Pantelleria: lavori del costone di Gadir, intervista al Sindaco Campo dopo le polemiche social

Pantelleria: lavori del costone di Gadir, intervista al Sindaco Campo dopo le polemiche social

20/03/2021 1 Di Flavio Silvia

Dopo poche ore dal brillamento del costone pericolante di Gadir, alcuni panteschi si sono introdotti abusivamente nel cantiere e hanno filmato i detriti depositatisi a seguito dell’esplosione, diffondendo poi il video.

Ne è nata una polemica sui social che ha allarmato ed impaurito molta parte della popolazione che non ha avuto spiegazioni nemmeno su ciò che stava vedendo.

Per confutare fake news e rassicurare i panteschi, abbiamo interpellato il sindaco Vincenzo Campo

di Fla­vio Silvia

Come da ordi­nan­za del­la Capi­ta­ne­ria di Por­to, pub­bli­ca­ta, nei gior­ni scor­si, anche dal­la nostra testa­ta, la loca­li­tà di Gadir è sta­ta inter­det­ta al traf­fi­co per un atti­vi­tà di abbat­ti­men­to di mas­se roc­cio­se. Dei lavo­ri che riguar­da­no un ampio rag­gio, non solo la zona di Gadir, ma  anche lavo­ri per la mes­sa in sicu­rez­za del­la stra­da del lago.

A segui­to di que­sta ordi­nan­za del­la Capi­ta­ne­ria di Por­to, i lavo­ri in que­stio­ne sono ini­zia­ti. Il bril­la­men­to è avve­nu­to nel­la pie­na sera­ta di gio­ve­dì 18 mar­zo, ciò ha susci­ta­to la curio­si­tà di pochi, che non curan­ti del­l’or­di­nan­za in vigo­re, si sono comun­que avvi­ci­na­ti per segui­re con i pro­pri occhi i lavo­ri in cor­so. Nel pri­mo pome­rig­gio di ieri, sono poi usci­ti sui social net­work, diver­si video che mostra­va­no più da vici­no le attua­li con­di­zio­ni del­la zona di Gadir.

A segui­to del­la pub­bli­ca­zio­ne onli­ne di que­sti video è nata una pole­mi­ca sui social e nei vari grup­pi wha­tsapp, in mol­ti casi poi, visto che mol­ti dif­fon­do­no il video sen­za spie­ga­zio­ni, la popo­la­zio­ne si è allar­ma­ta non capen­do bene cosa stia suc­ce­den­do. Addi­rit­tu­ra alcu­ni han­no pen­sa­to che fos­se­ro esplo­se bom­be del­la Secon­da Guer­ra Mondiale.

Di segui­to pub­bli­chia­mo i video che ci sono per­ve­nu­ti in reda­zio­ne. Il pri­mo è rela­ti­vo al bril­la­men­to avve­nu­to due sere fa, gira­to dal per­so­na­le di sicu­rez­za sul luo­go, e il secon­do è inve­ce quel­lo che sta giran­do e che vede dei pan­te­schi, com­pre­so chi gira e com­men­ta il video, non solo entra­re nel can­tie­re a poche ore dal­le esplo­sio­ni, ma addi­rit­tu­ra avvi­ci­nar­si ai detri­ti del costo­ne peri­co­lan­te, incu­ran­ti dei divie­ti e dei rischi che pote­va­no cor­re­re. Tut­to per fare un ‘fal­so scoop’, in sostan­za far pas­sa­re come fini­ti lavo­ri che non lo sono affat­to, pur di poter­li criticare.

Da qui è nata la “pole­mi­ca social” abba­stan­za pre­ma­tu­ra, basa­ta su fal­se infor­ma­zio­ni e sul timo­re di per­de­re una del­le più impor­tan­ti attra­zio­ni pan­te­sche. Per fare chia­rez­za e ras­si­cu­ra­re i cit­ta­di­ni su cosa in effet­ti stia suc­ce­den­do, abbia­mo volu­to inter­pel­la­re il Pri­mo Cit­ta­di­no, Vin­cen­zo Cam­po, che così ci ha risposto:

 

 

Signor Sindaco, cosa può dirci sui lavori in corso a Gadir?

Intan­to occor­re pre­ci­sa­re che i lavo­ri di Gadir fan­no par­te di un uni­co appal­to che riguar­da anche i lavo­ri di con­so­li­da­men­to del costo­ne sovra­stan­te la stra­da del Lago. Entram­bi gli inter­ven­ti si sono resi neces­sa­ri, in quan­to quei siti sono clas­si­fi­ca­ti nel PAI (Pia­no di Asse­sto Idro­geo­lo­gi­co) del­la Regio­ne Sici­lia­na ad alto peri­co­lo per l’incolumità del­le per­so­ne ed infat­ti il Comu­ne ave­va redat­to un pro­get­to defi­ni­ti­vo che era sta­to appro­va­to da tut­ti gli enti com­pe­ten­ti nel 2016.

