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Pantelleria Vuole Nascere al Commissario Asp Zappalà: il nostro non è ‘un po’ di disagio’

Pantelleria Vuole nascere

Pantelleria Vuole nascere

LE MAMME RISPONDONO ALLE DICHIARAZIONI DEL COMMISSARIO ASP ZAPPALÀ , CHE HA PARLATO DI ‘UN PO’ DI DISAGIO’ DELLE MAMME PANTESCHE NEL DOVER PARTORIRE IN SICILIA

IL COMITATO PANTELLERIA VUOLE NASCERE RISPONDE ANCHE AD ALTRE AFFERMAZIONI E RIPORTA LE TESTIMONIANZE DELLE SINGOLE MAMME

Dal 2 mar­zo 2020, gior­no del­la defi­ni­ti­va sospen­sio­ne del­la dero­ga al Pun­to Nasci­ta di Pan­tel­le­ria, abbia­mo più vol­te chie­sto, civil­men­te alle Ammi­ni­stra­zio­ni pub­bli­che di ogni gra­do, la pos­si­bi­li­tà di dia­lo­ga­re costrut­ti­va­men­te per scam­bia­re opi­nio­ni ed espe­rien­ze… tut­to fini­to nel silen­zio più assor­dan­te. Per qua­si un anno abbia­mo uti­liz­za­to toni bas­si e rispet­to­si di uomi­ni e don­ne del­la poli­ti­ca per costrui­re e tro­va­re una solu­zio­ne defi­ni­ti­va al pro­ble­ma. Sia­mo sta­te sem­pli­ce­men­te igno­ra­te e finan­che attac­ca­te su una pro­ble­ma­ti­ca che toc­ca un’in­te­ra comu­ni­tà, fami­glie e don­ne e, in quan­to tali, madri.

Para­go­na­re l’i­so­la di Pan­tel­le­ria ai pae­si del­l’A­bruz­zo, come è sta­to fat­to dal Com­mis­sa­rio Straor­di­na­rio del­l’A­SP di Tra­pa­ni che ha volu­to evi­den­zia­re come la chiu­su­ra dei Pun­ti Nasci­ta sia un tema comu­ne a tan­ti ter­ri­to­ri è a dir poco offen­si­vo ver­so una popo­la­zio­ne che gior­nal­men­te vive dis­ser­vi­zi garan­ti­ti solo quan­do si denun­cia e si alza una voce corale.

Non ci aspet­ta­va­mo che un com­mis­sa­rio ASP, pro­prio per la fun­zio­ne che eser­ci­ta, potes­se arri­va­re a un tale livel­lo. Nel tem­po ne abbia­mo visti di cat­ti­vi esem­pi, non ulti­mo quel­lo del suo pre­de­ces­so­re che anzi­ché ero­ga­re ser­vi­zi a garan­zia di dirit­ti riem­pi­va il por­ta­fo­glio con appal­ti truccati!

Voglia­mo chie­de­re quan­te mam­me in Abruz­zo abbia­no avu­to un tra­sfe­ri­men­to a par­ti­re dal­la 37ª set­ti­ma­na di gesta­zio­ne per  fare poi ritor­no a casa solo dopo 10/15  gior­ni dal lie­to evento?

Quan­te mam­me abruz­ze­si han­no vis­su­to set­ti­ma­ne o mesi di “dol­ce atte­sa” sra­di­ca­te dal­la loro dimo­ra, lon­ta­no dai pro­prio affet­ti, in situa­zio­ni di pre­ca­rie­tà e soste­nen­do spe­se ingenti?

Quan­te mam­me han­no lascia­to i figli pic­co­li allon­ta­nan­do­si da casa per lun­ghe settimane?

Quan­ti mari­ti han­no dovu­to inter­rom­pe­re il lavo­ro per accom­pa­gna­re le mogli a par­to­ri­re lontano?

E nel 2020, anno di pan­de­mia, quan­te mam­me e quan­te fami­glie sono sta­te costret­te a lascia­re una ter­ra COVID free per spo­star­si sul­la ter­ra­fer­ma, affron­tan­do il rischio del con­ta­gio e allun­gan­do i tem­pi di isolamento?

Non c’è contributo finanziario che possa ripagare da tutti questi disagi economici e psicologici che la chiusura improvvisa del Punto Nascita ha causato.

“Ormai  la sani­tà si fa con i volu­mi di atti­vi­tà” lei ha dichia­ra­to sig. Zap­pa­là, rife­ren­do­si al model­lo adot­ta­to in tut­ta la regio­ne Sici­lia ispi­ra­to agli stan­dard nazio­na­li ed ha aggiun­to “E’ un model­lo che fun­zio­na. Cer­to, c’è un po’ di disa­gio nell’andare sul­la ter­ra­fer­ma per par­to­ri­re a Tra­pa­ni, ma al momen­to fun­zio­na così.”

