo un 2,48% del­le aree mari­ne pro­tet­te che han­no già pia­ni di gestio­ne, ma sol­tan­to l’1,27% di que­ste rie­sce a imple­men­ta­re dav­ve­ro i pro­pri piani”.

CONCLUSIONI DEL MINISTRO COSTA E DI ENRICO LETTA – Con il suo inter­ven­to, il mini­stro Ser­gio Costa ha det­ta­to le paro­le chia­ve per il futu­ro: gestio­ne e visio­ne, due ambi­ti che “non devo­no cam­mi­na­re su bina­ri diver­si. Nel­la leg­ge di sta­bi­li­tà è pre­vi­sto un fon­do per Par­chi e aree mari­ne che pri­ma non c’era. Si finan­zia­va­no caso per caso. Si ripar­te dall’ecosostenibilità, nel­la leg­ge di sta­bi­li­tà abbia­mo dato nuo­vi para­dig­mi: com­po­stag­gio di pros­si­mi­tà, tarif­fa pun­tua­le, vuo­to a ren­de­re in pros­si­mi­tà dei par­chi nazio­na­li. Chi vive lì ha un sen­so di respon­sa­bi­li­tà fon­da­men­ta­le e anche una gran­de oppor­tu­ni­tà: green e ambien­te pos­so­no par­la­re la stes­sa lin­gua a par­ti­re dai par­chi nazio­na­li e dal­le aree mari­ne protette”.

Quan­to ai Par­chi, ha aggiun­to Enri­co Let­ta – “Mi pia­ce la paro­la ‘pro­tet­ti’. Dob­bia­mo però aggiun­ge­re l’aggettivo ‘proat­ti­vi’ per­ché que­ste aree non van­no solo con­ser­va­te, ma valo­riz­za­te come stru­men­to per sti­mo­la­re e indi­riz­za­re, con crea­ti­vi­tà, il cam­bia­men­to. La tra­sfor­ma­zio­ne nel­la con­sa­pe­vo­lez­za pub­bli­ca sul­le gran­di sfi­de green – con­ti­nua Let­ta – è figlia anzi­tut­to di un cam­bia­men­to del­le dina­mi­che di inte­ra­zio­ne, avve­nu­to gra­zie alla rivo­lu­zio­ne digi­ta­le. Negli ulti­mi 24 mesi il tema del­la lot­ta ai cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci si è tra­sfor­ma­to, pri­ma del­la pan­de­mia, nel­la que­stio­ne nume­ro 1, sen­za però che le clas­si diri­gen­ti fos­se­ro mini­ma­men­te pre­pa­ra­te. Il pun­to è che la vita vera oggi va più velo­ce del­la poli­ti­ca, è avan­ti, le isti­tu­zio­ni fan­no fati­ca a star­le die­tro. Il Mini­stro Costa rie­sce a sta­re al pas­so dei cam­bia­men­ti veri. E sta­vol­ta anche la Com­mis­sio­ne euro­pea ha sapu­to coglie­re la gran­de scel­ta stra­te­gi­ca per la ripar­ten­za del dopo Covid: il green come pri­ma oppor­tu­ni­tà per la rico­stru­zio­ne. Chiu­dia­mo il 2020 con segna­li di speranza”. 

È neces­sa­rio, ha con­clu­so Costa – “ragio­na­re sul futu­ro e in par­ti­co­la­re sui i tre asse­ts: cli­ma­te chan­ge, bio­di­ver­si­tà, deser­ti­fi­ca­zio­ne. Sia­mo il pae­se che nel 2021 ospi­te­rà il G20 e pre­sie­de­rò il G20 ambien­te, cli­ma ed ener­gia: è in que­sti luo­ghi che si dise­gna il futu­ro. Il tem­po nuo­vo che ci aspet­ta è arri­va­to. È il momen­to di sbrigarsi.”

