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Pantelleria, nuovo sistema di raccolta dei rifiuti: più servizi, migliore resa e risparmio per i cittadini

Il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti ha aperto un dibattito per il mantenimento della raccolta porta a porta estesa su tutta l’isola.

L’Assessore Parisi descrive il nuovo modello e spiega le ragioni che hanno portato a scegliere di modificare la raccolta.

di Ange­lo Parisi

Il nuo­vo model­lo di gestio­ne del­la rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta dei rifiu­ti di Pan­tel­le­ria ha aper­to un acce­so dibat­ti­to tra alcu­ni turi­sti e pro­prie­ta­ri di secon­de case che han­no dichia­ra­to di non con­di­vi­de­re la scel­ta dell’amministrazione di cam­bia­re il siste­ma di rac­col­ta dei rifiuti.

Dal teno­re del­le let­te­re invia­te ad un gior­na­le loca­le, sem­bre­reb­be che tale scel­ta por­te­reb­be alla nasci­ta di disca­ri­che incon­trol­la­te spar­se sul territorio.

A dire il vero non com­pren­do la ragio­ne per cui si fac­cia­no tali affer­ma­zio­ni. Infat­ti non cre­do che chi con­te­sta il nuo­vo siste­ma di rac­col­ta voglia dichia­ra­re che smet­te­rà di con­fe­ri­re i rifiu­ti in modo cor­ret­to, come ha fat­to fino ad oggi. Quin­di devo desu­me­re che l’in­ten­zio­ne sia quel­la di pun­ta­re il dito con­tro gli altri uten­ti. Gli stes­si uten­ti che fino ad oggi non solo han­no dimo­stra­to di saper dif­fe­ren­zia­re i rifiu­ti, per­met­ten­do di supe­ra­re il 70% di rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta, ma anche di saper­lo fare bene vista l’ot­ti­ma qua­li­tà del­le fra­zio­ni differenziate.

Altri uten­ti, con un tono sar­ca­sti­co che riten­go fuo­ri luo­go, affer­ma­no che così facen­do Pan­tel­le­ria si tra­sfor­me­rà in Roma dove, secon­do loro, le stra­de sono pie­ne di rifiu­ti, anche se da quan­to ho potu­to con­sta­ta­re per­so­nal­men­te duran­te le visi­te del­la cit­tà eter­na non ho visto que­ste disca­ri­che a cie­lo aper­to. Maga­ri sareb­be sta­to il caso di cita­re esem­pi più vici­ni a Pan­tel­le­ria, tipo Paler­mo o Cata­nia, che con la loro bas­sa per­cen­tua­le di rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta con­tri­bui­sco­no a non far supe­ra­re la soglia del 40% alla Sici­lia. Mi chie­do come mai, allo­ra, cita­re pro­prio Roma? Non sarà per­ché alle ragio­ni ‘ambien­ta­li­ste’ si ante­pon­go­no le ragio­ni ‘poli­ti­che’?

Ma pre­fe­ri­sco sor­vo­la­re sul­le pole­mi­che stru­men­ta­li per rispon­de­re con nume­ri e fat­ti alle cri­ti­che, anche se di nume­ri e di fat­ti ne con­te­ne­va­no ben pochi.

Intan­to, comin­cio con il descri­ve­re il siste­ma attua­le e le cri­ti­ci­tà evi­den­zia­te in que­sti anni.

Sì, per­ché il siste­ma attua­le di rac­col­ta dei rifiu­ti, al con­tra­rio di quan­to affer­ma­to da que­ste per­so­ne, non è pri­vo di pro­ble­mi. Basti pen­sa­re a cosa suc­ce­de nel perio­do esti­vo, quan­do il nume­ro ele­va­to di uten­ze non con­sen­te una rac­col­ta dei rifiu­ti otti­ma­le e costrin­ge il per­so­na­le a fare i sal­ti mor­ta­li per svol­ge­re il ser­vi­zio in modo rego­la­re nei tem­pi stabiliti.

Il ser­vi­zio attua­le pre­ve­de una rac­col­ta por­ta a por­ta este­sa su tut­ti gli 84 chi­lo­me­tri qua­dra­ti dell’isola.

