di Francesca Marrucci
A poche ore dall’inaugurazione della nuova tratta Mazara del Vallo-Pantelleria, sull’isola sono arrivate due notizie davvero non gradite: prima si guasta la nave Sansovino e viene chiamata a rimpiazzarla la Pietro Novelli, poi anche questa torna indietro per un guasto e di nuovo Pantelleria si ritrova solo con la Lampedusa a collegare l’isola e la terraferma.
In un momento delicato come questo, in piena stagione turistica, l’eventualità ha preoccupato non poco i panteschi e la stessa amministrazione comunale.
Il Sindaco Vincenzo Campo è rimasto in contatto diretto con la compagnia e almeno per la Pietro Novelli, la situazione sembra essere rientrata. Infatti, dopo il guasto di ieri che ieri aveva costretto il comandante a fare ritorno al porto di Trapani, stamattina il Pietro Novelli è partito da Trapani e dovrebbe attraccare sull’isola alle 14.00.
Quella delle navi è per Pantelleria una sorta di maledizione. La necessità di avere navi con caratteristiche adatte per entrare nel porto ha fatto sì che si continuino ad usare davi vecchie anche 40 anni, mentre si attende, ma ci vorranno anni probabilmente, la costruzione di una nuova nave finanziata dalla Regione.
Il collegamento marittimo è indispensabile per un’isola che ha necessità non solo legate al turismo, ma alla sopravvivenza dell’isola stessa. Già in inverno ci sono periodi che a causa del maltempo la nave non arriva per giorni, a volte settimane, com’è successo lo scorso dicembre e la nuova tratta su Mazara, che già era stata avviata in passato, serve in prospettiva anche a questo: a far arrivare il trasporto anche quando il mare a Trapani non consente la partenza.
Infatti, si è assistito spesso a lamentele e polemiche sul fatto che la nave annunci la mancata corsa per maltempo, soprattutto se è palese che il mare sia tranquillo intorno all’isola. Le ragioni della cancellazione del viaggio per meteo, però, sono tante. Non riguardano solo il tempo ed il mare a Pantelleria, ma anche a Trapani e l’eventualità che il mare peggiori durante il viaggio di ritorno… insomma, avere un’altra tratta può essere un’alternativa anche nei momenti peggiori, ma se poi le navi continuano a rompersi perché ormai hanno troppi anni alle spalle, tutto potrebbe essere vanificato.
Foto di Tommaso Brignone
Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
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