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Pantelleria: botta e risposta tra opposizione e amministrazione comunale

Comune di Pantelleria

L’altro ieri, l’opposizione pantesca formata da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Diventerà Bellissima, Pd, Scegli Pantelleria e tre Consiglieri Comunali, rispettivamente Claudia Della Gatta e Giovanni Gabriele (ex M5S) e Giuseppe Palermo (ex FI ora Lega), ha firmato una lettera di richiesta di dimissioni al Sindaco Vincenzo Campo.

La mis­si­va è sta­ta invia­ta al diret­to inte­res­sa­to, al Pre­fet­to di Tra­pa­ni e a tut­ta la Giun­ta e ai Con­si­glie­ri Comu­na­li di mag­gio­ran­za e agli altri tre di minoranza.

La richie­sta di dimis­sio­ni per inter­ces­sio­ne del Pre­fet­to non ha effet­ti­va­men­te alcun valo­re giu­ri­di­co, per­ché per far cade­re un Sin­da­co ser­ve sia sfi­du­cia­to dal­la mag­gio­ran­za del Con­si­glio Comu­na­le, nel caso di Pan­tel­le­ria quin­di, da 8 Con­si­glie­ri Comu­na­li alme­no, ma si sup­po­ne voglia ave­re un valo­re sim­bo­li­co per rap­pre­sen­ta­re la ‘pro­fon­da incer­tez­za ammi­ni­stra­ti­va in cui ver­sa l’i­so­la’ secon­do il pun­to di vista degli oppo­si­to­ri del­l’Am­mi­ni­stra­zio­ne Comunale.

Ad avva­lo­ra­re tale pre­oc­cu­pa­zio­ne, un lun­go elen­co di pro­ble­ma­ti­che, dal­la Zona Fran­ca all’O­spe­da­le Nagar, tra le qua­li non ulti­ma il fat­to che il Sin­da­co fac­cia anche le diret­te in magliet­ta da casa sua.

Per leg­ge­re nel det­ta­glio quan­to affer­ma­to, vi ripor­tia­mo il Pdf del­la let­te­ra qui di seguito.

Oggi è uscita anche la risposta di Sindaco, Giunta e Maggioranza del Consiglio Comunale.

Una let­te­ra ancor più lun­ga che rispon­de pun­to per pun­to alle accu­se e si risol­ve in 10 pagi­ne det­ta­glia­te che non fan­no mol­ti scon­ti agli accu­sa­to­ri. Di que­sta, oltre al Pdf, abbia­mo il testo, che vi ripor­tia­mo di seguito.

Ai let­to­ri far­si un’i­dea del contendere.

La richiesta di dimissioni dell’opposizione

La risposta dell’Amministrazione Comunale

ALLA CITTADINANZA PANTESCA

E p. c. A S. E. IL PREFETTO DI TRAPANI

Al Con­si­glie­re Comu­na­le Maria Pia Gabriele

Al Con­si­glie­re Comu­na­le San­to­ro Genova

Al Con­si­glie­re Comu­na­le Fran­ce­sco Gabriele

 

Pan­tel­le­ria, 17 dicem­bre 2020

Ogget­to: rispo­sta alla richie­sta di dimis­sio­ni del Sindaco

 

Rima­nia­mo stu­pi­ti dal­la let­tu­ra del­la nota che i rap­pre­sen­tan­ti del­le for­ze poli­ti­che iso­la­ne han­no reca­pi­ta­to al Sin­da­co, alla Giun­ta, ai Con­si­glie­ri Comu­na­li non fir­ma­ta­ri e, addi­rit­tu­ra, al Prefetto.

Pos­si­bi­le che chi dichia­ra di esse­re rap­pre­sen­tan­te di una for­za poli­ti­ca abbia così poca cono­scen­za del­le nozio­ni basi dell’educazione civi­ca da aspet­tar­si che il Pre­fet­to prov­ve­da a far dimet­te­re il Sin­da­co e la mag­gio­ran­za che ha vin­to le elezioni?

Cer­to, pote­va­mo aspet­tar­ce­lo da chi, dopo due anni che sie­de in Con­si­glio, non cono­sce la dif­fe­ren­za tra voto con­tra­rio ed asten­sio­ne per sua stes­sa ammis­sio­ne o da chi si fa scri­ve­re le inter­ro­ga­zio­ni e poi non è in gra­do di argo­men­tar­le o spie­gar­le, ma non cer­to da colo­ro che vor­reb­be­ro dare lezio­ni di poli­ti­ca e di buo­na ammi­ni­stra­zio­ne agli altri, dall’alto del pie­di­stal­lo in cui si sono posti da soli, eret­to fuo­ri dagli scran­ni comu­na­li, ai qua­li non sono giun­ti per il man­ca­to favo­re elettorale.

