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Che fine ha fatto il Parco Archeologico di Pantelleria? Il M5S interroga Musumeci

I Parlamentari 5 Stelle presentano un’interrogazione urgente a Musumeci e Samonà sul Parco Archeologico di Pantelleria.

Evidenziano che dopo 2 anni ancora nemmeno si menzionano le aree archeologiche pantesche nel sito internet del Parco, non sono messe in sicurezza e non c’è valorizzazione delle stesse.

Chiedono come si intendano valorizzare, come si voglia metterle in sicurezza, come le si vogliano gestire, manutenere e pulire, visto che non vi è personale e uffici sull’isola.

di Fran­ce­sca Marrucci

Sedi­ci par­la­men­ta­ri del­l’ARS, tut­to il grup­po del Movi­men­to 5 Stel­le, han­no pre­sen­ta­to l’8 mar­zo scor­so una inter­ro­ga­zio­ne a rispo­sta scrit­ta con urgen­za al Pre­si­den­te Nel­lo Musu­me­ci e all’As­ses­so­re per i Beni Cul­tu­ra­li e l’I­den­ti­tà Sici­lia­na Alber­to Samo­nà per ave­re ‘Noti­zie sul­la valo­riz­za­zio­ne del par­co e del­le ‘.

Come si leg­ge nel­l’in­ter­ro­ga­zio­ne (che tro­va­te sot­to l’ar­ti­co­lo), i par­la­men­ta­ri sici­lia­ni chie­do­no delu­ci­da­zio­ni all’As­ses­so­re Samo­nà e a Musu­me­ci su mol­te del­le que­stio­ni che in que­sti mesi han­no carat­te­riz­za­to anche le discus­sio­ni iso­la­ne. Citiamo:

Infat­ti, ad oggi, le aree archeo­lo­gi­che del­l’i­so­la sem­bra­no qua­si abban­do­na­te a sé stes­se e neces­si­ta­no non solo di una manu­ten­zio­ne e puli­zia con­ti­nua, ma anche di segna­le­ti­ca rin­no­va­ta ed aggior­na­ta, recin­zio­ni e di una gestio­ne costante.

Que­ste esi­gen­ze era­no già sta­te espres­se dal­l’Am­mi­ni­stra­zio­ne Comu­na­le a Ber­nar­do Agrò, Diret­to­re del Par­co, e allo stes­so Asses­so­re Alber­to Samo­nà, in visi­ta sul­l’i­so­la lo scor­so anno, ma di fat­to poco è sta­to fat­to e in tan­ti si sono lamen­ta­ti e han­no denun­cia­to sui social lo sta­to dei luo­ghi, spes­so chia­man­do in cau­sa il Comune.

È qua­si fisio­lo­gi­co, infat­ti, che turi­sti e pan­te­schi pen­si­no che sia com­pe­ten­za comu­na­le la gestio­ne di que­sti siti inve­ce che del Par­co, for­se per­ché que­sto Par­co c’è, ma in effet­ti non si vede. Non ha sede né uffi­ci sul­l’i­so­la e non è per­ce­pi­to come ente gesto­re da chi visi­ta i siti archeologici.

Eppu­re con il decre­to 25 mar­zo 2019, n. 13 del­l’As­ses­so­re per i beni cul­tu­ra­li e l’i­den­ti­tà sici­lia­na è sta­to costi­tui­to il Par­co Archeo­lo­gi­co di Seli­nun­te, Cave di Cusa e Pan­tel­le­ria’ accor­pan­do il ‘Par­co Archeo­lo­gi­co di Seli­nun­te e Cave di Cusa con il ‘Par­co Archeo­lo­gi­co di Pan­tel­le­ria’ e poi con il decre­to 11 apri­le 2019 n. 26/GAB sono sta­te indi­vi­dua­te tut­te le aree da inse­ri­re nel­la gestio­ne del Par­co Archeologico.

Un’o­pe­ra­zio­ne ambi­zio­sa, in cui Seba­stia­no Tusa, che di mol­ti dei siti archeo­lo­gi­ci ave­va cura­to per­so­nal­men­te gli sca­vi, cre­de­va for­te­men­te. L’in­ten­to era pro­prio quel­lo di non lascia­re ‘sola’ Pan­tel­le­ria ed il suo patri­mo­nio archeo­lo­gi­co uni­co, anzi, l’i­dea era che pro­prio accor­pan­do­la in par­ti­co­la­re all’e­spe­rien­za del Par­co di Seli­nun­te, potes­se final­men­te far valo­riz­za­re e evi­den­zia­re un patri­mo­nio che ogni anno rive­la nuo­ve, impor­tan­ti scoperte.

Eppu­re ad oggi, dopo due anni, i par­la­men­ta­ri 5 Stel­le evi­den­zia­no addi­rit­tu­ra che nel sito inter­net del Par­co “non si fa nes­su­na men­zio­ne del­le aree archeo­lo­gi­che rica­den­ti nel ter­ri­to­rio del Comu­ne di Pan­tel­le­ria”, non solo.

Affer­ma­no che “a qua­si due anni dal­la costi­tu­zio­ne del ‘Par­co Archeo­lo­gi­co di Seli­nun­te, Cave di Cusa e Pan­tel­le­ria’ poco o nul­la si è fat­to per la valo­riz­za­zio­ne del­le aree archeo­lo­gi­che rica­den­ti nel ter­ri­to­rio del Comu­ne di Pan­tel­le­ria (TP) in chia­ro con­tra­sto e svi­len­do le inten­zio­ni del suo crea­to­re”, rife­ren­do­si ovvia­men­te al pro­get­to ori­gi­na­rio di Tusa.

Infi­ne, nota dolen­te e più vol­te segna­la­ta dal­l’Am­mi­ni­stra­zio­ne Comu­na­le, anche su sol­le­ci­to dei cit­ta­di­ni: “le aree archeo­lo­gi­che di Pan­tel­le­ria non risul­ta­no mes­se in sicu­rez­za, per­ma­nen­do situa­zio­ni di peri­co­lo per la frui­zio­ne da par­te dei visi­ta­to­ri, i qua­li, tra l’al­tro, potreb­be­ro cade­re all’in­ter­no del­le vasche puni­che ivi pre­sen­ti”.

Qual­che cosa che non fun­zio­na c’è e que­sto è ormai accla­ra­to. Le diver­se richie­ste del Sin­da­co e del­l’Am­mi­ni­stra­zio­ne Comu­na­le sono sta­te sem­pre segui­te da ras­si­cu­ra­zio­ni, in spe­cie quel­le sul­la mes­sa in sicu­rez­za dei siti, ma lo sta­to attua­le dei luo­ghi par­la da sé. Se ne sono accor­ti anche alcu­ni dei par­la­men­ta­ri 5 Stel­le che han­no visi­ta­to l’i­so­la e da qui è nata l’interrogazione.

Si atten­de la rispo­sta ‘con urgen­za’ ormai da un mese e mez­zo, spe­ran­do por­ti buo­ne nuo­ve segui­te da azio­ni concrete.

QUI DI SEGUITO IL TESTO COMPLETO DELL’INTERROGAZIONE, SFOGLIABILE ONLINE E SCARICABILE

 

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