 “Pantelleria laboratorio di sviluppo sostenibile: paesaggio Mediterraneo, biodiversità e buone prassi”

Abstract interventi

Giuseppe Barbera – Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali Università di Palermo

Ter­raz­za­men­ti e un fit­to tes­su­to di muret­ti a sec­co, tec­ni­che par­ti­co­la­ri (for­me di alle­va­men­to del­la vite e dell’olivo, i giar­di­ni di agru­mi, ari­do­col­tu­ra) han­no reso uni­co il pae­sag­gio di Pan­tel­le­ria. L’uomo si è misu­ra­to con la scar­si­tà del­le risor­se e con le distan­ze geo­gra­fi­che, crean­do un’agricoltura e un’architettura rura­le sen­za pari nel Medi­ter­ra­neo. Un pae­sag­gio che è costa­to mol­to lavo­ro, nato dall’amore per la ter­ra e dal­la soli­da­rie­tà tra la natu­ra e gli uomi­ni e che è soprav­vis­su­to alla com­ples­si­tà del­la sto­ria. Per que­ste ragio­ni alla luce del­la neces­si­tà di indi­vi­dua­re siste­mi e tec­ni­che inno­va­ti­ve che con­cor­ra­no al supe­ra­men­to del­le emer­gen­ze ambien­ta­li gene­ra­li e di affer­ma­re siste­mi pro­dut­ti­vi soste­ni­bi­li, basa­ti sul­la tra­di­zio­ne ma inno­va­ti­vi in ter­mi­ni di pro­ces­si e pro­dot­ti, il siste­ma agri­co­lo di Pan­tel­le­ria e il suo pae­sag­gio pos­so­no rap­pre­sen­ta­re un model­lo per il rin­no­va­men­to dell’agricoltura medi­ter­ra­nea e la base per atti­vi­tà di ricer­ca e di for­ma­zio­ne ade­gua­te alle richie­ste del­la poli­ti­ca agri­co­la e ambien­ta­le europea.

Andrea Di Stefano, responsabile progetti speciali Novamont

Nova­mont è una socie­tà ita­lia­na lea­der nel mon­do nei bio­che­mi­cals e bio­pla­sti­che. Gra­zie a 750 mln di € di inve­sti­men­ti in ricer­ca e impian­ti indu­stria­li, total­men­te auto­fi­nan­zia­ti, oggi l’a­zien­da ha rea­liz­za­to quat­tro impian­ti con tec­no­lo­gie pro­prie­ta­rie in siti indu­stria­li dismes­si o in via di dismis­sio­ne. La stra­te­gia di inte­gra­zio­ne con le risor­se rin­no­va­bi­li di ori­gi­ne agri­co­la ha per­mes­so di avvia­re spe­ri­men­ta­zio­ni sul­lo svi­lup­po di filie­re non food con altis­si­mi poten­zia­li per aree mar­gi­na­li e non pro­dut­ti­ve. Nel­lo stes­so tem­po i pro­dot­ti deri­van­ti dal­le bio­raf­fi­ne­rie inte­gra­te rap­pre­sen­ta­no inno­va­zio­ni fon­da­men­ta­li per il siste­ma agroa­li­men­ta­re ita­lia­no di qualità.

Nova­mont, che è una bene­fit cor­po­ra­tion e cer­ti­fi­ca­ta B‑Corp, svi­lup­pa pro­get­ti con gli sta­ke­hol­ders ter­ri­to­ria­li nel­l’am­bi­to dei qua­li ha pre­so for­ma la col­la­bo­ra­zio­ne con il Par­co Nazio­na­le di Pan­tel­le­ria e l’U­ni­ver­si­tà di Palermo.

Le atti­vi­tà di spe­ri­men­ta­zio­ne in cor­so rite­nia­mo che sia­no fon­da­men­ta­li nei set­to­ri stra­te­gi­ci pecu­lia­ri del­l’E­co­si­ste­ma Pan­tel­le­ria come la con­ser­va­zio­ne e tute­la del­la bio­di­ver­si­tà, del pae­sag­gio agra­rio, del­la qua­li­tà del suo­lo e dei valo­ri del pae­sag­gio cul­tu­ra­le. Que­sto attra­ver­so la pro­mo­zio­ne di azio­ni di inte­gra­zio­ne tra uomo, ambien­te e natu­ra, atti­van­do per­cor­si di edu­ca­zio­ne, for­ma­zio­ne e ricer­ca scien­ti­fi­ca, fina­liz­za­te alla tra­sfor­ma­zio­ne green dell’agricoltura pantesca.