Una moda­li­tà che costrin­ge il per­so­na­le ad arri­va­re anche pres­so la sin­go­la uten­za in cima alla mon­ta­gna rag­giun­gi­bi­le con una mulat­tie­ra in ter­ra bat­tu­ta o pres­so le zone meri­dio­na­li dell’isola che dista­no anche 30 km dal centro.

Nel perio­do inver­na­le, quan­do la mag­gior par­te di que­ste uten­ze non sono abi­ta­te, non si pone alcun pro­ble­ma, ma in esta­te, quan­do arri­va­no i turi­sti e i pro­prie­ta­ri del­le secon­de case, quel­le loca­li­tà si popo­la­no e comin­cia­no i pro­ble­mi con i mez­zi che devo­no sfrec­cia­re sul­le stret­te stra­de dell’isola per riu­sci­re a ser­vi­re tut­te le utenze.

Sap­pia­mo tut­ti che la situa­zio­ne del­le stra­de non con­sen­te l’u­ti­liz­zo di mez­zi di gran­di dimen­sio­ni e, per tale ragio­ne, quel­li in uso devo­no fare più vol­te avan­ti e indie­tro tra le con­tra­de ed il cen­tro per svuo­ta­re il cari­co di rifiuti.

En per­ché suc­ce­de questo?

Per­ché que­sta situa­zio­ne è figlia del fat­to che il ser­vi­zio, quan­do fu idea­to, cir­ca 7 anni fa, fu dimen­sio­na­to solo per cir­ca 3.500 uten­ze. Quan­do il nuo­vo ser­vi­zio è ini­zia­to, però, si è riscon­tra­to un nume­ro dop­pio del­le uten­ze da ser­vi­re. In pra­ti­ca, in que­sti anni si sono dovu­te ser­vi­re 7.000 uten­ze, prin­ci­pal­men­te nei mesi esti­vi, con per­so­na­le e mez­zi dimen­sio­na­ti per 3.500. Se il ser­vi­zio ha fun­zio­na­to è gra­zie al lavo­ro di tut­ti gli addet­ti e operatori.

Per que­ste ragio­ni, in pros­si­mi­tà del­la sca­den­za dell’attuale affi­da­men­to, che per leg­ge deve dura­re alme­no 7 anni appun­to, ci si è posto il pro­ble­ma di una revi­sio­ne, stu­dian­do la fat­ti­bi­li­tà di un siste­ma misto di rac­col­ta: por­ta a por­ta per le zone più den­sa­men­te popo­la­te e rac­col­ta stra­da­le di pros­si­mi­tà per le uten­ze più iso­la­te e disper­se. Siste­ma che è in fun­zio­ne in mol­tis­si­me loca­li­tà italiane.

Per sta­bi­li­re quan­ta par­te del­le uten­ze biso­gnas­se ser­vi­re con il por­ta a por­ta e quan­ta con il ser­vi­zio di rac­col­ta stra­da­le, sono sta­ti ipo­tiz­za­ti tre scenari:

  1. por­ta a por­ta este­so su tut­to il ter­ri­to­rio (attua­le)
  2. por­ta a por­ta solo in cen­tro e nel­le con­tra­de maggiori
  3. por­ta a por­ta limi­ta­to solo al cen­tro (futu­ro)

L’ana­li­si del pri­mo sce­na­rio, che pre­ve­de­va il man­te­ni­men­to del­la rac­col­ta attua­le, ha mostra­to che il per­so­na­le attual­men­te impie­ga­to è appe­na suf­fi­cien­te per gesti­re solo la rac­col­ta. Quin­di per tut­ti gli altri ser­vi­zi (spaz­za­men­to, rac­col­ta degli ingom­bran­ti, cura del deco­ro urba­no, vigi­lan­za sul cor­ret­to con­fe­ri­men­to, rimo­zio­ne degli abban­do­ni, ecc.) sareb­be neces­sa­rio assu­me­re altro per­so­na­le, con un aggra­vio dei costi.