Par­tia­mo dal­la fine

I sot­to­scrit­to­ri chie­do­no un incon­tro a Sua Eccel­len­za il Pre­fet­to di Tra­pa­ni per rap­pre­sen­ta­re “lo sta­to di pro­fon­da incer­tez­za ammi­ni­stra­ti­va in cui ver­sa la nostra iso­la, avvol­ta in pro­ble­ma­ti­che che spes­so non tro­va­no solu­zio­ne anche a cau­sa dell’isolamento isti­tu­zio­na­le in cui l’amministrazione comu­na­le è cadu­ta”.

Ci pia­ce­reb­be tan­to sape­re qua­le sareb­be que­sta pro­fon­da incer­tez­za ammi­ni­stra­ti­va di cui par­la­no. Quel­la dipe­sa dal fat­to che la mag­gior par­te di loro non ha nes­sun con­si­glie­re elet­to in Con­si­glio Comu­na­le? L’Amministrazione Comu­na­le vota­ta dai cit­ta­di­ni pan­te­schi non ha incer­tez­ze. Sa cosa deve fare e ogni gior­no ope­ra per tro­va­re solu­zio­ni agli anno­si pro­ble­mi che afflig­go­no Pan­tel­le­ria. Sem­mai biso­gne­reb­be chie­der­si come mai que­sti ‘scien­zia­ti del­la poli­ti­ca’ che in pas­sa­to han­no ope­ra­to sen­za alcu­na incer­tez­za ammi­ni­stra­ti­va, poi abbia­no lascia­to in ere­di­tà ai pan­te­schi tan­te problematiche.

Pro­ba­bil­men­te per­ché sono memo­ri del fat­to che l’amministrazione che ci ha pre­ce­du­to ave­va per­so la mag­gio­ran­za in Con­si­glio già il gior­no dopo le ele­zio­ni e per tale ragio­ne ha dovu­to pre­oc­cu­par­si di soprav­vi­ve­re per tut­ta la dura­ta del­la con­si­lia­tu­ra inve­ce che risol­ve­re i pro­ble­mi dell’isola?

Iso­la­men­to istituzionale

Riguar­do all’isolamento isti­tu­zio­na­le, poi, dovreb­be­ro spie­ga­re in che ambi­to si è manifestato.

Que­sta ammi­ni­stra­zio­ne in due anni è riu­sci­ta ad otte­ne­re una quan­ti­tà di finan­zia­men­ti mai vista pri­ma per ope­re infra­strut­tu­ra­li che si tra­sci­na­no da decen­ni, facen­do da spal­la anche allo stes­so Par­co Nazio­na­le che sen­za gli uffi­ci comu­na­li nul­la avreb­be potu­to raccogliere.

Ha sti­pu­la­to un pat­to di col­la­bo­ra­zio­ne con il Libe­ro Con­sor­zio gra­zie al qua­le sono potu­ti ini­zia­re i lavo­ri dell’edificio dell’Istituto Supe­rio­re (ricor­da­no tut­ti la pre­sa di posi­zio­ne di que­sta ammi­ni­stra­zio­ne e non cer­ta­men­te del­le for­ze poli­ti­che che chie­do­no le dimis­sio­ni – https://www.pantellerianotizie.it/2019/08/01/pantelleria-aggiudicati-i-lavori-nuova-scuola-campo-soddisfazione/) e pre­sto potran­no esse­re appal­ta­ti quel­li di siste­ma­zio­ne del­le stra­de del­la ex Pro­vin­cia Regio­na­le. Ope­re finan­zia­te diver­si anni fa e che solo oggi, con il lavo­ro di un’amministrazione ‘iso­la­ta’, han­no potu­to ave­re inizio.

Com­pren­dia­mo che chi ha uti­liz­za­to i rap­por­ti isti­tu­zio­na­li e poli­ti­ci per rac­cat­ta­re pol­tro­ne non sia in gra­do di capi­re que­ste cose. Nes­sun com­po­nen­te di que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne e mag­gio­ran­za con­si­lia­re avreb­be mai accet­ta­to che il pro­prio Sin­da­co (rag­giun­to qual­che mese pri­ma da un avvi­so di garan­zia per vari rea­ti ricon­du­ci­bi­li alla que­stio­ne Gir­gen­ti Acque) fos­se nomi­na­to anche Pre­si­den­te del Par­co men­tre era anco­ra in cari­ca, rive­sten­do il dupli­ce ruo­lo di con­trol­lo­re e con­trol­la­to, per cui com­pren­dia­mo per­ché alcu­ni dei fir­ma­ta­ri sono sor­pre­si che il Sin­da­co Cam­po non abbia chie­sto e otte­nu­to altri inca­ri­chi. Altret­tan­to non com­pren­dia­mo le ragio­ni per cui chi ha in pas­sa­to con­dan­na­to tali poli­ti­che, oggi si acco­di a tali personaggi.

Ades­so andia­mo nel­lo spe­ci­fi­co alle altre accu­se for­mu­la­te nel­la missiva.

Zona Fran­ca

Si accu­sa l’attuale Ammi­ni­stra­zio­ne di non aver dato rispo­ste riguar­do la ‘Zona Fran­ca Extra­do­ga­na­le’, ricor­dan­do che nel 2016 “tut­te le for­ze poli­ti­che iso­la­ne” si era­no sedu­te attor­no ad un tavo­lo riu­scen­do a pro­dur­re un’adeguata istan­za sugli oppor­tu­ni tavo­li istituzionali.