D’in­te­sa con Par­co, Uni­ver­si­tà e azien­de agri­co­le stia­mo spe­ri­men­tan­do for­mu­la­ti a base di aci­do pelar­go­ni­co (deri­va­to da olii vege­ta­li) come erbi­ci­da, film per la coper­tu­ra del­le ser­re in bio­pla­sti­ca, pac­cia­ma­tu­ra agri­co­la bio­de­gra­da­bi­le per inne­sto nuo­vi impian­ti viti­ni­co­li e col­tu­re orticole.

Martina Ferracane – presidente Fab Lab Western Sicily

Il pro­get­to Teens4Kids è uno dei pro­get­ti pro­mos­si dal FabLab Western Sici­ly. Il pro­get­to si basa sull’insegnamento oriz­zon­ta­le da par­te degli stu­den­ti del­le supe­rio­ri agli stu­den­ti del­le pri­ma­rie sul tema dell’educazione digi­ta­le crea­ti­va. Nel­l’an­no acca­de­mi­co 2019/2020, que­sto pro­get­to ha for­ma­to 30 stu­den­ti del­le scuo­le supe­rio­ri di Pan­tel­le­ria che a loro vol­ta han­no for­ma­to 60 stu­den­ti del­le scuo­le pri­ma­rie. L’an­no pri­ma il pro­get­to ave­va coin­vol­to 100 stu­den­ti del­le supe­rio­ri e 700 stu­den­ti del­le pri­ma­rie a Mar­sa­la, e que­st’an­no inclu­de 50 stu­den­ti del­le supe­rio­ri e 100 stu­den­ti del­le pri­ma­rie a Tra­pa­ni. Gli stu­den­ti del­le supe­rio­ri sono sta­ti for­ma­ti da un grup­po di volon­ta­ri spe­cia­liz­za­ti in temi di edu­ca­zio­ne digi­ta­le crea­ti­va che seguo­no le best prac­ti­ces indi­vi­dua­te dai più moder­ni stu­di di peda­go­gia, con­dot­ti tra le altre uni­ver­si­tà dal­l’­MIT e Stan­ford, rela­ti­vi all’ap­proc­cio maker a scuo­la. In par­ti­co­la­re, gli stu­den­ti sono sta­ti for­ma­ti all’interno di un pro­get­to di alter­nan­za scuo­la- lavo­ro sia con com­pe­ten­ze tec­ni­che (coding, stam­pa 2D e 3D, model­la­zio­ne 3D, taglio laser, robo­ti­ca) che tra­sver­sa­li (peda­go­gia crea­ti­va, pro­ject mana­ge­ment, impren­di­to­ria­li­tà, lavo­ro in grup­po). Tra­smet­ten­do a loro vol­ta le com­pe­ten­ze tec­ni­che acqui­si­te agli stu­den­ti del­la scuo­la pri­ma­ria, gli stu­den­ti del­le scuo­le supe­rio­ri impa­ra­no a vede­re il digi­ta­le come stru­men­to for­ma­ti­vo duran­te le loro atti­vi­tà di inse­gnan­ti. Il pro­get­to ha sti­mo­la­to l’interesse di bam­bi­ni e ragaz­zi in mate­rie STEM (con diver­si stu­den­ti del­le supe­rio­ri che han­no deci­so di intra­pren­de­re per­cor­si uni­ver­si­ta­ri in que­sto ambi­to gra­zie al pro­get­to) e nell’imprenditoria digi­ta­le (con nuo­ve star­tup digi­ta­li crea­te da stu­den­ti del­le supe­rio­ri). Que­sto pro­get­to usa un approc­cio costrut­ti­vi­sta, ovve­ro dell’imparare facen­do, e fa leva sui tee­na­ger per rag­giun­ge­re gli stu­den­ti del­le pri­ma­rie. Con il pro­get­to, miria­mo ad offri­re una rispo­sta imme­dia­ta­men­te repli­ca­bi­le per rispon­de­re alla gra­ve caren­za degli stu­den­ti ita­lia­ni in ter­mi­ni di com­pe­ten­ze digi­ta­li. Come fine ulti­mo, la nostra mis­sio­ne è quel­la di offri­re una visio­ne del­la tec­no­lo­gia digi­ta­le come stru­men­to crea­ti­vo per rispon­de­re ai pro­ble­mi loca­li e crea­re solu­zio­ni impren­di­to­ria­li inno­va­ti­ve. Miria­mo a crea­re pro­ta­go­ni­sti con­sa­pe­vo­li del­la rivo­lu­zio­ne digi­ta­le piut­to­sto che con­su­ma­to­ri passivi.