Fino ad ora si era data prio­ri­tà agli inter­ven­ti sul­la stra­da del Lago, per­ché si rite­ne­va che quei lavo­ri doves­se­ro esse­re com­ple­ta­ti il più pre­sto pos­si­bi­le. Ecco per­ché solo ades­so si sta inter­ve­nen­do a Gadir, dove la situa­zio­ne di rischio pre­ve­de­va due solu­zio­ni: chiu­de­re il sito alla frui­bi­li­tà del­le per­so­ne o un inter­ven­to di mes­sa in sicu­rez­za. Natu­ral­men­te si è scel­to di met­te­re in sicu­rez­za il sito in modo da con­sen­tir­ne la frui­bi­li­tà ai turi­sti e ai panteschi.

Cosa prevede la messa in sicurezza? 

I lavo­ri pre­ve­do­no il distac­co dei bloc­chi più insta­bi­li con del­le cari­che esplo­si­ve, in modo da ridur­li i fran­tu­mi. La par­te restan­te del fron­te sarà resa sicu­ra attra­ver­so la rea­liz­za­zio­ne di chio­da­tu­re e la posa di rete. Alla fine di tali inter­ven­ti il sito ritor­ne­rà ad esse­re frui­bi­le e in manie­ra più sicu­ra di prima.

Entro quanto verrà ripulito il tutto?

Le deto­na­zio­ni han­no pro­dot­to nume­ro­si detri­ti che ades­so saran­no rimos­si. L’o­pe­ra di rimo­zio­ne dei detri­ti e di puli­zia dell’area in modo da poter rea­liz­za­re gli altri lavo­ri ini­zie­rà appe­na le con­di­zio­ni meteo lo per­met­te­ran­no ed il sito sarà frui­bi­le per la sta­gio­ne esti­va. Sareb­be dovu­ta ini­zia­re già da oggi, se non fos­se inter­ve­nu­ta la pioggia.

Vuole dire qualcosa alle persone che hanno fatto girare sui social dei video riguardanti i lavori a Gadir, definendoli uno “scempio”?

Ho visto quel­le imma­gi­ni e mi sono imme­de­si­ma­to in quan­ti le guar­da­va­no non cono­scen­do il tipo di inter­ven­to che si sta­va rea­liz­zan­do. Natu­ral­men­te chi non ha mai visto inter­ven­ti di que­sto tipo fa pre­sto ad uti­liz­za­re la paro­la “scem­pio”, sen­za sape­re che si trat­ta di scem­pio quan­do un inter­ven­to è irre­ver­si­bi­le e non quan­do basta una puli­zia per ripor­ta­re l’area allo sta­to di prima.

Allo stes­so modo ho let­to tan­ti com­men­ti di per­so­ne che non si sono nem­me­no rese con­to che l’intervento non era con­clu­so, ma quel­lo che sta­va­no veden­do era solo una fase del­le lavo­ra­zio­ni. L’unico effet­to che ha pro­dot­to chi si è intro­dot­to den­tro il can­tie­re, incu­ran­ti del divie­to di acces­so e com­met­ten­do gra­vi vio­la­zio­ni, è quel­lo di dare una cat­ti­va imma­gi­ne di un’isola che vive di turismo.

Ai tan­ti “esper­ti” in inge­gne­ria geo­tec­ni­ca e geo­lo­gia che si sono pale­sa­ti in que­sti due gior­ni, vor­rei chie­de­re se han­no mai effet­tua­to uno stu­dio di sta­bi­li­tà di quel­la zona e se cono­sco­no un meto­do per rimuo­ve­re dei bloc­chi da diver­se ton­nel­la­te sen­za fran­tu­mar­li? Oppu­re se rite­ne­va­no più cor­ret­to met­te­re la testa sot­to la sab­bia e far fin­ta di nul­la, spe­ran­do che non suc­ce­des­se qual­che disgra­zia? Maga­ri poi avrem­mo man­da­to que­sti ‘super esper­ti’ a spie­ga­re al mal­ca­pi­ta­to di tur­no (o alla fami­glia) il moti­vo per cui con­ti­nua­va ad esse­re con­sen­ti­to l’accesso di per­so­ne all’interno di un’area clas­si­fi­ca­ta ad ele­va­ta pericolosità.