Dei tre sce­na­ri, quel­lo che ha mostra­to il costo indu­stria­le più bas­so è il ter­zo, quel­lo che pre­ve­de la rac­col­ta por­ta a por­ta limi­ta­ta solo al cen­tro di Pan­tel­le­ria e la rac­col­ta stra­da­le sul­la restan­te par­te del ter­ri­to­rio (con­tra­de), con la rea­liz­za­zio­ne di 23 iso­le eco­lo­gi­che semin­ter­ra­te, dota­te di siste­ma di con­trol­lo degli acces­si e di videosorveglianza.

Que­sto sce­na­rio richie­de meno per­so­na­le per la rac­col­ta, rispet­to al meto­do uti­liz­za­to ades­so, que­sto signi­fi­ca che il per­so­na­le che non sarà impie­ga­to nel­la rac­col­ta, potrà esse­re impie­ga­to negli altri ser­vi­zi di igie­ne urba­na che oggi sono in sof­fe­ren­za, come puli­zia del­le stra­de, diser­bo, rac­col­ta degli ingom­bran­ti e deco­ro urba­no, tut­ti ser­vi­zi indi­spen­sa­bi­li, come i cit­ta­di­ni sanno.

Per tali ragio­ni, tale sce­na­rio appa­re esse­re il miglio­re dei tre.

Il siste­ma di rac­col­ta misto che si vuo­le attua­re a Pan­tel­le­ria, come ho det­to, è già ope­ra­ti­vo in mol­te loca­li­tà d’Italia, anche turi­sti­che, dove ven­go­no otte­nu­ti otti­mi risul­ta­ti in ter­mi­ni di rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta, con per­cen­tua­li anche dell’80%. Quin­di, non si sta facen­do nul­la di nuo­vo o non spe­ri­men­ta­to. Natu­ral­men­te il model­lo andrà cuci­to su Pan­tel­le­ria, ed  quel­lo che si farà.

Par­lan­do, poi, del ser­vi­zio inte­gra­to dei rifiu­ti urba­ni, è pre­vi­sta la rea­liz­za­zio­ne di un impian­to di trat­ta­men­to del­la fra­zio­ne umi­da, già inse­ri­to nel­la pro­gram­ma­zio­ne regio­na­le, che con­sen­ti­rà di non dipen­de­re dai pochi impian­ti pre­sen­ti in Sici­lia e di rispar­mia­re sul costo del con­fe­ri­men­to.

Si pen­si che oggi con­fe­ri­re una ton­nel­la­ta di umi­do agli impian­ti sici­lia­ni com­por­ta un costo che può anda­re dai 200 ai 300 euro, a cui biso­gna aggiun­ge­re il costo del tra­spor­to via mare soste­nu­to dal­la Regione.

Oltre a que­sto, l’Amministrazione inten­de anche miglio­ra­re la per­cen­tua­le e la qua­li­tà del­la rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta, con la rea­liz­za­zio­ne di un impian­to di sele­zio­ne, gra­zie al qua­le si ridur­rà il con­fe­ri­men­to in disca­ri­ca con un’ulteriore ridu­zio­ne dei costi di con­fe­ri­men­to soste­nu­ti dagli uten­ti pan­te­schi.

Il nuo­vo ser­vi­zio inte­gra­to dei rifiu­ti che si vuo­le met­te­re in atto a Pan­tel­le­ria è quin­di stu­dia­to per:

Il nostro sco­po è otte­ne­re il ser­vi­zio qua­li­ta­ti­va­men­te miglio­re, garan­ten­do anche ser­vi­zi ulte­rio­ri per la comu­ni­tà e facen­do rispar­mia­re il cit­ta­di­no. Ricor­dia­mo che que­sto cam­bia­men­to inte­res­se­rà i pros­si­mi 7 anni di gestio­ne dei rifiu­ti sul­l’i­so­la e non è pen­sa­bi­le il per­du­ra­re di una situa­zio­ne già al limi­te adesso.

Sia­mo sicu­ri che i pan­te­schi, che sono sta­ti fino­ra un esem­pio per la rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta, non cam­bie­ran­no cer­to sen­si­bi­li­tà e amo­re per l’i­so­la solo per un pic­co­lo cam­bio di con­fe­ri­men­to che farà sì che le stra­de sia­mo più puli­te e cura­te, che si rie­sca a sele­zio­na­re ancor di più i rifiu­ti e che com­por­te­rà anche un rispar­mio in bolletta.

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