Giuliana Mattiazzo – vice rettore al trasferimento tecnologico del Politecnico di Torino

“Pantelleria verso la transizione blu: un laboratorio a cielo aperto”

Le atti­vi­tà illu­stra­te si col­lo­ca­no all’interno del pro­ces­so di decar­bo­niz­za­zio­ne e del­la tran­si­zio­ne ener­ge­ti­ca dell’isola.

Già dal 2010 il Poli­tec­ni­co di Tori­no sce­glie Pan­tel­le­ria per la sua atti­vi­tà spe­ri­men­ta­le nel cam­po del­le ener­gie rin­no­va­bi­li con par­ti­co­la­re rife­ri­men­to all’energia dal­le onde del mare. Quan­do, dopo anni di stu­di e spe­ri­men­ta­zio­ne in vasca, il grup­po di ricer­ca del More­ner­gy lab dovet­te sce­glie­re una loca­li­tà per l’installazione del­la tec­no­lo­gia in mare, l’isola di Pan­tel­le­ria ven­ne subi­to iden­ti­fi­ca­ta come luo­go idea­le: Pan­tel­le­ria può infat­ti con­ta­re su una ele­va­ta dispo­ni­bi­li­tà di ener­gia del moto ondo­so, con una media annua­le di 7kW/m di fron­te d’onda. La pri­ma fase del­la spe­ri­men­ta­zio­ne a Pan­tel­le­ria con­si­stet­te nell’acquisizione di dati rea­li per veri­fi­ca­re le carat­te­ri­sti­che del­le onde: a par­ti­re dal 2010 ven­ne instal­la­to un onda­me­tro a 800 m dal por­to situa­to a nord ove­st dell’isola, area lar­ga­men­te espo­sta al ven­to di mae­stra­le e, quin­di, alle onde.

Le infor­ma­zio­ni otte­nu­te dal­la cam­pa­gna di rac­col­ta dati sono sta­te uti­liz­za­te per dimen­sio­na­re il pro­to­ti­po dell’ISWEC in sca­la 1:1, che è sta­to instal­la­to al lar­go di Pan­tel­le­ria a par­ti­re dall’agosto del 2015. Le pri­me fasi del­la spe­ri­men­ta­zio­ne sono risul­ta­te mol­to inco­rag­gian­ti, in quan­to il dispo­si­ti­vo ha incon­tra­to con­di­zio­ni di mare estre­me, pro­van­do­ne l’affidabilità e la sicu­rez­za dei com­po­nen­ti. Anche le basi teo­ri­che sul­le qua­li è sta­to effet­tua­to il dimen­sio­na­men­to del dispo­si­ti­vo sono sta­te con­fer­ma­te, affer­man­do la qua­li­tà del lavo­ro svol­to fino ad allo­ra e crean­do nume­ro­se ulte­rio­ri pos­si­bi­li­tà di svi­lup­po. Si è quin­di aper­ta una nuo­va sta­gio­ne per l’ISWEC: gli stu­di degli ulti­mi anni per­met­te­ran­no di appor­re diver­si sal­ti tec­no­lo­gi­ci alla mac­chi­na, al fine di aumen­tar­ne la pro­du­ci­bi­li­tà e dimi­nuir­ne i costi.

“Pantelleria Youth Forum laboratorio dei Parchi”. Il presidente Salvatore Gabriele illustra il progetto, in collaborazione con Svimez e Scuola di Politiche. 

