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Pantelleria: lavori del costone di Gadir, intervista al Sindaco Campo dopo le polemiche social

Gadir

Dopo poche ore dal brillamento del costone pericolante di Gadir, alcuni panteschi si sono introdotti abusivamente nel cantiere e hanno filmato i detriti depositatisi a seguito dell’esplosione, diffondendo poi il video.

Ne è nata una polemica sui social che ha allarmato ed impaurito molta parte della popolazione che non ha avuto spiegazioni nemmeno su ciò che stava vedendo.

Per confutare fake news e rassicurare i panteschi, abbiamo interpellato il sindaco Vincenzo Campo

di Fla­vio Silvia

Come da ordi­nan­za del­la Capi­ta­ne­ria di Por­to, pub­bli­ca­ta, nei gior­ni scor­si, anche dal­la nostra testa­ta, la loca­li­tà di Gadir è sta­ta inter­det­ta al traf­fi­co per un atti­vi­tà di abbat­ti­men­to di mas­se roc­cio­se. Dei lavo­ri che riguar­da­no un ampio rag­gio, non solo la zona di Gadir, ma  anche lavo­ri per la mes­sa in sicu­rez­za del­la stra­da del lago.

A segui­to di que­sta ordi­nan­za del­la Capi­ta­ne­ria di Por­to, i lavo­ri in que­stio­ne sono ini­zia­ti. Il bril­la­men­to è avve­nu­to nel­la pie­na sera­ta di gio­ve­dì 18 mar­zo, ciò ha susci­ta­to la curio­si­tà di pochi, che non curan­ti del­l’or­di­nan­za in vigo­re, si sono comun­que avvi­ci­na­ti per segui­re con i pro­pri occhi i lavo­ri in cor­so. Nel pri­mo pome­rig­gio di ieri, sono poi usci­ti sui social net­work, diver­si video che mostra­va­no più da vici­no le attua­li con­di­zio­ni del­la zona di Gadir.

A segui­to del­la pub­bli­ca­zio­ne onli­ne di que­sti video è nata una pole­mi­ca sui social e nei vari grup­pi wha­tsapp, in mol­ti casi poi, visto che mol­ti dif­fon­do­no il video sen­za spie­ga­zio­ni, la popo­la­zio­ne si è allar­ma­ta non capen­do bene cosa stia suc­ce­den­do. Addi­rit­tu­ra alcu­ni han­no pen­sa­to che fos­se­ro esplo­se bom­be del­la Secon­da Guer­ra Mondiale.

Di segui­to pub­bli­chia­mo i video che ci sono per­ve­nu­ti in reda­zio­ne. Il pri­mo è rela­ti­vo al bril­la­men­to avve­nu­to due sere fa, gira­to dal per­so­na­le di sicu­rez­za sul luo­go, e il secon­do è inve­ce quel­lo che sta giran­do e che vede dei pan­te­schi, com­pre­so chi gira e com­men­ta il video, non solo entra­re nel can­tie­re a poche ore dal­le esplo­sio­ni, ma addi­rit­tu­ra avvi­ci­nar­si ai detri­ti del costo­ne peri­co­lan­te, incu­ran­ti dei divie­ti e dei rischi che pote­va­no cor­re­re. Tut­to per fare un ‘fal­so scoop’, in sostan­za far pas­sa­re come fini­ti lavo­ri che non lo sono affat­to, pur di poter­li criticare.

Da qui è nata la “pole­mi­ca social” abba­stan­za pre­ma­tu­ra, basa­ta su fal­se infor­ma­zio­ni e sul timo­re di per­de­re una del­le più impor­tan­ti attra­zio­ni pan­te­sche. Per fare chia­rez­za e ras­si­cu­ra­re i cit­ta­di­ni su cosa in effet­ti stia suc­ce­den­do, abbia­mo volu­to inter­pel­la­re il Pri­mo Cit­ta­di­no, Vin­cen­zo Cam­po, che così ci ha risposto:

 

 

Signor Sindaco, cosa può dirci sui lavori in corso a Gadir?

Intan­to occor­re pre­ci­sa­re che i lavo­ri di Gadir fan­no par­te di un uni­co appal­to che riguar­da anche i lavo­ri di con­so­li­da­men­to del costo­ne sovra­stan­te la stra­da del Lago. Entram­bi gli inter­ven­ti si sono resi neces­sa­ri, in quan­to quei siti sono clas­si­fi­ca­ti nel PAI (Pia­no di Asse­sto Idro­geo­lo­gi­co) del­la Regio­ne Sici­lia­na ad alto peri­co­lo per l’incolumità del­le per­so­ne ed infat­ti il Comu­ne ave­va redat­to un pro­get­to defi­ni­ti­vo che era sta­to appro­va­to da tut­ti gli enti com­pe­ten­ti nel 2016.

