Pantelleria, arriva sull’isola il servizio di car sharing elettrico “Share eDrive”

Pantelleria, arriva sull’isola il servizio di car sharing elettrico “Share eDrive”

21/12/2020 0 Di Redazione

Pantelleria, arriva sull’isola il servizio di car sharing elettrico “Share eDrive”

Un altro passo importante verso la transizione energetica promessa nel programma dell’Amministrazione Comunale e un altro passo per far risparmiare i panteschi

 

Come pro­mes­so nel pro­gram­ma elet­to­ra­le dell’Amministrazione Comu­na­le, la tran­si­zio­ne ener­ge­ti­ca è un pun­to fon­da­men­ta­le per l’Isola e quel­lo del car sha­ring è l’ennesimo pas­so fat­to per avvi­ci­nar­ci al traguardo.

Nel­la sedu­ta di vener­dì 18 dicem­bre, la Giun­ta Muni­ci­pa­le, infat­ti, ha appro­va­to la deli­be­ra n. 215 con la qua­le si chie­de l’istituzione del ser­vi­zio di car sha­ring elet­tri­co a Pantelleria.

Uno dei set­to­ri che più richie­do­no con­su­mo di ener­gia fos­si­le è senz’altro quel­lo del tra­spor­to. Le azio­ni per ridur­re il con­su­mo di car­bu­ran­ti di ori­gi­ne fos­si­le, non­ché la con­ge­stio­ne del traf­fi­co che si veri­fi­ca soprat­tut­to nel perio­do esti­vo, quan­do l’isola è pie­na di turi­sti, è quel­la del­la con­di­vi­sio­ne dei mez­zi di tra­spor­to. Se i mez­zi con­di­vi­si sono anche elet­tri­ci, allo­ra la ridu­zio­ne del­le emis­sio­ni è anche maggiore.

Il ser­vi­zio che si vuo­le isti­tui­re a Pan­tel­le­ria non avrà solo lo sco­po di ridur­re le emis­sio­ni, ma anche quel­lo di incre­men­ta­re l’offerta di mobi­li­tà soste­ni­bi­le ai pan­te­schi. Infat­ti, i ser­vi­zi di car sha­ring sono inqua­dra­ti all’interno dei ser­vi­zi di tra­spor­to pub­bli­co loca­le e, per­tan­to, rivol­ti pre­va­len­te­men­te a chi abi­ta nei ter­ri­to­ri. Con tale ser­vi­zio si potrà fare a meno di pos­se­de­re un mez­zo di tra­spor­to pri­va­to, uti­liz­zan­do quel­lo con­di­vi­so pre­via pre­no­ta­zio­ne e pagan­do solo il cor­ri­spet­ti­vo per il perio­do di effet­ti­vo uti­liz­zo.

Il ser­vi­zio che si inten­de isti­tui­re a Pan­tel­le­ria pre­ve­de l’impiego di 10 vei­co­li elet­tri­ci distri­bui­ti sul ter­ri­to­rio: 4 a Pan­tel­le­ria cen­tro, 2 pres­so l’aeroporto e 2 cia­scu­ne nel­le Con­tra­de di Scau­ri-Rekha­le e Khamma-Tracino.

Inol­tre, con l’atto appro­va­to in Giun­ta, si chie­de di isti­tui­re un ser­vi­zio che per­met­ta ai sot­to­scrit­to­ri di poter acce­de­re libe­ra­men­te anche a quel­li pre­sen­ti nel­le cit­tà diret­ta­men­te col­le­ga­te con i mez­zi di tra­spor­to aerei o nava­li, come Tra­pa­ni, Paler­mo, Cata­nia.

Que­sto signi­fi­ca che chi avrà neces­si­tà di spo­star­si sul­la ter­ra­fer­ma potrà, con un solo abbo­na­men­to, uti­liz­za­re i ser­vi­zi di car sha­ring pre­sen­ti anche in quel­le cit­tà, aven­do così un’alternativa estre­ma­men­te eco­no­mi­ca all’utilizzo del mez­zo pri­va­to o dei mez­zi pub­bli­ci, che non sem­pre per­met­to­no di rag­giun­ge­re age­vol­men­te le desti­na­zio­ni finali.

Altro fat­to­re di rispar­mio per i pan­te­schi che si reca­no spes­so a Tra­pa­ni con la nave, nel caso in cui non abbia­no con sè baga­gli ecces­si­vi, è quel­lo di poter­si imbar­ca­re sul­le navi sen­za l’automobile, aven­do la cer­tez­za di tro­var­ne una dispo­ni­bi­le al Por­to di appro­do, abbat­ten­do in que­sto modo anche i costi del­la trasferta.

A bre­ve gli Uffi­ci emet­te­ran­no un avvi­so pub­bli­co per rice­ve­re le pro­po­ste e le offer­te da par­te degli ope­ra­to­ri del set­to­re e poi sarà avvia­to l’iter per for­ni­re il servizio.

 

INFO: COS’È IL CAR SHARING?

L’au­to con­di­vi­sa o car sha­ring (dal­l’in­gle­se: con­di­vi­sio­ne del­l’au­to­mo­bi­le) è un ser­vi­zio di mobi­li­tà urba­na che per­met­te agli uten­ti di uti­liz­za­re un vei­co­lo su pre­no­ta­zio­ne noleg­gian­do­lo per un perio­do di tem­po bre­ve, nel­l’or­di­ne di minu­ti o ore, e pagan­do in ragio­ne del­l’u­ti­liz­zo effettuato.