Gli obiet­ti­vi pre­fis­sa­ti riguar­da­no l’investimento sul capi­ta­le uma­no con le nostre risor­se sul ter­ri­to­rio e nei ter­ri­to­ri che par­to­no da Pan­tel­le­ria e coin­vol­go­no tut­ti Par­chi. Fon­da­men­ta­le è la rico­no­scen­za al il Mini­ste­ro che ha accet­ta­to la nostra pro­po­sta che, SVIMEZ e Scuo­la di Politiche

si arti­co­le­rà in un bien­nio. Por­te­re­mo avan­ti gli esem­pi di buo­ne pra­ti­che già avvia­te con i nostri Par­te­ner e fare­mo dei gio­va­ni i veri pro­ta­go­ni­sti di que­sto sospi­ra­to e aspet­ta­to cambiamento. 

Il Covid ci chia­ma a riflet­te­re sul­la con­di­zio­ne del nostro futu­ro, un moni­to, un cam­pa­nel­lo di allar­me per il pia­ne­ta, la sfi­da epo­ca­le che abbia­mo din­nan­zi … per que­sto l’Am­bien­te e la Sua Soste­ni­bi­li­tà sono al cen­tro del­la nostra azione. 

Il nostro impe­gno met­te al cen­tro l’agricoltura e le rin­no­va­te sfi­de del­la bio­di­ver­si­tà; le nostre pro­du­zio­ni; il cibo; il benes­se­re del nostro cor­po. Uno dei tra­guar­di pre­fis­sa­ti sarà un Turi­smo Soste­ni­bi­le a misu­ra dei nostri ter­ri­to­ri, alla sco­per­ta del­le tra­di­zio­ni e del­la cul­tu­ra, del­lo sport e del benes­se­re, a par­ti­re da una stra­te­gia di mar­ke­tig soste­ni­bi­le. Un tar­get ver­so un turi­smo len­to e del benes­se­re, uti­liz­zan­do i cana­li del­la mul­ti­me­dia­li­tà e del digi­ta­le come ele­men­ti di attra­zio­ne glo­ba­le ma fina­liz­za­to a pro­muo­ve­re i ter­ri­to­ri e le sue eccel­len­ze “pen­sa­re glo­bal­men­te ma agi­re local­men­te sul­la for­za dei territori”.

Il pro­get­to guar­da alle Ener­gie Rin­no­va­bi­li per pen­sa­re a del­le tap­pe inter­me­die del 2030 – 2050 e ad un pia­no a medio e lun­go ter­mi­ne. Imple­men­ta­re l’uso del­le tec­no­lo­gie in Digi­ta­le sarà la nuo­va sfi­da, dopo che il COVID ci ha impo­sto nuo­vi rit­mi. L’elemento di col­le­ga­men­to del­le azio­ni saran­no i valo­ri del­la bio­di­ver­si­tà, qua­li vere e pro­prie linee gui­da per le nuo­ve gene­ra­zio­ni che saran­no i pro­ta­go­ni­sti prin­ci­pa­li di que­sta sfida. 

Pan­tel­le­ria Youth Forum vede le scuo­le qua­le ele­men­to essen­zia­le di un pro­get­to di edu­ca­zio­ne ambien­ta­le e di svi­lup­po, per costrui­re una rete di gio­va­ni stu­den­ti nel­le aree dei par­chi, per scam­bia­re buo­ne pra­ti­che, costi­tui­re eccel­len­ze par­ten­do dai biso­gni, ma soprat­tut­to guar­dan­do­le come opportunità. 

Tut­te le atti­vi­tà pos­so­no con­ta­re su impor­tan­ti stru­men­ti legi­sla­ti­vi e finan­zia­ri mes­si a dispo­si­zio­ne dal Gover­no a par­ti­re dal­le ZEA; Par­chi per il Cli­ma che pun­ta alla costru­zio­ne di un model­lo di svi­lup­po di soste­ni­bi­li­tà; la rete dei Par­chi, del­le buo­ne pra­ti­che, con una for­te inte­sa con le isti­tu­zio­ni a tut­ti i livel­li, che fis­sa obiet­ti­vi e fina­liz­za­zio­ni concrete.

Dob­bia­mo pas­sa­re dal­le riven­di­ca­zio­ni alle pro­po­ste attra­ver­so un pon­te idea­le di coe­sio­ne e di svi­lup­po. Accet­tia­mo la sfi­da diven­tia­mo protagonisti.

Sal­va­to­re Gabriele

Pre­si­den­te Ente Par­co Nazio­na­le Iso­la di Pantelleria 

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