Spia­ce con­sta­ta­re quan­to non sia infor­ma­to Sig Zap­pa­là! Per Pan­tel­le­ria non deve fun­zio­na­re così per­ché Pan­tel­le­ria è decre­ta­ta zona disa­gia­ta in quan­to “Ospe­da­le di Fron­tie­ra” che dista oltre 90 km dal Pun­to Nasci­ta più vici­no sul­la ter­ra­fer­ma, con­di­zio­ne que­sta che ha per­mes­so di otte­ne­re la dero­ga per esple­ta­re par­ti fisio­lo­gi­ci e a bas­so rischio sul­l’i­so­la al di là del volu­me di atti­vi­tà. Con­di­zio­ne comu­ne, que­sta, ad altri Pun­ti Nasci­ta disa­gia­ti del­la Sici­lia. Cer­to, si par­la di una dero­ga che anda­va man­te­nu­ta garan­ten­do gli stan­dard di sicu­rez­za richie­sti dal Comi­ta­to Per­cor­so Nasci­ta e per que­sto ora la doman­da la fac­cia­mo noi a lei, in modo che lei stes­so pos­sa infor­mar­si e capi­re dove e per­ché si è inter­rot­to il per­cor­so vir­tuo­so che pote­va evi­ta­re la chiu­su­ra del repar­to Pun­to Nascita.

Caro Com­mis­sa­rio, appe­na tro­va le rispo­ste ce le comu­ni­chi, ma non ci rispon­da che non c’e­ra­no i nume­ri per inter­ve­ni­re. Per favo­re ci rispar­mi que­sta ulte­rio­re offe­sa e ci rico­no­sca digni­tà! Non sono i nume­ri che man­ca­no… sem­pli­ce­men­te si è fat­ta con­fu­sio­ne, non si è pro­ce­du­to al poten­zia­men­to del per­so­na­le e del repar­to come pre­vi­sto dal­la Nuo­va Rete Ospe­da­lie­ra  e man­ca un cro­no pro­gram­ma che si è per­so nei mean­dri del malaf­fa­re sanitario.

Chi dove­va segui­re l’iter?

Qua­li responsabilità?

Chi dove­va rimediare?

Se voglia­mo par­la­re di nume­ri è giu­sto inve­ce guar­da­re a quel­li regi­stra­ti dal­le gestan­ti e dal­le loro fami­glie costret­te ad una for­za­ta tran­su­man­za che in Abruz­zo era riser­va­ta alle greg­gi e alle man­drie. Ecco quan­ti gior­ni le nostre mam­me han­no “sog­gior­na­to” in ter­ra­fer­ma AFFRONTANDO “UN PO’ DI DISAGIO” COME LEI LO HA DEFINITO. 

Per one­stà di infor­ma­zio­ne docu­men­tia­mo oltre ai par­ti fisio­lo­gi­ci e a bas­so rischio, che sono la mag­gior par­te e che pote­va­no esse­re esple­ta­ti a Pan­tel­le­ria in base alla dero­ga, anche i par­ti a rischio che secon­do la giu­sta pras­si e nor­ma­ti­va devo­no esse­re esple­ta­ti in ter­ra­fer­ma pres­so un Pun­to Nasci­ta di secon­do livel­lo, con­sa­pe­vo­li che di fron­te alle emer­gen­ze i disa­gi sono vis­su­ti con più ras­se­gna­zio­ne ma comun­que riman­go­no in tut­ta la loro cri­ti­ci­tà. Da sot­to­li­nea­re che, come da nor­ma­ti­va vigen­te, il Pun­to Nasci­ta rima­ne comun­que atti­vo per le emer­gen­ze che da sem­pre ha sapu­to affron­ta­re a pro­te­zio­ne del­la sicu­rez­za del­la mam­ma e del bam­bi­no. Di segui­to rac­con­tia­mo i disa­gi mini­miz­za­ti da chi dovreb­be garan­ti­re il dirit­to alla salute.

Ecco i dati forniti dalle partorienti pantesche costrette a lasciare l’isola per partorire in terraferma, i giorni di permanenza in Sicilia e i disagi subiti.

Mar­ta 50 gior­ni + 15 di qua­ran­te­na for­za­ta al rien­tro per  pre­ven­zio­ne con­ta­gio COVID – Jes­si­ca 39 – Cate­ri­na 30 – Cri­sti­na 55 – Anto­nel­la 40 – Sil­via 33 – Eva 22 – Eli­sa 45 – Mariuc­cia 35 – Lidia 31 – Jes­si­ca 45 –  Jes­si­ca 39 – Cri­sti­na 55 – Anto­nel­la 40 – Sil­via 33  – Eva  22 – Eli­sa 45…..e poi

Un elen­co a non fini­re che potrem­mo con­ti­nua­re come un bol­let­ti­no di guer­ra, ripor­tan­do anche i gior­ni rife­ri­ti da mam­me che han­no par­to­ri­to in pas­sa­to nei bre­vi perio­do di chiu­su­ra del Pun­to Nasci­ta poi però sem­pre ria­per­to a segui­to di pro­te­ste cora­li ampia­men­te docu­men­ta­te! Ecco:

Noi non com­men­tia­mo… ma ci fac­cia­mo cari­ca di tan­ta sofferenza.

Comi­ta­to Pan­tel­le­ria Vuo­le Nascere

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