Fino ad ora si era data prio­ri­tà agli inter­ven­ti sul­la stra­da del Lago, per­ché si rite­ne­va che quei lavo­ri doves­se­ro esse­re com­ple­ta­ti il più pre­sto pos­si­bi­le. Ecco per­ché solo ades­so si sta inter­ve­nen­do a Gadir, dove la situa­zio­ne di rischio pre­ve­de­va due solu­zio­ni: chiu­de­re il sito alla frui­bi­li­tà del­le per­so­ne o un inter­ven­to di mes­sa in sicu­rez­za. Natu­ral­men­te si è scel­to di met­te­re in sicu­rez­za il sito in modo da con­sen­tir­ne la frui­bi­li­tà ai turi­sti e ai panteschi.

Cosa prevede la messa in sicurezza? 

I lavo­ri pre­ve­do­no il distac­co dei bloc­chi più insta­bi­li con del­le cari­che esplo­si­ve, in modo da ridur­li i fran­tu­mi. La par­te restan­te del fron­te sarà resa sicu­ra attra­ver­so la rea­liz­za­zio­ne di chio­da­tu­re e la posa di rete. Alla fine di tali inter­ven­ti il sito ritor­ne­rà ad esse­re frui­bi­le e in manie­ra più sicu­ra di prima.

Entro quanto verrà ripulito il tutto?

Le deto­na­zio­ni han­no pro­dot­to nume­ro­si detri­ti che ades­so saran­no rimos­si. L’o­pe­ra di rimo­zio­ne dei detri­ti e di puli­zia dell’area in modo da poter rea­liz­za­re gli altri lavo­ri ini­zie­rà appe­na le con­di­zio­ni meteo lo per­met­te­ran­no ed il sito sarà frui­bi­le per la sta­gio­ne esti­va. Sareb­be dovu­ta ini­zia­re già da oggi, se non fos­se inter­ve­nu­ta la pioggia.

Vuole dire qualcosa alle persone che hanno fatto girare sui social dei video riguardanti i lavori a Gadir, definendoli uno “scempio”?

Ho visto quel­le imma­gi­ni e mi sono imme­de­si­ma­to in quan­ti le guar­da­va­no non cono­scen­do il tipo di inter­ven­to che si sta­va rea­liz­zan­do. Natu­ral­men­te chi non ha mai visto inter­ven­ti di que­sto tipo fa pre­sto ad uti­liz­za­re la paro­la “scem­pio”, sen­za sape­re che si trat­ta di scem­pio quan­do un inter­ven­to è irre­ver­si­bi­le e non quan­do basta una puli­zia per ripor­ta­re l’area allo sta­to di prima.

Allo stes­so modo ho let­to tan­ti com­men­ti di per­so­ne che non si sono nem­me­no rese con­to che l’intervento non era con­clu­so, ma quel­lo che sta­va­no veden­do era solo una fase del­le lavo­ra­zio­ni. L’unico effet­to che ha pro­dot­to chi si è intro­dot­to den­tro il can­tie­re, incu­ran­ti del divie­to di acces­so e com­met­ten­do gra­vi vio­la­zio­ni, è quel­lo di dare una cat­ti­va imma­gi­ne di un’isola che vive di turismo.

Ai tan­ti “esper­ti” in inge­gne­ria geo­tec­ni­ca e geo­lo­gia che si sono pale­sa­ti in que­sti due gior­ni, vor­rei chie­de­re se han­no mai effet­tua­to uno stu­dio di sta­bi­li­tà di quel­la zona e se cono­sco­no un meto­do per rimuo­ve­re dei bloc­chi da diver­se ton­nel­la­te sen­za fran­tu­mar­li? Oppu­re se rite­ne­va­no più cor­ret­to met­te­re la testa sot­to la sab­bia e far fin­ta di nul­la, spe­ran­do che non suc­ce­des­se qual­che disgra­zia? Maga­ri poi avrem­mo man­da­to que­sti ‘super esper­ti’ a spie­ga­re al mal­ca­pi­ta­to di tur­no (o alla fami­glia) il moti­vo per cui con­ti­nua­va ad esse­re con­sen­ti­to l’accesso di per­so­ne all’interno di un’area clas­si­fi­ca­ta ad ele­va­ta pericolosità.

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