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Pantelleria unico Comune siciliano scelto per il Progetto Smarter Italy

Pantelleria Foto di Tommaso Brignone

Pantelleria Foto di Tommaso Brignone

Pantelleria tra i 12 Comuni italiani scelti da tre Ministeri per il programma Smarter Italy, l’unico Comune in Sicilia

Ne ave­va­mo par­la­to già il 2 novem­bre scor­so, pub­bli­can­do un Comu­ni­ca­to del­l’Am­mi­ni­stra­zio­ne Comu­na­le che ren­de­va nota la par­te­ci­pa­zio­ne alla SMAU di Mila­no del Vice Sin­da­co Mau­ri­zio Cal­do a segui­to del­la sele­zio­ne del Comu­ne di Pan­tel­le­ria per la par­te­ci­pa­zio­ne al pro­get­to Smar­ter Ita­ly, Bor­ghi del Futuro.

Sono 12 i pic­co­li Comu­ni che han­no ade­ri­to al pro­gram­ma ‘Smar­ter Ita­ly’ pro­mos­so dal Mini­stro del­lo Svi­lup­po eco­no­mi­co Ste­fa­no Patua­nel­li, dal Mini­stro dell’Università e del­la ricer­ca Gae­ta­no Man­fre­di e dal­la Mini­stra per l’Innovazione tec­no­lo­gi­ca e la digi­ta­liz­za­zio­ne Pao­la Pisa­no, per rea­liz­za­re ser­vi­zi inno­va­ti­vi nei set­to­ri del­la mobi­li­tà, dell’ambiente, del benes­se­re dei cit­ta­di­ni e del­la cul­tu­ra, tra que­sti PANTELLERIA, uni­co Comu­ne siciliano.

L’obiettivo è quel­lo di iden­ti­fi­ca­re solu­zio­ni che pos­sa­no esse­re appli­ca­te su lar­ga sca­la, ma a par­ti­re da pic­co­le spe­ri­men­ta­zio­ni sul­le qua­li costrui­re pro­to­col­li, rego­la­men­ta­zio­ni e solu­zio­ni di best-prac­ti­ce da repli­ca­re in altri contesti.

I Borghi del futuro

Que­sti i “Bor­ghi del futu­ro” identificati:

Ora toc­ca alle azien­de por­ta­re avan­ti le pro­prie pro­po­ste, sapen­do di ave­re di fron­te il panel di Comu­ni sui qua­li avvia­re le spe­ri­men­ta­zio­ni pro­mos­se dai con­tri­bu­ti mini­ste­ria­li. “Le azien­de che ver­ran­no sele­zio­na­te “, spie­ga il mini­ste­ro, “avran­no a dispo­si­zio­ne un impor­to com­ples­si­vo di 90 milio­ni di euro per lo svi­lup­po di solu­zio­ni inno­va­ti­ve, non pre­sen­ti sul mer­ca­to ed ela­bo­ra­te sul­la base del­le esi­gen­ze del­le ammi­ni­stra­zio­ni comu­na­li“.

Il Pro­gram­ma “Smar­ter Ita­ly” coin­vol­ge non solo gran­di cit­tà ma anche pic­co­li bor­ghi, ric­chi di cul­tu­ra, dove nuo­ve tec­no­lo­gie, pro­dot­ti e ser­vi­zi inno­va­ti­vi pos­so­no esse­re uti­li per con­tra­sta­re il rischio spo­po­la­men­to. L’iniziativa met­te a dispo­si­zio­ne, con la col­la­bo­ra­zio­ne tra pub­bli­co e pri­va­to, solu­zio­ni per nuo­vi ser­vi­zi per la mobi­li­tà, la cul­tu­ra, il benes­se­re e la cura del­la per­so­na e la sal­va­guar­dia dell’ambiente. Le oppor­tu­ni­tà di cre­sci­ta per le comu­ni­tà gra­zie alla tec­no­lo­gia, con bene­fi­ci per azien­de e cit­ta­di­ni, devo­no poter nasce­re e svi­lup­par­si in qua­lun­que luo­go del nostro Pae­se, anche nei pic­co­li bor­ghi.” Ha dichia­ra­to Pao­la Pisa­no, Mini­stra per l’Innovazione tec­no­lo­gi­ca e la digitalizzazione

L’impatto poten­zia­le del­la tec­no­lo­gia sul­le cosid­det­te “aree inter­ne” è fon­te di bene­fi­ci poten­zia­li di altis­si­ma por­ta­ta per un pae­se come l’Italia in cui i pic­co­li bor­ghi sono al tem­po stes­so ricet­ta­co­lo di pro­ble­mi e di ric­chez­za. Se per risol­ve­re i pri­mi i ter­ri­to­ri sono spes­so abban­do­na­ti a sé stes­si, per divi­de­re i secon­di c’è inve­ce spes­so lar­ga dispo­ni­bi­li­tà di par­te­ci­pa­zio­ne. L’innovazione può però resti­tui­re par­te del valo­re ai ter­ri­to­ri stes­si sot­to for­ma di ser­vi­zi più effi­cien­ti, andan­do incon­tro alle esi­gen­ze di chi pre­si­dia il ter­ri­to­rio e lo arric­chi­sce con la pro­pria ope­ro­si­tà quotidiana.


Foto di Tom­ma­so Brignone


 

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