Non si capi­sce se si trat­ta di un’accusa all’attuale Ammi­ni­stra­zio­ne o dell’ammissione di non esse­re sta­ti in gra­do di otte­ne­re quan­to richiesto.

Infat­ti, se nel 2016 è sta­to par­to­ri­to que­sto impor­tan­te docu­men­to ed è sta­to pre­sen­ta­to sugli oppor­tu­ni tavo­li isti­tu­zio­na­li, allo­ra come mai fino al 2018, quel­li che non era­no ‘isti­tu­zio­nal­men­te iso­la­ti’, non sono riu­sci­ti ad otte­ne­re tale impor­tan­te risul­ta­to? Quin­di anche il loro fal­li­men­to sareb­be col­pa di que­sta Amministrazione?

Infor­mia­mo i sot­to­scrit­to­ri, che la Zona Fran­ca Extra­ter­ri­to­ria­le non è una com­pe­ten­za comu­na­le, ma nazio­na­le e in quell’ambito, que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne ‘isti­tu­zio­nal­men­te iso­la­ta’ ha spin­to con i pro­pri rap­pre­sen­tan­ti poli­ti­ci per acce­le­ra­re l’approvazione del DDL Iso­le Mino­ri in Par­la­men­to. DDL che, ricor­dia­mo, è sta­ta la pri­ma leg­ge calen­da­riz­za­ta in Sena­to in que­sta legi­sla­tu­ra e che è sta­ta licen­zia­ta dal Sena­to già nell’ottobre del 2018.

Pur­trop­po una vol­ta appro­da­ta alla Came­ra è sta­ta boi­cot­ta­ta dal Pre­si­den­te del­la Com­mis­sio­ne Ambien­te (del­la Lega) per ragio­ni pret­ta­men­te poli­ti­che (le iso­le non sono Nord). La deci­sio­ne del­la Lega di abban­do­na­re il Gover­no Con­te I, ha fat­to sì che quel­la nor­ma fos­se ripo­sta in un cas­set­to in atte­sa di tem­pi miglio­ri (il cam­bio del Pre­si­den­te di Com­mis­sio­ne avve­nu­ta l’estate scor­sa). Qual­che rap­pre­sen­tan­te loca­le del­la Lega ha for­se pen­sa­to di spen­der­si per far sì che le iso­le mino­ri non subis­se­ro le con­se­guen­ze di tali gio­chet­ti poli­ti­ci? Non ci risul­ta affat­to, anzi…

Allo stes­so modo, qual­che rap­pre­sen­tan­te loca­le del Par­ti­to Demo­cra­ti­co ha pen­sa­to di par­la­re all’attuale Pre­si­den­te del­la Com­mis­sio­ne Ambien­te del­la Came­ra (del PD) per pro­va­re a sbloc­ca­re l’iter di discus­sio­ne del DDL Iso­le mino­ri e calen­da­riz­za­re il prov­ve­di­men­to? Non ci risul­ta affat­to, anzi…

Quin­di le cose sono due. O i rap­pre­sen­tan­ti loca­li di que­ste due for­ze poli­ti­che sono loro ‘poli­ti­ca­men­te iso­la­ti’ oppu­re non si spen­do­no per il bene dell’Isola, al solo fine di poter accu­sa­re l’attuale Ammi­ni­stra­zio­ne di non riu­sci­re ad otte­ne­re la Zona Fran­ca Extraterritoriale.

Anco­ra una vol­ta i pan­te­schi dovran­no paga­re i gio­chet­ti di que­sti pseu­do-poli­ti­ci o meglio poli­ti­can­ti del­la dome­ni­ca ‘civi­ca­men­te impe­gna­ti per cer­ca­re di dare rispo­ste e sere­ni­tà’ alla comu­ni­tà isolana.

Noi abbia­mo con­ti­nua­to a fare pres­sio­ni ai nostri rap­pre­sen­tan­ti poli­ti­ci e sap­pia­mo che dopo l’approvazione del­la Finan­zia­ria, sal­vo impre­vi­sti, l’iter dovreb­be final­men­te sbloc­car­si. Comun­que stia­no tran­quil­li i poli­ti­can­ti loca­li, per­ché l’eventuale appro­va­zio­ne del­la Leg­ge non sarà un suc­ces­so di que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne, ma un suc­ces­so per Pan­tel­le­ria e i pan­te­schi tutti.

Que­stio­ne Sanità

Vie­ne det­to che dopo “diver­se azio­ni poli­ti­che e ammi­ni­stra­ti­ve con­giun­te e con­di­vi­se tra le diver­se isti­tu­zio­ni” era sta­to tro­va­to un equi­li­brio nel­le pre­sta­zio­ni essen­zia­li ed indif­fe­ri­bi­li, sal­vo poi subi­re arre­sti e retro­ces­sio­ni, qua­le la chiu­su­ra del Pun­to Nascita.

