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Al via le indagini sulla biodiversità degli impollinatori nell’Isola di Pantelleria

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Colonia non gestita di Apis mellifera all’interno di una cavità della roccia lavica di Pantelleria.

Al via le indagini sulla biodiversità degli impollinatori nell’Isola di Pantelleria

Il Parco Nazionale Isola di Pantelleria ha avviato un progetto di ricerca con l’Università di Palermo e la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige

Gli impol­li­na­to­ri ed in par­ti­co­la­re gli Apoi­dei api­for­mi, han­no un ruo­lo fon­da­men­ta­le per la con­ser­va­zio­ne del­la vege­ta­zio­ne spon­ta­nea, ma anche per le pro­du­zio­ni agri­co­le e quin­di per la nostra ali­men­ta­zio­ne, che dipen­de per oltre il 70% dal­la loro atti­vi­tà. Inol­tre, sono bio­in­di­ca­to­ri sia a livel­lo di indi­vi­dui che di popo­la­zio­ni e pos­so­no esse­re uti­liz­za­ti per moni­to­ra­re lo stress ambien­ta­le. Oltre agli Apoi­dei api­for­mi det­ti in gene­re sel­va­ti­ci, anche la spe­cie alle­va­ta Apis mel­li­fe­ra, la comu­ne ape da mie­le, rive­ste un ruo­lo mol­to impor­tan­te negli agroe­co­si­ste­mi come pure negli ambien­ti naturali.

In linea con quan­to pre­vi­sto dal­le Diret­ti­ve mini­ste­ria­li sul­la bio­di­ver­si­tà, il Par­co Nazio­na­le Iso­la di Pan­tel­le­ria ha atti­va­to una col­la­bo­ra­zio­ne con l’Università di Paler­mo e con la Fon­da­zio­ne Edmund Mach di San Miche­le all’Adige per lo stu­dio degli impol­li­na­to­ri pre­sen­ti nell’isola. Le ricer­che con­sen­ti­ran­no di aggior­na­re le fram­men­ta­rie cono­scen­ze sul­le comu­ni­tà di Apoi­dei api­for­mi sel­va­ti­ci, attra­ver­so cam­pio­na­men­ti in diver­se aree e ambien­ti dell’isola e di sta­bi­li­re qua­li popo­la­zio­ni di Apis mel­li­fe­ra viva­no oggi a Pan­tel­le­ria, attra­ver­so lo stu­dio e la carat­te­riz­za­zio­ne gene­ti­ca del­le nume­ro­se colo­nie non gesti­te pre­sen­ti nell’Isola e del­le popo­la­zio­ni gesti­te dagli api­col­to­ri loca­li, che sono stret­ta­men­te inter­con­nes­se con quel­le che vivo­no allo sta­to natu­ra­le. Inol­tre la carat­te­riz­za­zio­ne dei pol­li­ni e del mie­le pro­dot­to nell’isola potrà rap­pre­sen­ta­re un pun­to di par­ten­za per il rilan­cio di una atti­vi­tà api­sti­ca soste­ni­bi­le e di qualità.

Le inda­gi­ni coin­vol­ge­ran­no anche gli abi­tan­ti di Pan­tel­le­ria attra­ver­so una atti­vi­tà di citi­zen scien­ce, per la segna­la­zio­ne del­le colo­nie non gesti­te e la loro map­pa­tu­ra con una appo­si­ta App per cel­lu­la­ri (BeeWild), idea­ta dal­la Fon­da­zio­ne Edmund Mach.

Le atti­vi­tà han­no avu­to ini­zio nel­la pri­ma metà di apri­le 2021, con la rac­col­ta di cam­pio­ni di Apoi­dei sel­va­ti­ci e di Apis mel­li­fe­ra da apia­ri e da colo­nie non gesti­te. Le ulte­rio­ri inda­gi­ni di labo­ra­to­rio con­sen­ti­ran­no l’identificazione e la carat­te­riz­za­zio­ne gene­ti­ca del mate­ria­le, men­tre le osser­va­zio­ni pre­li­mi­na­ri han­no con­sen­ti­to il ritro­va­men­to di spe­cie di Apoi­dei api­for­mi sel­va­ti­ci fino­ra non segna­la­te per l’isola, evi­den­zian­do l’utilità di stu­di coor­di­na­ti e con­ti­nua­ti­vi per il cen­si­men­to del­le loro popo­la­zio­ni e con­fer­man­do l’al­to valo­re natu­ra­li­sti­co di Pan­tel­le­ria. La cospi­cua e dif­fu­sa pre­sen­za di alvea­ri non gesti­ti di ape da mie­le ren­de poi l’isola di Pan­tel­le­ria un vero e pro­prio labo­ra­to­rio bio­lo­gi­co, uni­co nel Mediterraneo.

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