Que­sto ser­vi­zio vie­ne uti­liz­za­to all’in­ter­no di poli­ti­che di mobi­li­tà soste­ni­bi­le, per favo­ri­re il pas­sag­gio dal pos­ses­so del mez­zo all’u­so del­lo stes­so (cioè all’ac­ces­so al ser­vi­zio di mobi­li­tà), in modo da con­sen­ti­re di rinun­cia­re all’au­to­mo­bi­le pri­va­ta ma non alla fles­si­bi­li­tà del­le pro­prie esi­gen­ze di mobi­li­tà. L’au­to, in que­sto modo, pas­sa dal­l’am­bi­to dei beni di con­su­mo a quel­lo dei ser­vi­zi, sosti­tuen­do l’ac­ces­so al possesso.

Tipi­ca­men­te si trat­ta di un ser­vi­zio com­mer­cia­le ero­ga­to da azien­de pub­bli­che o pri­va­te, spes­so con l’ap­pog­gio di asso­cia­zio­ni ambien­ta­li­ste ed enti locali.

In gene­ra­le la dif­fu­sio­ne dei ser­vi­zi di auto con­di­vi­sa è sta­ta favo­ri­ta dal­la dispo­ni­bi­li­tà di ser­vi­zi in rete Inter­net e dal­la suc­ces­si­va dif­fu­sio­ne dei tele­fo­ni di tipo smart­pho­ne. I siste­mi di auto con­di­vi­sa uti­liz­za­no siti Inter­net e appli­ca­zio­ni per smart­pho­ne nel­la fase di iscri­zio­ne al ser­vi­zio e suc­ces­si­va­men­te per con­sen­ti­re all’u­ten­te la gestio­ne del­la fase di noleg­gio in tota­le auto­no­mia. Tali moda­li­tà con­sen­to­no l’a­per­tu­ra e la chiu­su­ra del vei­co­lo pre­no­ta­to tra­mi­te un con­trol­lo a distan­za in rete; men­tre la chia­ve di avvia­men­to è sem­pre con­ser­va­ta all’in­ter­no del veicolo.

È del set­tem­bre 2001 il pri­mo ten­ta­ti­vo di auto con­di­vi­sa, avvia­to a Mila­no dal­la orga­niz­za­zio­ne ambien­ta­li­sta Legambiente.Negli anni suc­ces­si­vi diver­si ope­ra­to­ri pri­va­ti ini­zia­no ad offri­re ser­vi­zi di auto con­di­vi­sa di tipo a sen­so uni­co. Oltre a vei­co­li tra­di­zio­na­le con moto­re a ben­zi­na, sono pre­sen­ti vei­co­li elet­tri­ci e motorini.

Quan­do si pos­sie­de un’au­to pri­va­ta, gran par­te dei costi rela­ti­vi sono ten­den­zial­men­te indi­pen­den­ti dal­l’u­ti­liz­zo che se ne fa: acqui­sto, manu­ten­zio­ne, assi­cu­ra­zio­ne, tas­se. Chi pos­sie­de un’au­to ten­de spes­so a per­ce­pi­re solo i costi vivi (car­bu­ran­te, pedag­gi, sosta) o al mas­si­mo quel­li rela­ti­vi all’u­su­ra (gom­me, fre­ni ecc.), visto che i costi fis­si non pos­so­no esse­re evi­ta­ti. Que­sto por­ta a sot­to­va­lu­ta­re il costo del­l’u­ti­liz­zo del­l’au­to, e quin­di ad uti­liz­zar­la più di quan­to sia oppor­tu­no anche dal pun­to di vista del pro­prio bilan­cio indi­vi­dua­le o fami­lia­re (o aziendale).

Il pos­ses­so di un’au­to­mo­bi­le impli­ca, inol­tre, il costo di acqui­sto e la sva­lu­ta­zio­ne al momen­to del­la even­tua­le ven­di­ta, oltre agli ovvi rischi di fur­to o danneggiamento.

L’au­to con­di­vi­sa ren­de inve­ce i costi rela­ti­vi all’u­so del­l’au­to pre­va­len­te­men­te dipen­den­ti dal­l’u­ti­liz­zo, distri­buen­do inve­ce i costi fis­si tra più per­so­ne in modo da abbat­te­re signi­fi­ca­ti­va­men­te la quo­ta di costo fis­so soste­nu­to da ogni uten­te. In tal modo si per­ce­pi­sce il vero costo del­l’au­to ogni vol­ta che si deve deci­de­re di usar­la (o, vice­ver­sa, l’ef­fet­ti­vo rispar­mio che si otter­reb­be non usan­do­la). Di con­se­guen­za, usa­re un’au­to in con­di­vi­sio­ne inve­ce che una di pro­prie­tà ten­de a ridur­re l’u­ti­liz­zo che se ne fa.

Un ser­vi­zio di auto in con­di­vi­sio­ne è con­ve­nien­te per chi usa l’au­to solo spo­ra­di­ca­men­te (indi­ca­ti­va­men­te, se si per­cor­ro­no meno di 10.000 km/anno). Le fami­glie che pos­seg­go­no una o più auto, e in casi spo­ra­di­ci neces­si­ta­no di usar­ne un’al­tra, pos­so­no com­bi­na­re il pos­ses­so di un nume­ro infe­rio­re di auto con l’ac­ces­so ad un ser­vi­zio di auto con­di­vi­sa quan­do neces­sa­rio. Inol­tre, tale ser­vi­zio risul­ta appe­ti­bi­le a chi vuo­le esse­re sgra­va­to dal­la gestio­ne del­le incom­ben­ze rela­ti­ve all’au­to e a chi desi­de­ra sce­glie­re di vol­ta in vol­ta tra diver­si tipi di vei­co­li (es. auto pic­co­le, medie, gran­di ecc.).