Anche qui, più che un’accusa, sem­bra di tro­var­si davan­ti ad un mea culpa.

Non si capi­sce come mai un pro­ble­ma dato per risol­to si sia poi mani­fe­sta­to nuo­va­men­te. For­se per­ché piut­to­sto che risol­ver­lo si era pre­fe­ri­to met­te­re una top­pa? Il Pun­to Nasci­ta è pre­vi­sto nel pia­no sani­ta­rio, ma a con­di­zio­ne che sia sicu­ro ovve­ro che ci sia­no le infra­strut­tu­re e il per­so­na­le ade­gua­to. Cosa che non c’è mai stata!

Quin­di, anche in que­sto caso, biso­gna chie­der­si come mai dei poli­ti­ci tan­to capa­ci e non “iso­la­ti” non abbia­no risol­to tale pro­ble­ma­ti­ca visto che il Pun­to Nasci­ta è sta­to chiu­so pur essen­do pre­vi­sta la dero­ga alla sua apertura?

E come mai, que­sti poli­ti­ci atten­ti alle pro­ble­ma­ti­che del­la comu­ni­tà non si sono mai oppo­sti al man­te­ni­men­to di una strut­tu­ra che non garan­ti­va le con­di­zio­ni mini­me di sicu­rez­za alle partorienti?

Man­te­ne­re un Pun­to Nasci­ta aper­to sen­za ave­re il per­so­na­le suf­fi­cien­te e le strut­tu­re mini­me richie­ste, met­ten­do a rischio par­to­rien­ti e nasci­tu­ri, è frut­to di alta poli­ti­ca o di oppor­tu­ni­smo poli­ti­co sul­la pel­le del­le don­ne pantesche?

Que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne ha più vol­te chie­sto il poten­zia­men­to del­la strut­tu­ra al fine di garan­ti­re il man­te­ni­men­to del Pun­to Nasci­ta in dero­ga, ma di fron­te alle obie­zio­ni posta­te dall’istituzione com­pe­ten­te riguar­do le con­di­zio­ni di sicu­rez­za che al momen­to non sono garan­ti­te, non ha potu­to fare altro che pren­de­re atto di tale deci­sio­ne, chie­den­do che alme­no si abbas­si il disa­gio a chi deve par­to­ri­re. Ma la bat­ta­glia per il Pun­to Nasci­ta continua.

Per il resto, que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne ‘iso­la­ta’ ha chie­sto ed otte­nu­to degli impor­tan­ti risul­ta­ti a raf­for­za­men­to del­le pre­sta­zio­ni ambu­la­to­ria­li, si veda l’oncologo e lo psi­co­lo­go, ma il più salien­te è l’approvazione del pro­get­to azien­da­le in mate­ria di otti­miz­za­zio­ne e poten­zia­men­to dell’assistenza sani­ta­ria nell’Isola di Pan­tel­le­ria da par­te dell’ASP di Tra­pa­ni che, a regi­me, por­te­rà ad incre­men­ta­re di 26 uni­tà, tra medi­ci, infer­mie­ri, OSS e ammi­ni­stra­ti­vi, il per­so­na­le pre­sen­te nell’Ospedale B. Nagar, oltre che all’acquisto di tec­no­lo­gia sani­ta­ria qua­li un eco­gra­fo di fascia alta, un impian­to di osmo­si inver­sa per emo­dia­li­si ed i mate­ria­li a cor­re­do, 3 eco­gra­fi per i poliam­bu­la­to­ri distret­tua­li e un eco­co­lor­dop­pler. Que­sto pro­get­to è sta­to già deli­be­ra­to dall’Asp ed ha mos­so già i pri­mi pas­si con il ban­do per ammi­ni­stra­ti­vi ed a bre­ve segui­ran­no tut­ti gli altri ban­di per un valo­re di cir­ca 2 milio­ni di euro in aggiun­ta a ciò che abbia­mo già ed alle rico­no­sciu­te pro­fes­sio­na­li­tà del nostro siste­ma sani­ta­rio. Chie­de­re al dott. Luca Fazio per conferma.

Capi­to­lo siti strategici

Grot­ta di Sate­ria, Tom­be Bizan­ti­ne, Sesi, stu­fe di Kazen. I fir­ma­ta­ri sosten­go­no che “anco­ra oggi riman­go­no abban­do­na­ti al pro­prio desti­no”.

Anche in que­sto caso si nota un’ammissione di colpa.

Quell’anco­ra oggi, infat­ti, signi­fi­ca che lo era­no anche pri­ma. Anche quan­do alcu­ni di loro ammi­ni­stra­va­no, quindi.

Allo­ra ci spie­ghi­no come mai que­ste men­ti poli­ti­che eccel­se ades­so impu­ta­no a que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne respon­sa­bi­li­tà che par­to­no da loro. Spie­ghi­no piut­to­sto ai pan­te­schi come mai han­no abban­do­na­to al loro desti­no dei siti che riten­go­no strategici.

