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Pantelleria: ripulita l’area di Mursia e dei Sesi. Samonà: ‘Attività importanti per il territorio’

Pantelleria - Foto di Tommaso Brignone

PANTELLERIA: IL VILLAGGIO DI MURSIA E L’AREA ARCHEOLOGICA DEI SESI RIPULITI GRAZIE ALL’ACCORDO TRA I BENI CULTURALI E IL PARCO NAZIONALE.

L’ASSESSORE SAMONÀ: ATTIVITÀ IMPORTANTI SVOLTE A SALVAGUARDIA DEI LUOGHI E NELL’INTERESSE DEL TERRITORIO”

Il Vil­lag­gio pre­i­sto­ri­co di Mur­sia e l’a­rea archeo­lo­gi­ca dei Sesi a Pan­tel­le­ria sono sta­ti ripu­li­ti in que­sti gior­ni gra­zie all’in­ter­ven­to del Par­co nazio­na­le di Pan­tel­le­ria.

È il pri­mo frut­to del­la col­la­bo­ra­zio­ne sot­to­scrit­ta il 20 apri­le scor­so tra l’as­ses­so­ra­to regio­na­le dei Beni cul­tu­ra­li e del­l’I­den­ti­tà sici­lia­na e il Par­co nazio­na­le di Pan­tel­le­ria. Alla base dell’accordo, che por­ta la fir­ma del­l’as­ses­so­re Alber­to Samo­nà e del pre­si­den­te del Par­co Sal­va­to­re Gabrie­le, vi è la neces­si­tà di atti­va­re ogni for­ma di col­la­bo­ra­zio­ne pos­si­bi­le per garan­ti­re la manu­ten­zio­ne, la vigi­lan­za, la pro­mo­zio­ne e valo­riz­za­zio­ne dei siti archeo­lo­gi­ci del­l’i­so­la di Pan­tel­le­ria, in par­ti­co­la­re del­le aree che rien­tra­no nel­le peri­me­tra­zio­ni comu­ni ai due par­chi: quel­lo nazio­na­le e quel­lo archeologico.

La siste­ma­zio­ne dei due siti archeo­lo­gi­ci – sot­to­li­nea l’as­ses­so­re dei Beni cul­tu­ra­li e del­l’I­den­ti­tà sici­lia­na, Alber­to Samo­nà – è frut­to del­la siner­gia atti­va­ta. Un accor­do vir­tuo­so sot­to­scrit­to nel­l’in­te­res­se del ter­ri­to­rio a garan­zia del­la tute­la del patri­mo­nio cul­tu­ra­le del­l’I­so­la e per la miglio­re frui­zio­ne dei siti archeo­lo­gi­ci. Si trat­ta del pri­mo pas­so di una più gene­ra­le valo­riz­za­zio­ne del­le aree di Pan­tel­le­ria, che è alla base del­l’ac­cor­do di col­la­bo­ra­zio­ne che abbia­mo for­te­men­te volu­to”.

In atte­sa del­la ripre­sa del­le atti­vi­tà da par­te degli ope­rai  fore­sta­li e con l’ap­pros­si­mar­si del­la sta­gio­ne esti­va – pre­ci­sa il diret­to­re del Par­co di Pan­tel­le­ria, Anto­nio Par­ri­nel­lo – si è reso neces­sa­rio effet­tua­re gli inter­ven­ti di diser­ba­men­to dei siti e di rifa­ci­men­to dei cam­mi­na­men­ti, con risor­se pro­prie del Par­co di Pan­tel­le­ria; ciò in attua­zio­ne del­l’ac­cor­do inte­ri­sti­tu­zio­na­le sot­to­scrit­to con la Regio­ne e nel supe­rio­re inte­res­se del bene pub­bli­co. Un’at­ti­vi­tà che esal­ta il valo­re del­la col­la­bo­ra­zio­ne e attua nel ter­ri­to­rio com­por­ta­men­ti virtuosi”

Il vil­lag­gio pro­to­sto­ri­co di Mur­sia, uno dei più impor­tan­ti del Medi­ter­ra­neo, si tro­va in posi­zio­ne stra­te­gi­ca su uno spe­ro­ne roc­cio­so alto cir­ca 30 m s.l.m. sul­la costa nord-occi­den­ta­le del­l’I­so­la di Pan­tel­le­ria, ed è data­to tra il Bron­zo Anti­co avan­za­to e il Bron­zo Medio (1750–1450 a. C.). Si trat­ta di un abi­ta­to for­ti­fi­ca­to, distri­bui­to su due pia­no­ri lun­go la stra­da peri­me­tra­le che dal cen­tro di Pan­tel­le­ria con­du­ce ver­so la con­tra­da di Scau­ri. L’in­se­dia­men­to, duran­te l’età del bron­zo, diven­ne cen­tro impor­tan­te per i com­mer­ci nel Medi­ter­ra­neo e pun­to fon­da­men­ta­le di inter­scam­bio com­mer­cia­le, sia per la sua posi­zio­ne cen­tra­le che per la pre­sen­za di ossidiana.

Le sue cor­po­se e monu­men­ta­li vesti­gia ne fan­no uno degli inse­dia­men­ti più impres­sio­nan­ti del­la pre­i­sto­ria medi­ter­ra­nea gra­zie alla sua pode­ro­sa for­ti­fi­ca­zio­ne. Il vil­lag­gio, dife­so natu­ral­men­te dal mare su uno dei lati, ven­ne infat­ti for­ti­fi­ca­to con un muro di cin­ta sul lato più debo­le, quel­lo inter­no. La mura­glia misu­ra cir­ca 200 metri di lun­ghez­za, 7–8 metri d’altezza ed ha una lar­ghez­za alla base di cir­ca 10 metri che guar­da all’area adia­cen­te occu­pa­ta dal­la Necro­po­li dei Sesi, che acco­glie ori­gi­na­li monu­men­ti fune­ra­ri, uni­ci al mondo.

I Sesi sono costru­zio­ni mega­li­ti­che, simi­li ai Nura­ghi sar­di. Si trat­ta di strut­tu­re a tron­co di cono, a pian­ta ellit­ti­ca o cir­co­la­re sor­mon­ta­ti spes­so da una cupo­la coni­ca, il che ha val­so ad essi il sopran­no­me di “cupo­le fune­ra­rie”. Veni­va­no eret­ti fuo­ri del­le mura del vil­lag­gio, non su altu­re, ma su aree più piane.


Foto di Tom­ma­so Brignone


 

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