Noi ci sia­mo da subi­to atti­va­ti sia per costrin­ge­re gli Enti com­pe­ten­ti, qua­le il Par­co Archeo­lo­gi­co, ad inter­ve­ni­re e per cer­ca­re di tro­va­re i finan­zia­men­ti neces­sa­ri a met­te­re in sicu­rez­za la Grot­ta di Sate­ria. Anche in que­sto caso, noi ‘poli­ti­ci di bas­so livel­lo’ rite­nia­mo che non si pos­sa man­te­ne­re frui­bi­le al pub­bli­co un sito alta­men­te rischio­so per l’incolumità pubblica.

Capi­to­lo agricoltura

Anche in que­sto caso si accu­sa l’Amministrazione di “non lavo­ra­re in siner­gia con i vari atto­ri” pre­fe­ren­do anda­re allo scon­tro istituzionale.

Doman­da: chi sareb­be­ro que­sti atto­ri con cui non si lavo­ra in sinergia?

For­se il Par­co Nazionale?

Lo stes­so Par­co che per vole­re del Pre­si­den­te non ha pre­so una posi­zio­ne for­te con­tro la modi­fi­ca al disci­pli­na­re volu­to dal Con­sor­zio DOC?

Oppu­re il Comu­ne dovreb­be “lavo­ra­re in siner­gia” con chi inten­de distrug­ge­re i pro­dot­ti di nic­chia pan­te­schi, scip­pan­do loro il nome e il mercato?

Que­sta ammi­ni­stra­zio­ne si è fat­ta pro­mo­tri­ce del ricor­so straor­di­na­rio al Pre­si­den­te del­la Repub­bli­ca per la varia­zio­ne alla DOC Sici­lia sul­lo zibib­bo in blend.

Ricor­dia­mo alcu­ne date fon­da­men­ta­li che han­no segna­to il decli­no del nostro pro­dot­to simbolo:

2015: Varia­zio­ne al disci­pli­na­re del­la DOC Sici­lia con inse­ri­men­to del viti­gno Zibibbo

2017: Varia­zio­ne al disci­pli­na­re del­la DOC Sici­lia per lo zibib­bo in blend

2019: nono­stan­te le oppo­si­zio­ni del­lo stes­so Con­si­glio Comu­na­le pan­te­sco, ma direi anche del­le for­ze poli­ti­che loca­li (muro con­tro muro, quin­di scon­tro), varia­zio­ne al disci­pli­na­re del­la DOC Pan­tel­le­ria per l’introduzione in eti­chet­ta del­la scrit­ta ‘Sici­lia’.

Che dire anche del bistrat­ta­to cap­pe­ro di Pan­tel­le­ria, uni­co ed ini­mi­ta­bi­le, che nel 2016 rice­ve­va un attac­co dal nasci­tu­ro disci­pli­na­re del cap­pe­ro di Salina?

Que­sta ammi­ni­stra­zio­ne ha pro­va­to ad inter­ve­ni­re in Euro­pa (meri­to rico­no­sciu­to anche da uno dei sot­to­scrit­to­ri) per­ché ora­mai lo Sta­to Ita­lia­no l’aveva appro­va­to sen­za oppo­si­zio­ni, non riu­scen­do­ci per man­can­za di titolarità.

Chi c’era nel 2016 e pote­va, anzi dove­va intervenire? 

Capi­to­lo caro benzina

L’attuale Ammi­ni­stra­zio­ne, a det­ta dei sot­to­scrit­to­ri, è col­pe­vo­le di non aver fat­to scen­de­re il prez­zo dei car­bu­ran­ti. Quin­di, secon­do loro, il prez­zo vie­ne deci­so dal­le Ammi­ni­stra­zio­ni comunali?

Se è così spie­ghi­no come mai non lo han­no fat­to quan­do pote­va­no, visto che anche quan­do l’Isola era “ben ammi­ni­stra­ta” da loro, il prez­zo dei car­bu­ran­ti era iden­ti­co anzi più alto.

Que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne ha agi­to per far sì che il prin­ci­pa­le for­ni­to­re all’ingrosso di car­bu­ran­ti e il prin­ci­pa­le con­su­ma­to­re di gaso­lio dell’isola si sedes­se­ro attor­no ad un tavo­lo e rag­giun­ges­se­ro un accor­do per far in modo che il for­ni­to­re potes­se ripar­ti­re i costi fis­si su una quan­ti­tà mag­gio­re di car­bu­ran­te. Ricor­dia­mo che era sta­to il for­ni­to­re a dire che si sareb­be arri­va­ti ad abbas­sa­re il prez­zo anche meno del­la ter­ra­fer­ma (https://www.paconline.it/wordpress/2019/06/18/pantelleria-prezzo-carburante-nautilus-dipende-tutto-dalla-smede/) . Quin­di, biso­gna rivol­ger­si a loro se non è sta­ta man­te­nu­ta la paro­la data. In ogni caso la solu­zio­ne al caro car­bu­ran­ti nel­le iso­le mino­ri non può cer­to esse­re quel­lo di rac­cat­ta­re qual­che cent di euro ai riven­di­to­ri, ma di tro­va­re solu­zio­ni alter­na­ti­ve sfrut­tan­do le risor­se che non com­por­ta­no bol­let­ta, come ad esem­pio il tra­spor­to elet­tri­co. Ma com­pren­dia­mo che biso­gna ave­re una visio­ne stra­te­gi­ca per capirlo.

Castel­lo Medievale

Ricor­dia­mo che il Castel­lo Medie­va­le è sta­to occu­pa­to abu­si­va­men­te per alcu­ni decen­ni da chi ha “ben” ammi­ni­stra­to l’Isola. Que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne, come sa bene una del­le sot­to­scrit­tri­ci del­la mis­si­va, ha da subi­to pre­so con­tat­ti con l’Agenzia del Dema­nio per met­te­re in rego­la il pos­ses­so del­la strut­tu­ra otte­nen­do una con­ces­sio­ne gra­tui­ta, ma doven­do rego­la­riz­za­re il pas­sa­to. Una vol­ta otte­nu­ta la con­ces­sio­ne, si è riscon­tra­to che c’erano alcu­ne cose impor­tan­ti da fare, aggior­na­re gli impian­ti antin­cen­dio e di sicu­rez­za, ragion per cui non era pos­si­bi­le per­met­te­re la frui­zio­ne pub­bli­ca del Castel­lo sen­za aver pri­ma tro­va­to le risor­se ed ope­ra­to i lavo­ri neces­sa­ri. La con­ces­sio­ne si è otte­nu­ta solo ad ini­zio 2020, ma è soprag­giun­ta l’emergenza Covid ad impe­di­re i lavo­ri e la frui­zio­ne del Castel­lo. Sia­mo tutt’ora in emer­gen­za, ma i lavo­ri sono già pre­vi­sti e, spe­ran­do non ci sia­no altri peg­gio­ra­men­ti nel­la situa­zio­ne, il Castel­lo ria­pri­rà in primavera.

Que­stio­ne stra­da del Lago

Come sapran­no i sot­to­scrit­to­ri del­la let­te­ra, ad otto­bre 2018 un bloc­co si è stac­ca­to dal costo­ne roc­cio­so sovra­stan­te la via del Lago, rischian­do di col­pi­re uno scuo­la­bus pie­no di bam­bi­ni che si sta­va­no recan­do a scuo­la. Altri bloc­chi si era­no già stac­ca­ti in pre­ce­den­za, ma la soli­ta poli­ti­ca del “tiria­mo a cam­pa­re” ave­va pen­sa­to di risol­ve­re il pro­ble­ma rimuo­ven­do i mas­si e ria­pren­do la stra­da, non eli­mi­nan­do affat­to il peri­co­lo. Ma non è così che si risol­vo­no i pro­ble­mi, caso mai si peg­gio­ra­no le situa­zio­ni, tant’è che il feno­me­no si è ripe­tu­to anco­ra una vol­ta nel 2018.

Que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne, di con­cer­to con gli esper­ti del­la sicu­rez­za, ha scel­to di risol­ve­re il pro­ble­ma alla radi­ce met­ten­do in sicu­rez­za l’intero costo­ne roc­cio­so e si è da subi­to mos­sa inte­ra­gen­do con l’Ufficio per il Rischio Idro­geo­lo­gi­co in Sici­lia per cer­ca­re di accor­cia­re i tem­pi, ban­di­re la gara e affi­da­re i lavo­ri per un pro­get­to fer­mo dal 2016.

La gara è sta­ta ban­di­ta nei pri­mi mesi del 2019 (tem­pi record per la buro­cra­zia ita­lia­na) e, dopo le veri­fi­che del­le offer­te, i lavo­ri sono sta­ti con­se­gna­ti nei pri­mi mesi del 2020. Attual­men­te i lavo­ri sono in cor­so, dopo aver subi­to anch’essi diver­si fer­mi dati da que­stio­ni ine­ren­ti al ban­do, all’emergenza Covid e ad una serie di impre­vi­sti rile­va­ti nel­la strut­tu­ra del costo­ne. Una vol­ta fini­ti, ci con­se­gne­ran­no un costo­ne e una stra­da mes­si in sicurezza.

Infi­ne que­stio­ne sta­gio­ne turistica

Capia­mo che per ali­men­ta­re pole­mi­che si deb­ba anche spa­ra­re alto con le cifre, ma ci pia­ce­reb­be sape­re da dove è sta­ta pre­sa la cifra di 210.000 euro di cui si par­la nel­la mis­si­va. Stia­mo anco­ra rice­ven­do i ren­di­con­ti per le liqui­da­zio­ni degli spet­ta­co­li, quin­di nem­me­no que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne sa quan­to sarà la spe­sa fina­le, per­ché come ben sa chi si è occu­pa­ta di que­sto set­to­re, non sem­pre i con­tri­bu­ti richie­sti cor­ri­spon­do­no a quan­to effet­ti­va­men­te vie­ne ren­di­con­ta­to da chi ha pre­sen­ta­to i pro­get­ti, ma que­sta cifra cita­ta è dav­ve­ro sorprendente.

For­se ci si rife­ri­sce agli anni in cui era Asses­so­re una del­le fir­ma­ta­rie del­la lettera?

Ma a pre­scin­de­re da que­sti nume­ri da tom­bo­la nata­li­zia, è chia­ro che solo chi non ha alcu­na visio­ne di ciò che ser­va ad un’isola che vive prin­ci­pal­men­te di turi­smo può soste­ne­re che i sol­di spe­si per gli even­ti esti­vi sia­no uno “sper­pe­ro di dena­ro pub­bli­co”. Non solo gli even­ti sono sta­ti apprez­za­ti da turi­sti e iso­la­ni, ma espres­sa­men­te richie­sti dagli ope­ra­to­ri turi­sti­ci dell’isola che a luglio, pri­ma che ini­zias­se la pro­gram­ma­zio­ne, lamen­ta­va­no sera­te vuo­te e chie­de­va­no a gran voce una pro­gram­ma­zio­ne da pro­por­re ai pro­pri clien­ti. In mol­tis­si­mi ci han­no fat­to i com­pli­men­ti e rin­gra­zia­to a fine sta­gio­ne e que­sto, in un’isola ava­ra di con­ces­sio­ni, è mol­to significativo.

Per non par­la­re del fat­to che la mag­gior par­te degli even­ti han­no fat­to da vetri­na a tan­ti arti­sti pan­te­schi, per­ché si è volu­ta dare la pos­si­bi­li­tà a tan­ti bra­vis­si­mi arti­sti loca­li di esi­bir­si ed esse­re cono­sciu­ti a chi visi­ta l’isola in esta­te, azio­ne che dove­va esse­re già por­ta­ta avan­ti negli anni precedenti.

Non ulti­mo, anzi fon­da­men­ta­le, le som­me impe­gna­te per gli arti­sti non iso­la­ni han­no per­mes­so di dare risto­ro alle atti­vi­tà iso­la­ne pro­va­te dal­la cri­si eco­no­mi­ca con­se­guen­te alla pan­de­mia, infat­ti par­te del­le risor­se impe­gna­te per la sta­gio­ne esti­va sono rima­ste sull’isola e, quin­di, sono anda­te in cir­co­lo all’interno dell’economia iso­la­na tra sog­gior­ni, risto­ra­zio­ne, noleg­gi, ser­vi­ce, ecc.

Cer­to, che que­sta cosa non sia com­pre­sa dai fir­ma­ta­ri non ci stu­pia­mo trop­po, anche se è sin­go­la­re che alcu­ni di essi abbia­no par­te­ci­pa­to agli stes­si even­ti o sia­no sta­ti tra gli impren­di­to­ri loca­li che han­no gio­va­to di que­ste pre­sen­ze. Ovvia­men­te, è inu­ti­le com­men­ta­re quan­ti, tra i fir­ma­ta­ri, han­no pub­bli­ca­men­te defi­ni­to le mani­fe­sta­zio­ni anti­ma­fia e cul­tu­ra­li ‘noio­se’, ‘spre­co di sol­di’ e ‘incom­pren­si­bi­li’ per­ché il livel­lo si com­men­ta da sé. Sem­bra di sen­ti­re chi sostie­ne che con la cul­tu­ra non si man­gia, sal­vo poi, in alcu­ni casi, spu­ta­re nel piat­to in cui si sta man­gian­do e si è sem­pre mangiato.

Quan­do c’erano loro… non c’era il maltempo!

In quel­la let­te­ra degna di un roman­zo disto­pi­co di bas­sa lega, le accu­se rivol­te all’amministrazione si spin­go­no fino a dar­ci la col­pa del mal­tem­po.

Sem­bra che l’isolamento con­se­guen­te al mare agi­ta­to che non ha per­mes­so la navi­ga­zio­ne nei pri­mi gior­ni di dicem­bre fos­se col­pa anch’esso di que­sta Amministrazione.

Evi­den­te­men­te ‘quan­do c’erano loro’ ave­va­no in dota­zio­ne una bac­chet­ta magi­ca e sape­va­no come cal­ma­re ven­to e mare, così che i tra­ghet­ti arri­vas­se­ro sem­pre in orario.

Pur­trop­po que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne è com­po­sta da comu­ni mor­ta­li e nul­la può di fron­te agli even­ti meteorologici.

Però si può inter­ve­ni­re in altro modo per limi­ta­re i disa­gi pro­vo­ca­ti dai perio­di di iso­la­men­to. Basta guar­da­re al pas­sa­to e far teso­ro del­la capa­ci­tà di resi­lien­za dei nostri avi. Loro, infat­ti, han­no sapu­to adat­ta­re le loro abi­tu­di­ni e il ter­ri­to­rio per poter soprav­vi­ve­re in un’isola imper­via, non faci­le da col­ti­va­re, pri­va di sor­gen­ti di acqua suf­fi­cien­ti ai loro fab­bi­so­gni. Si sono ado­pe­ra­ti e han­no tra­sfor­ma­to il ter­ri­to­rio per ren­der­lo coltivabile.

Per­ché le uova, gli ortag­gi, il gra­no o la car­ne devo­no arri­va­re solo da fuo­ri Pan­tel­le­ria quan­do negli ulti­mi anni sono sta­ti abban­do­na­ti oltre 3000 etta­ri di ter­re­ni agri­co­li? Que­sti gior­ni di iso­la­men­to ci han­no inse­gna­to una cosa impor­tan­te: dob­bia­mo ini­zia­re a tor­na­re a col­ti­va­re gra­no e ortag­gi per far fron­te alla doman­da inter­na, alle­va­re gal­li­ne e muc­che per far fron­te alla doman­da di uova e car­ne, sfrut­ta­re tut­te le risor­se di cui abbia­mo biso­gno e rida­re vita all’isola nel rispet­to del ter­ri­to­rio e del­la sua ecosostenibilità.

Non sarà la solu­zio­ne all’isolamento pro­vo­ca­to dal mal­tem­po, ma sareb­be un otti­mo ini­zio per tor­na­re alla voca­zio­ne ori­gi­na­ria del ter­ri­to­rio e per ave­re una base sicu­ra per i perio­di di emergenza.

Cer­to, ser­vi­reb­be l’aiuto di quel­le isti­tu­zio­ni nate per dare sol­lie­vo all’agricoltura pan­te­sca e di cui anco­ra non si è vista trac­cia, ma que­sta è un’altra sto­ria e intro­dur­la qui equi­var­reb­be ad apri­re un altro vaso di Pan­do­ra e un’altra feri­ta anco­ra aper­ta in mol­ti dei fir­ma­ta­ri (con memo­ria da pesce rosso).

In que­sta far­sa para­dos­sa­le che cre­dia­mo non abbia pre­ce­den­ti nel­la Sto­ria di que­sto Pae­se, voglia­mo ricor­da­re ai poli­ti­can­ti del­la dome­ni­ca di stu­dia­re pri­ma di scri­ve­re, per­ché per rimuo­ve­re un Sin­da­co vota­to dai cit­ta­di­ni c’è un solo modo: appro­va­re una mozio­ne di sfi­du­cia in Con­si­glio Comunale.

Visto che da quan­to leg­gia­mo, si è for­ma­to que­sto nuo­vo grup­po misto di mino­ran­za for­ma­to da tre Con­si­glie­ri Comu­na­li, fuo­riu­sci­ti dagli ori­gi­na­ri grup­pi di appar­te­nen­za con i qua­li era­no sta­ti elet­ti, invi­tia­mo i fir­ma­ta­ri del­la let­te­ra a muo­ver­si nel­le sedi isti­tu­zio­na­li oppor­tu­ne e a pre­sen­ta­re una mozio­ne di sfiducia.

Tre Con­si­glie­ri già sono dal­la loro parte.

Ne devo­no con­vin­ce­re altri cin­que per arri­va­re agli otto necessari.

Ci mera­vi­glia­mo anche dell’irrituale chia­ma­ta in cau­sa dei Con­si­glie­ri di oppo­si­zio­ne non fir­ma­ta­ri del docu­men­to, come se il lavo­ro di alcu­ni Con­si­glie­ri di oppo­si­zio­ne aves­se valo­re e quel­lo di chi non è alli­nea­to al ‘grup­po dei soli­ti noti’ non sia degno di alcu­na considerazione.

Ecco, que­sta è un’altra dif­fe­ren­za che segna il pas­so e par­la di ‘col­la­bo­ra­zio­ne e sere­ni­tà ammi­ni­stra­ti­va’: noi rispet­tia­mo il lavo­ro del­le oppo­si­zio­ni quan­do c’è ed è costruttivo.

Con­clu­dia­mo que­sta neces­sa­ria rispo­sta chie­den­do umil­men­te scu­sa a Sua Eccel­len­za il Pre­fet­to per esse­re sta­to tira­to in bal­lo in un momen­to di emer­gen­za nazio­na­le che vede gli uffi­cia­li di Gover­no in pri­ma linea per coor­di­na­re e gui­da­re tut­te quel­le azio­ni neces­sa­rie a limi­ta­re il con­ta­gio da Covid.

 

In fede,

Erik Val­li­ni, Pre­si­den­te del Con­si­glio Comunale

Sabi­na Espo­si­to, Vice resi­den­te del Con­si­glio Comunale

Anto­nio Per­ro­ne, Con­si­glie­re Comunale

Ste­fa­no Scal­tri­ti, Con­si­glie­re Comunale

Gra­ziel­la Fran­ce­sca Di Mal­ta, Con­si­glie­re Comunale

Mau­ri­zio Cal­do, Vice Sindaco

Anto­nio Maria Gut­te­rez, Assessore

Ange­lo Pari­si, Assessore

Fran­ce­sca Mar­ruc­ci, Assessore

Vin­cen­zo Vit­to­rio Cam­po, Sin­da­co di Pantelleria

 

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